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Bit-Mentana
04/09/2015, 10:50
Publisher: Bossa Studios Developer: Just Add Water Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 12,99€ Se avete avuto modo di provare Surgeon Simulator, allora sapete di cosa sono capaci i ragazzi di Bossa Studios, un team per cui la fedeltà al mondo reale è meno importante del divertimento e in cui la parola “difficile” assume un significato del tutto particolare. Ebbene, se avete apprezzato i folli interventi chirurgici proposti su PlayStation 4, preparatevi ad amare il loro nuovo titolo, I am Bread. Io sono pane Mi trovo su un tavolo, circondato da piatti e posate, appena staccato dal caldo abbraccio della pagnotta dalla lama di un coltello. Sono sdraiato sul tagliere, ho freddo e sento crescere in me un solo desiderio, quello di trovare una fonte di calore in grado di trasformarmi da molle fetta di pane in un croccante e dorato toast. Muovo un passo, poi un altro, striscio fin oltre la saliera e mi lancio sulla sedia. Tutto intorno a me sembra una minaccia, il pavimento sudicio, le formiche che banchettano con i resti di quella che pare essere una fetta di prosciutto. Qualsiasi cosa sembra poter intaccare e danneggiare il mio soffice corpo mollicoso, quindi devo fare massima attenzione ed usare tutte le mie capacità. Fortunatamente posso aggrapparmi al frigo, dall’aspetto vagamente pulito, e schivare l’acqua nel lavandino, perchè in lontananza posso già vedere il mio obiettivo, quel tostapane che è in grado di soddisfare in pochi secondi le mie esigenze di croccantezza. Io sono una fetta di pane integrale, e altrimenti non potrebbe essere visto il titolo del gioco, dato che I am Bread conferma quello che ci si potrebbe aspettare. Punto chiave del gioco è impersonare appunto del pane, una di quelle classiche fette quadrate tagliate dal “bauletto”, pronte a finire dentro il tostapane per essere consumate a colazione, il cui scopo è arrivare a divenire un toast con le sue sole forze, nei modi e sfruttando i mezzi più disparati. Alla base di un concetto di gioco così semplice si cela comunque una meccanica diabolica, dato che per arrivare al nostro obiettivo (qualunque decidiamo sia) dovremo trovare delle strade sicure, per evitare di finire in posti eccessivamente tossici e quindi compromettere la nostra commestibilità, evitando quindi formiche, macchie di muffa e pavimenti che hanno visto giorni migliori, pena il fallimento della nostra attuale missione. Tutto qui, ci verrebbe da dire, ma sarebbe sbagliato, perchè I am Bread ha tanto da offrire a chiunque abbia sufficiente pazienza ed ironia per andare a fondo di questa piccola chicca. Progettato all’inferno Come tutti gli appassionati di Surgeon Simulator sapranno la voce “user friendly” non è presente sul vocabolario dei ragazzi di Bossa Studios, che anche per I am Bread non si sono smentiti creando un sistema di controllo che non sentirete quasi mai di aver padroneggiato completamente. Impersonando il pane integrale infatti dovremo sfruttare i quattro tasti dorsali per ancorare i nostri 4 angoli alle superfici e ribaltarci in giro per il mondo, dato che bloccando due angoli su quattro potremo appunto sollevarci (utilizzando la levetta analogica sinistra) e ricadere sull’altro lato, e così via per guadagnare metri e avvicinarci al nostro obiettivo di tostatura, tenendo sempre d’occhio il livello di adesione della nostra fetta che, se raggiunto lo zero, ci farà cadere rovinosamente a terra. Ovviamente sulla carta sembra tutto più facile, dato che nell’effettivo muovere la nostra controparte soffice sarà tutt’altro che facile ma, grazie ad alcune accortezze e allo spirito del gioco, quasi mai frustrante. Sì, perchè a differenza del gioco di interventi chirurgici dello stesso creatore qui si è scelto per una linea più morbida, volta a favorire anche quei giocatori non definibili hardcore gamers che vogliono comunque godere dell’esperienza, visto che dopo alcuni tentativi andati male ci verrà data la possibilità di usare una speciale marmellata magica che ci renderà invincibili e farà sì che il nostro livello di “appiccicosità” non cali mai, evitandoci rovinose cadute e quindi prevenendo la morte, anche se ciò non comporta che una piccola semplificazione dato che vi resterà comunque la missione di trovare una fonte di calore adatta a rendervi un toast, fattore che richiede parecchia inventiva. Uno degli aspetti più belli del gioco è infatti la materia grigia richiesta per ottenere fiamme o altro, come ad esempio far cadere una palla da bowling sul televisore, accendere il falciaerba fino al surriscaldamento oppure sfregare un cerino per dar fuoco alle braci nel barbecue.

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