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Visualizza Versione Completa : [News] The Vanishing of Ethan Carter – Recensione



Bit-Mentana
10/08/2015, 10:20
Publisher: The Astronauts Developer: The Astronauts Piattaforma: PS4 Genere: Avventura grafica/Survival horror Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 18,99 euro Molti videogiocatori appassionati, anche con buone ragioni, lamentano la mancanza di titoli originali in favore dei generi che vanno per la maggiore come first person shooter e third person shooter. Ebbene alcuni ex veterani di People Can Fly, hanno dato vita a The Astronauts, nuovo team di sviluppo indie che ha ultimato la sua opera prima: The Vanishing of Ethan Carter. Signore e signori, non ci troviamo solo di fronte ad un ottimo titolo ma anche ad una grande sorpresa, vediamo il perché. Questa è un’esperienza di gioco narrativa che non ti conduce per mano E’ la prima frase che ci appare non appena avviamo questa fantastica esperienza e già traspare quella che probabilmente è l’atmosfera che ci accompagnerà durante tutto il viaggio. A primo impatto, ci troviamo di fronte ad un titolo in prima persona, priva di qualsiasi interfaccia solita nei punta e clicca, compreso il classico zaino pieno di materiali ed oggetti, npc coi quali interagire e regolari enigmi bloccanti che non consentono il proseguo dell’avventura fino alla rispettiva risoluzione. Niente di tutto questo. Verremo catapultati in uno scenario mozzafiato, senza apparentemente conoscere aòcun obiettivo e non sapendo quello che ci aspetta. Il nostro alter ego sarà Paul Prospero, un investigatore privato con innate capacità intuitive miste a poteri sovrannaturali – ricordando un po’ l’agente Cooper di Twin Peaks – il quale indaga, presso il luogo di Red Creek Valley, sul ritrovamento di un bambino, nella fattispecie Ethan Carter. Proprio il piccolo ha scritto una lettera all’investigatore, chiedendo il suo aiuto ed una volta giunto sul posto, Prospero avrà bisogno di ulteriori informazioni affinché possa risolvere il caso. Le meccaniche sono semplici e si basano sul trovare oggetti e metterli nel giusto ordine mentre al resto penseranno i “poteri” del protagonista: capacità che saranno in grado di farvi rivivere tutte le terribili morti avvenute nel circondario, ma anche scene oniriche di un certo spessore che non mancheranno di affascinare il giocatore. Ma lo scopo non sarà soltanto quello di raccogliere oggetti, parlare con la gente o risolvere enigmi, ma prendere coscienza con l’ambiente circostante ed esplorare ogni angolo della mappa, al fine di non lasciare nulla indietro. Non vi è una lineare zona di esplorazione, al contrario, si è liberi di girovagare per l’immensa Red Creek Valley, con il pericolo di non aver visto abbastanza. Il comparto tecnico, ottenuto tramite l’utilizzo Unreal Engine 4 – a differenza della controparte PC che sfruttava la terza versione dell’appena citato motore grafico – è davvero notevole, ogni dettaglio è curato con maniacale attenzione e già dall’inizio dell’avventura non si può non contemplare la bellezza delle zone boscose o il lago che costeggia Red Creek Valley. Il risultato è simile ad una cartolina, con un’illuminazione dinamica che ci fa pensare ad un sapiente uso della nuova generazione, nonostante ci si trovi di fronte ad un prodotto indipendente, e qui i meriti vanno a chi si è occupato della realizzazione di texture e modelli. Nello specifico, per poter ottenere un simile dettaglio, gli sviluppatori hanno utilizzato la fotogrammetria, tecnica adoperata in vari ambiti come architettura, archeologia ed anche nella cinematografia. Questo metodo consente di elaborare modelli tridimensionali, digitalizzati partendo da foto reali e ricostruiti in seguito in ambiente di sviluppo; in questo modo è stato possibile rendere più realistico tutto il paesaggio. Il solo passeggiare tra i sentieri forestali rende l’ambientazione più immersiva, gustando la bellezza del luogo – e probabile che alcuni lo utilizzeranno per effettuare screenshot da poter apporre come wallpaper – e favorendo l’immedesimazione con il nostro alter ego.

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