PDA

Visualizza Versione Completa : [News] Rocket League – Recensione



Bit-Mentana
27/07/2015, 14:00
Publisher: Psyonix Developer: Psyonix Piattaforma: PS4 Genere: Sportivo Giocatori: 1-4 (Online: 2-8) PEGI: 7 Prezzo: 19,99 € Corse spericolate su macchine di ogni tipo: sportive, camioncini, monster truck, buggy e chi più ne ha più ne metta. Folli salti, capriole e piroette fatte dalle macchine stesse. Esplosioni. Molte esplosioni. Tutto ciò in un’arena dove un pubblico assiste al (macabro?) spettacolo. Detta così, non ci resta solo che aggiungere il particolare che le macchine si trasformano in robot e avremmo il nuovo film di Transformers diretto da Michael Bay (ah, dimenticavo: bisogna anche aggiungere una bella gnocco al tutto, sennò non si tratta di un film di Michael Bay). Però no, non è questo il caso: qui stiamo parlando di Rocket League, titolo prodotto dai ragazzi di Psyonix. Perciò togliamo le macchine che si trasformano in robot (e sfortunatamente anche la bella gnocca), ma aggiungiamo… un pallone. Già, perché Rocket League è un gioco di calcio dopotutto: dove anziché i calciatori abbiamo però delle scintillanti macchinine. Passala! O ti investo… L’idea dietro Rocket League come avete letto, è davvero folle: prendete delle macchine, mettetele in un’arena con due porte, dategli una palla e la partita di calcetto è organizzata. Forse però non è sembrata così folle al team di sviluppo Psyonix, dato che hanno “saggiamente” aggiunto anche un bel propulsore a razzo al posto dei classici (e noiosi) tubi di scappamento. Et voilà, grazie a questa aggiunta le macchinine possono anche volare e destreggiarsi nelle acrobazie più folli pur di colpire il pallone (di dimensioni spropositate rispetto alle macchinine) e mandarlo in rete. Dopotutto stiamo parlando di calcio: l’obiettivo rimane sempre quello di segnare più goal dell’avversario. Ed avrete tanto di “moviola” per ogni goal segnato o subito; con relativi punti bonus guadagnati tramite goal, assist, parate e simili. Inoltre le macchinine che comandiamo sono dotate anche di ottime sospensioni: basta davvero poco per farle compiere dei salti con cui colpire dall’alto il pallone e schiacciarlo dritto in rete. Ma le acrobazie sono praticamente illimitate: la fantasia del giocatore è l’unico limite esistente al numero di acrobazie possibili ed inimmaginabili. Oltre ovviamente al limite “fisico” delle reti che delimitano l’arena; reti che fanno comunque parte del campo da gioco dato che è possibile guidarci sopra, in barba alle leggi della fisica. C’è chi sceglie gli scarpini, chi invece i cerchioni Tante sono le macchinine tra cui potremo scegliere, una più pazza dell’altra. Una volta fatta la propria scelta (che può essere cambiata ogni volta che si vuole) si passa alla personalizzazione del proprio veicolo: dalla vernice fino ai cerchioni, passando per accessori più simpatici e pazzi (come lo è questo gioco) come bandiere della propria nazione, cappellini, stickers, antenne, colore del getto del turbo e così via. Tutti accessori (nuove macchinine incluse) che vengono sbloccate ogniqualvolta si sale di livello; con i punti che si possono guadagnare giocando partite su partite, offline ed online. Insomma vi è da sbizzarrirsi pure in questo caso, un po’ come fanno i veri calciatori tra scarpini con colori fluorescenti da galera e tagli di capelli illegali in più di un continente. Anche sotto questo punto di vista, Rocket League sembra un vero e proprio gioco di calcio (più di FIFA). Ricordate il propulsore a razzo che ogni macchinina ha? Per ricaricarlo mentre si gioca è necessario passare su i punti di re-spawn del turbo sparpagliati per il campo di gioco. Alcuni punti di re-spawn forniranno solo una piccola percentuale di turbo extra, mentre altri punti vi ricaricheranno completamente la barra del turbo. Che come avrete già indovinato serve sia come vero e proprio NOS per accelerazioni improvvise, sia come mezzo per attivare il propulsore a razzo della macchinina (dopo aver saltato) e poter volare. Anche se riuscire a tener dritta la macchinina in volo non è per niente facile: provare per credere. Ma non finisce qui: provate a ricaricarvi il turbo, utilizzarlo per accelerare come un folle e schiantarvi contro una macchinina avversaria. Non stiamo nemmeno a dirvi il risultato: una bella esplosione (per lo sfortunato avversario) che ridurrà in pezzi la macchinina colpita. In pieno stile Michael Bay.

Continua su PlayStationBit... (http://www.playstationbit.com/primo-piano/recensioni/rocket-league-recensione)