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Bit-Mentana
10/06/2015, 11:10
Publisher: Fair Play Labs Developer: Fair Play Labs Piattaforma: PS4 (cross-buy con PS Vita) Genere: Endless Runner Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 10,99 € C’era una volta… C’era una volta un tempo in cui i videogiochi erano colorati, brillanti, splendenti. Niente a che vedere con il marron merda militare che spopola ultimamente nelle pupille dei più giovani. Gli sviluppatori di Fair Play Labs, probabilmente delle “vecchie canaglie”, nel senso positivo del termine, ovviamente, hanno tentato, nel loro piccolo, di invertire la tendenza, con lo sviluppo di Color Guardians. A voi il piacere di scoprire di che cosa si tratta! Blu, rosso e giallo Facciamo finta che un giorno Krogma, funereo spettro simile a un pipistrello con una dieta a base di McDonald, venga a casa vostra, e che vi rubi tutti i colori. Facciamo che a voi, la cosa, non sta per niente bene. Infine, facciamo anche che voi siete Rod, Lia e Grock, e che decidiate di partire per un viaggio con l’obiettivo di fare tornare le cose alla normalità. Questa è la “trama”, o come spesso accade in questo tipo di giochi dalla natura arcade, il pretesto, per cui i tre protagonisti affronteranno un livello dopo l’altro. Niente di eccitante, ne converrete, specie quando verso la fine si comincerà a ricordarvi che tanto tempo fa i Color Guardians erano quattro, ma che all’improvviso uno di essi, colpito dall’ingordigia, abbia voluto conquistare tutti i colori, fallendo miseramente. Chissà, a questo punto, chi diavolo potrà mai essere in realtà il cattivissimo Krogma… Vero? Comunque sia, come detto, le peripezie sono poco più che un pretesto per dare il “la” a Color Guardians, sostanzialmente appartenente al genere degli endless runner, un po’ come quell’Infinity Runner recensito poco fa proprio su queste pagine. Per fortuna, in questo caso, lo sviluppo è andato decisamente meglio. Cinque mondi, composti di dieci livelli ciascuno, con un livello dedicato al boss (sempre lo stesso, il nemico, ma progressivamente più forte) e una manciata di livelli segreti da sbloccare, tre per mondo, a volere essere precisi. Questo è il quadro in cui vi troverete ad agire. Ciò che dovrete fare in questa settantina abbondante di livelli, sarà giungere alla fine degli stessi. Come? Beh, il personaggio che avrete scelto tra i tre (anzi, quattro, contando quello segreto, purtroppo differenti tra loro solo per l’aspetto) procederà in maniera del tutto automatica, da sinistra a destra del vostro schermo. Tre sono le corsie che potrete solcare per evitare gli ostacoli che si frapporranno tra voi e il vostro arrivo, o anche per raggiungere determinati bonus. Oltre allo spostamento laterale, avrete il controllo sul colore assunto dal protagonista, che potrà diventare blu, rosso o giallo. Prescindendo dall’illogicità di premere il triangolo VERDE e diventare GIALLI, fattore che inizialmente vi manderà in confusione, probabilmente, la cosa ha pesanti ripercussioni sul gameplay, e, anzi, ne costituisce il fulcro stesso visto che differenzia Color Guardians dall’altra miriade di titoli di questo tipo che potete trovare su smartphone e tablet, soprattutto. Infatti per potere interagire con gli oggetti dello scenario utili per avanzare nel livello, dovrete assumere il loro stesso colore: siano essi funghi che vi faranno saltare più in alto, porte da aprire e così via, poco importa, il concetto rimane lo stesso. Avrete anche modo di utilizzare mezzi alternativi “di spostamento”, come una mega elica o l’immancabile carrello, nel mondo delle miniere, mentre peculiarità dei livelli dedicati ai boss rimangono le bombe, da scagliare contro il tanto odiato Krogma.

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