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Visualizza Versione Completa : [News] Steins;Gate – Recensione



Bit-Mentana
30/06/2015, 19:30
Publisher: PQube Developer: 5pb, Nitroplus Piattaforma: PS3, PS Vita Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 15 Prezzo: 39,99 euro Nato come titolo di punta per conquistare il mercato nipponico, sponda Microsoft, Steins;Gate ebbe un notevole successo sia di pubblico che di critica, tanto che dopo il lancio avvenuto nel 2009, uscì per ogni piattaforma presente, quindi non solo Xbox 360, ma anche iOS e Android. In occidente tutto tacque, sino ad alcuni mesi addietro quando vide la luce su PC, in lingua inglese; da li in poi, il passo per le varie conversioni fu breve, ed eccoci qui a parlare proprio di quella che, a mio avviso si sposa meglio di tutte con la tipologia di gioco in questione, quella per PlayStation Vita. Prepariamoci per una full immersion nel genere hard sci-fi, dove fra bizzarre invenzioni e viaggi nel tempo, nulla è precluso e tutto è plausibile.. O sarebbe meglio dire, possibile. Non bisogna essere nerd ma otaku Prima di tutto bisogna sottolineare come questo, sia un prodotto adatto ad un pubblico variegato sia per background videoludico, che per età; ma badate bene che questo non significa che sia un gioco da affrontare in maniera spensierata, con l’intenzione di provare qualcosa di sciolto e poco impegnativo, perchè in fin dei conti le visual novel sono un genere, per antonomasia, ostico. Poca interazione e tonnellate di testo da leggere, se queste due caratteristiche non vi sconvolgono allora siete papabili per scoprire cosa sta succedendo in un giorno di ordinaria follia nipponica. Fortunatamente Nitroplus, Software House famosa all’interno del Giappone e totalmente sconosciuta in occidente, dopo qualche iniziale tentennamento sulla line-up dei propri giochi negli Stati Uniti, ha finalmente proposto il prodotto che fin dal principio un po’ tutti avevano catalogato come il più adatto – pensate agli altri.. – ad un considerevole successo fuori dalle rassicuranti mura della patria del Sol Levante. Fin da subito vestiremo i panni del protagonista indiscusso della serie, un ragazzo di nome Okarin che si cimenta nel creare improbabili invenzioni nel tentativo, un giorno, di diventare un inventore acclamato. Provando a partecipare ad una conferenza su un prodotto, del quale a suo parere gli era stata sottratta l’idea iniziale, qualcosa va storto, così una serie di eventi difficilmente spiegabili passano davanti agli occhi increduli del giovane inventore, senza apparente senso logico. Già dotato di una paranoia incredibile e di un ego altrettanto sviluppato, Okarin coinvolgerà altre improbabili personaggi nel classico intreccio troppo grande per essere gestito da soggetti apparentemente normali, dove la narrativa fa spesso spazio a viaggi nel tempo ponderati, così da creare quell’universo unico che corrisponde al nome di Steins;Gate. Come affermavo poche righe sopra, Steins;Gate è una visual novel e come tale occorre che essa sia giocata con pazienza e costanza; non è terminabile in meno di 50 ore di gioco e per di più l’intero impianto narrativo è circondato da finali accessori che però non vengono considerati “veritieri”, perché quello più lungo e complesso alla fine altro non è che l’inizio e la fine della spina dorsale su cui il gioco basa tutta la sua narrativa. Per arrivarci non è utile che io vi dia suggerimenti di sorta, perchè affrontare finali non per forza rosei o eclatanti, fa in fin dei conti parte dell’intera esperienza di gioco.

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