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Visualizza Versione Completa : [News] Disney Infinity 3.0 – Recensione



Bit-Mentana
12/09/2015, 09:30
Publisher: Disney Interactive Developer: Avalanche Software Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Action/Adventure Giocatori: 1-2 (Online: 1-4) PEGI: 7 Prezzo: 64,90 € Dopo il primo Disney Infinity interamente dedicato all’universo Disney e Pixar, nelle sue mille sfaccettature, dopo il secondo Disney Infinity che vedeva l’ingresso nell’arena dei supereroi targati Marvel, come era lecito aspettarsi, viste le licenze in possesso della casa di Topolino, arriva il terzo capitolo che introduce il pesantissimo nome di Star Wars. Ecco cosa ne pensiamo! Paperino, Iron Man e Anakin Skywalker Una volta fatto l’unboxing della confezione di DIsney Infinity 3.0, ci ritroveremo in mano una copia retail – come logico – del videogioco, il mondo del “Crepuscolo della Repubblica”, una carta web con cui sbloccare contenuti legati a PC e mobile e la base, finalmente, dove troneggeranno le splendide statuine di Ahsoka Tano e Anakin Skywalker, incluse nello Starter Pack. Prima di entrare nel merito del discorso e menare spade laser come se non ci fosse un domani, però, saremo catapultati nella Scatola dei Giochi, che chi ha già giocato i precedenti capitoli certamente ricorderà. Si tratta di un spazio liberamente visitabile (e personalizzabile) dove potrete usare qualsiasi personaggio desideriate, sia esso proveniente da Disney, Pixar, Marvel o Star Wars – il sottoscritto si è dato alla pazza gioia con Topolino e Minnie, per la cronaca, frase che non suona troppo bene, ma tant’è. In questo spazio potrete dare libero sfogo alla vostra immaginazione, modificando il pre-esistente o creando un livello di gioco interamente da zero,sia in single player che in multiplayer offline ed online (quest’ultima variante al momento consigliamo di evitarla visto che i server sono un mezzo disastro, ma gli sviluppatori assicurano di essere al lavoro). Il sottoscritto è un totale incapace, per quanto riguarda iniziative come queste, ma in precedenza l’utenza di Disney Infinity ha potuto apprezzare livelli amatoriali di splendida fattura, scaricabili in maniera del tutto gratuita poiché caricati sul web da “colleghi” videogiocatori. Scatola dei Giochi che comunque contiene dei livelli con cui iniziare a giocare senza che il prossimo dia libero sfogo al proprio genio, anche se contraddistinti da una certa povertà in termini di game design, difetto che per la verità riguarda l’intero titolo. Grazie ad un HUB semplificato e ad una personalizzazione ulteriormente potenziata, in ogni caso, i giocatori potranno da subito dilettarsi in livelli dalle tinte action, racing, platform e farming. Questa varietà che onestamente mancava ai predecessori è stato possibile realizzarla grazie al supporto ottenuto da Avalanche Software – le principali “menti” dietro al progetto – da parte di altri studi di sviluppo: tra questi spiccano certamente i talentuosissimi Ninja Theory, che si sono occupati del sistema di combattimento di cui parleremo in seguito, e i ragazzi di Sumo Digital, che hanno perfezionato invece il sistema di guida. Insomma, in conclusione: in questo Disney Infinity 3.0 tutto sembra meglio pensato e concepito, rispetto al passato più prossimo. Qui passano gli anni e c’è sempre meno roba Prima di sviscerare il mondo legato a Star Wars compreso nello Starter Pack, facciamo un piccolo appunto, con questo breve paragrafo, sul contenuto a livello quantitativo dello Starter Pack di Disney Infinity 3.0. Il primo episodio, conteneva tre mondi e tre personaggi; il secondo, un mondo e tre personaggi; questo terzo, un mondo e due personaggi. La tendenza ci pare palese e non ci piace per niente, anche perché le singole statuine vengono vendute al non proprio modico prezzo di circa 15 euro, e un nuovo mondo “omaggiato” di due personaggi viene a costare 35 euro, come è il caso di “Inside Out”, di cui parleremo tra qualche giorno e già disponibile nei negozi. Se poi in Disney Infinity 2.0 si considera anche la presenza di due gettoni che di fatto costituivano uno svago di diverse ore grazie ad altrettanti varianti del titolo, rispettivamente “Tower Defense” e “Dungeon Crawler”, il crollo risulta ancora più verticale e netto.

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