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Visualizza Versione Completa : [News] Pneuma: Breath of Life – Recensione



Bit-Mentana
15/07/2015, 11:40
Publisher: Deco Digital Developer: Deco Digital Piattaforma: PS4 Genere: Avventura Grafica Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 14,99 € Pneuma: Breath of Life appartiene ad un genere non troppo popolare, seppur molto amato dai giocatori appassionati, che comunque nell’ultimo periodo ha riacquistato popolarità. Stiamo parlando di un’avventura grafica/puzzle game, appartenente alla particolare sottocategoria “filosofica”, perchè si, i videogiochi a volte possono andare anche oltre il semplice intrattenimento. Ma non indugiamo ancora e andiamo a scoprire tutto su Pneuma: Breath of Life. Cogito ergo sum Riprendendo la celebre espressione del filosofo e matematico Cartesio, possiamo introdurvi a ciò che vi aspetterà in Pneuma. Infatti, evitando di fare troppi spoiler, possiamo dirvi che la trama del gioco consiste sostanzialmente nello scoprire chi siamo e perché siamo in quel posto. Essere un soggetto pensante però non per forza significa essere un uomo: nel breve viaggio di Pneuma accompagneremo un’entità, resa tangibile ed identificabile da una voce in sottofondo, che non mancherà di offrire spunti di riflessione in termini filosofici: cosa significa essere un Dio, o più in generale cosa significa essere? Questi e altri quesiti sulla realtà e sull’esistenza rendono Pneuma un’esperienza piuttosto peculiare e riscontrabile in poche altre produzioni. Certo, chi si considera un po’ più pragmatico e meno avvezzo a ragionamenti che necessitano una certa elasticità mentale potrebbe annoiarsi, ma chiunque saprà ascoltare e accogliere il messaggio degli sviluppatori non potrà che rimanerne soddisfatto. Non aspettatevi nulla di rivoluzionario o di trascendentale, Pneuma non vi cambierà la vita, ma di certo non mancherà di incuriosirvi fino alla fine nel suo viaggio etereo. Enigmi per tutti? In Pneuma c’è bisogno di pensare, non solo per seguire le riflessioni del protagonista, ma anche per proseguire con il gioco stesso. Ogni ambientazione infatti è caratterizzata da enigmi ambientali, con meccaniche che tendono ad assomigliarsi, ma non risultano mai ripetitive anche a causa della scarsa longevità del titolo (giusto un paio d’ore per i veterani del genere, tre o quattro per gli inesperti). Anche la difficoltà dei puzzle è equilibrata, seppur rimanendo su un grado di sfida non troppo alto. In realtà gli enigmi, a parte qualche eccezione, non brillano per originalità o peculiarità restando in un limbo, tra la piacevolezza e la scarsa personalità. Una volta scoperto il funzionamento di ogni puzzle, risolverlo non sarà un gran problema e in ogni caso non c’è nulla di così inedito o particolare da rendere memorabili i rompicapi proposti. Durante il cammino comunque, potreste imbattervi in enigmi secondari o collezionabili nascosti, che seppur non allungando di troppo la durata del viaggio, vi impegneranno ulteriormente con sfide leggermente più interessanti di quelle proposte nell’avventura principale.

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