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Visualizza Versione Completa : [News] The Evil Within – The Executioner – Recensione



Bit-Mentana
08/06/2015, 18:10
Publisher: Bethesda Softworks Developer: Tango Gameworks Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Survival Horror Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 4,99 € The Evil Within è senza dubbio tra le migliori esperienze survival horror degli ultimi anni, soprattutto grazie al tocco di Shinji Mikami, già noto per la serie di Resident Evil. Dopo il successo del titolo, non perfetto ma assolutamente gradevole, Bethesda ha deciso di rilasciare un Season Pass per approfondire tutti i misteri lasciati in sospeso anche dopo la fine dell’avventura del Detective Castellanos. The Assignment e The Consequence ci hanno catturato per la loro componente artistica, narrativa e di gameplay, al pari del gioco principale. Ora però è arrivato il momento di capovolgere completamente le carte in gioco, con The Executioner che ci metterà nei panni nella tetra figura del Custode. Altro esperimento riuscito o semplice contenuto extra dedicato ai fan? L’Esecutore In The Executioner torneremo nella Villa Vittoriano, liberamente ispirata alla ben più celebre Villa Spencer, vestendo i panni del “cattivo”. In questa nuova avventura infatti, impersoneremo il Custode già incontrato durante l’avventura principale, che si rivelerà nient’altro che un povero padre alla ricerca della figlia intrappolata nello STEM, diabolico marchingegno che avrete senz’altro imparato a conoscere in precedenza. Nonostante l’incipit sia interessante, in realtà non viene dato poi così troppo spazio alla narrazione e quei pochi dettagli che si aggiungono al grande puzzle della trama di The Evil Within, non sono poi così tanto rilevanti da rendersi obbligatori per apprezzare al meglio tutta l’offerta videoludica offerta da Tango Gameworks, al contrario dei DLC precedenti. Inoltre, non essendoci cut-scene particolari o dialoghi, l’unico modo attraverso il quale viene narrata la storia sono dei dossier da leggere, non proprio il massimo dell’immersività insomma. Pronti a spaccare qualche cranio? Come già anticipato nel paragrafo precedente, la storia di The Executioner è stata abbastanza ignorata, in favore dell’introduzione di un inedito modello di gameplay. Dalle atmosfere tese, lo stealth e la gestione accurata delle risorse, si passa quasi ad un hack’n’slash in prima persona, molto meno sofisticato. Infatti, nonostante la buona varietà di armi e i diversi tipi di esecuzioni possibili, dopo poco vi renderete conto di trovarvi di fronte ad un button smashing neanche così profondo. Con un minimo di attenzione e tempismo nella coordinazione tra lenti attacchi pesanti e schivate insolitamente agili, non andrete quasi mai in difficoltà, anche con i boss più impegnativi. Il gameplay comunque nonostante una struttura piuttosto statica, non annoia troppo, vista anche la breve durata del DLC (due ore scarse, con una buona rigiocabilità però). Interessante anche il sistema di power up ripreso, semplificato e adattato al DLC dall’avventura principale, che vi permetterà di potenziare il protagonista, oltre che ad acquistare nuove armi di massacro.   Il vero difetto del gioco sta, più che nell’assenza di combo o approfondimenti del rude battle system, nell’incertezza dei movimenti di telecamere e personaggio, che molto spesso sono causa di frustrazione e noia come accadeva anche nel gameplay in terza persona. Da segnalare inoltre, l’assenza di vere e proprie sezioni esplorative, sempre in favore dell’azione spietata e violenta del Custode.

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