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Visualizza Versione Completa : [News] Kung Fu Panda: Scontro Finale delle Leggende Leggendarie – Recensione



Bit-Mentana
28/01/2016, 12:10
Publisher: Little Orbit Developer: Vicious Cycle Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS3) Genere: Picchiaduro Giocatori: 1-4 (Online: 2-4) PEGI: 7 Prezzo: 39,99 € L’esperienza ludica di Kung Fu Panda: Scontro Finale delle Leggende Leggendarie inizia con un dilemma di matrice quasi shakespeariana. Quale è il suo VERO, lunghissimo titolo? Già, perché qualora decidiate di acquistare il titolo in versione digitale vi ritroverete davanti a Kung Fu Panda: Scontro Finale ELLE Leggende Leggendarie (la situazione è ancora questa, nel momento in cui scrivo). Una svista? Un indizio su un disegno superiore? Chi lo sa. Forse solo Daniele Bossari. Forse. Peccato solo che non si sia chiamato Kung Fu Panda: SCONTO Finale delle Leggende Leggendarie, per tutti gli amanti del Black Friday e roba simile. Super Smash Po Scherzi (?) a parte, parliamo ora del titolo in questione: si, perché viste quante parole ci sono sbagliarne una era se non altro possibile, mettiamola così. Questo trasposizione videoludica tratta dalle famose peripezie del panda Po e soci si incanala nel genere dei picchiaduro “brawler”, resi celebri da Super Smash Bros. in primis. In un’arena, in questo caso bidimensionale, dunque, sceglierete uno dei vostri eroi – una ventina quelli disponibili, tutti sin dall’inizio, con quattro personaggi aggiuntivi scaricabili a parte tramite DLC, due a pagamento e due gratuiti, rilasciati in onore della terza pellicola in arrivo a marzo anche in Italia. Fatto questo, vi ritroverete a menare le mani come se non ci fosse un domani, con una percentuale indicante la classica “barra della vita”, da portare a zero nel caso sia relativa alla salute dei vostri avversari e invece da mantenere la più alta possibile nel caso in cui si stesse parlando della vostra. Il vostro obiettivo, però, non sarà quello di azzerare del tutto la suddetta percentuale, o almeno, non solo questo: molto più importante, e anzi necessario, sarà scagliare fuori dallo schermo i vostri avversari, come richiede il genere di appartenenza. Per farlo avrete a disposizione delle mosse “base”, delle mosse speciali – più idonee allo scaraventare lontano il prossimo – e delle devastanti mosse finali, note come “Attacco Mitico”, uniche per ogni singolo personaggio, a cui si aggiungono degli “enti” che compariranno lungo il terreno di scontro (spade, martelli, fucili ma anche dei simpatici comprimari presenti nel film – certamente una strizzata d’occhio ai fan più accaniti). Il gameplay si presenta dunque nel suo complesso basilare ma funzionante, per quanto non aggiunga assolutamente nulla di nuovo. Un discorso più o meno analogo è fattibile anche per quanto riguarda le modalità presenti: tolte le varianti, queste si riducono sostanzialmente a quattro, ossia lo spietato e classico deathmatch, in cui ogni giocatore è dotato di un certo numero di vite e all’esaurirsi di queste viene sconfitto; un incontro in cui per fare punti bisognerà entrare in possesso di una corona luminescente e tenerla il più possibile, con gli avversari pronti a tutto pur di farla propria alla faccia del momentaneo proprietario; un altro ancora denominato “Mangia più che puoi” nel quale dovremo ottenere più ravioli possibili malmenando i nemici; ed infine quello che è solitamente noto come “Il Re della Collina”. A questo si aggiunge la possibilità di formare delle squadre, anche asimmetriche, e di introdurre la variabile “tempo”. Insomma, anche il multiplayer offline non è poi così malaccio, anche se qualcosa di più in termini di personalizzazione sarebbe stato apprezzabile e quel mostro chiamato “noia” non tarderà moltissimo ad arrivare. Ma che cos’è, allora, che compromette in maniera così evidente il voto, che certamente avrete già sbirciato? Girate pagina per saperlo.

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