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Visualizza Versione Completa : [News] Operation Abyss: New Tokyo Legacy – Recensione



Bit-Mentana
28/06/2015, 19:40
Publisher: NIS America Developer: Experience Inc. Piattaforma: PSVITA Genere: Dungeon Crawler Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 39,99 € Quello che capita sempre più spesso di trovare su PlayStation Vita, assieme ai titoli indipendenti, sono giochi di importazione giapponese, perlopiù JRPG e dungeon crawler. Proprio a questa seconda categoria appartiene Operation Abyss: New Tokyo Legacy, remake di una serie pubblicata solo nel paese del Sol Levante ed esclusivamente su PC chiamata “Generation XTH”. Ovviamente il fatto che siano usciti solo in terra straniera fa si che per noi sia un prodotto del tutto nuovo, dunque andiamo a vedere come se la sono cavata i ragazzi di Experience Inc. al lavoro sulla console portatile di casa Sony. Rapido e indolore La narrazione di Operation Abyss comincia già a mille all’ora, visto che il nostro protagonista si risveglia in un luogo misterioso, cosparso di sangue non suo e circondato da mostri pronti ad attaccarlo e farlo a brandelli, salvato da una misteriosa ragazza tutto pepe che si rivelerà essere una cacciatrice di mostri, chiamati nel gioco Variants, aderente ad un gruppo preposto appunto al salvataggio del mondo da queste terribili e crudeli creature. Manco a dirlo, in quattro e quattr’otto scoprirete di essere anche voi dotati del potere di vedere i Variants, caratteristica non certo comune a tutti, e dunque sarete abili ed arruolabili per qualsiasi tipo di missione che comporti esplorazione e successivo combattimento con le creature. Dopo una rapida serie di presentazioni con gli altri membri del gruppo, tra cui il giovane capo sempre pronto a fare battute di spirito, il professore di colore che vi aiuterà a scappare dalle noiose lezioni per completare i vostri incarichi e soprattutto il giovanissimo dottore esperto di Codici (approfondiremo dopo questo dettaglio) saremo pronti a lanciarci nella intricata trama di gioco. Intricata per modo di dire in realtà, visto che quello che avremo sotto gli occhi saranno una serie di mappe slegate l’una dall’altra con una storia sottile come un foglio di carta velina e dallo scarso appeal, tanto che potrebbe capitarvi di ritrovarvi involontariamente a saltare l’ennesimo dialogo sperando di tornare il più in fretta possibile all’azione. Un vero peccato, perchè l’inizio scoppiettante e soprattutto l’ambientazione scelta per il titolo erano quantomeno interessanti, dunque un’idea sviluppata meglio e magari un maggiore distacco dall’originale pur essendo un remake non sarebbe stato male. Se comunque apprezzate le storie in puro stile Jappo, se non altro qui avrete pane per i vostri denti.   Mi spiegate qualcosa? Una delle cose che si notano fin da subito avvicinandosi a Operation Abyss è l’assoluta mancanza di aiuto offerta agli utenti, con dei tutorial striminziti o addirittura assenti, come se già sapeste esattamente cosa va fatto. Purtroppo non tanto nella storia in se e nell’esplorazione quanto nella fase di potenziamento questa assenza quasi totale di spiegazioni fa si che ci si ritrovi a navigare spaesati in dei menu che, a loro volta, fanno di tutto per non essere intuitivi. Dal canto loro i produttori hanno deciso di “salvarsi” inserendo tutto quello che serve sapere in una sezione apposita, la quale ovviamente risulta molto scomoda da consultare di volta in volta che si volessero maggiori informazioni su quello che ci apprestiamo a fare visto che dovremo uscire da tutto e correre fino alla suddetta zona tutorial ed apprendere le nozioni di cui abbiamo necessità.   Superate le prime difficoltà comunque potremo muoverci tranquillamente nell’Accademia, ossia il quartier generale dove sviluppare le nostre abilità, e l’esterno, diviso in vari quartieri della città, in cui andremo a svolgere le missioni. Nella scuola infatti avremo accesso, oltre che alle aule in cui avere interessanti dialoghi con studenti e studentesse, all’ufficio del direttore, in cui andare ad accettare le varie missioni e selezionare quella attiva, oltre che ovviamente a riscuotere le sudate ricompense. Inoltre avremo accesso al laboratorio, in cui sfruttare i Code-Rise, ossia dei potenziamenti per incrementare le abilità dei nostri personaggi e permettergli di specializzarsi in una delle abilità presenti, come ad esempio combattimento, cura o magie di attacco. Le infinite sfumature che si possono dare sono la parte più intrigante di Operation Abyss, dove potremo infatti costruire un gruppo adatto al nostro stile di gioco, senza accettare compromessi grazie all’infinità di variabili in gioco. Ovviamente è bene sottolineare che i giocatori più pigri saranno comunque in grado di portare a termine il gioco con il gruppo base e che la personalizzazione estrema è riservata a quei completisti che molto spesso non si accontentano di finire un gioco ma lo vogliono padroneggiare.

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