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Visualizza Versione Completa : [News] Rocketbirds 2: Evolution – Recensione



Bit-Mentana
08/05/2016, 10:01
Publisher: Ratloop Asia Developer: Ratloop Asia Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Platform / Shooter Giocatori: 1 – 4 (Online: 2 – 4) PEGI: 12 Prezzo: 20,99 € Il primo Rocketbirds si guadagnò una certa visibilità dopo qualche tempo rispetto all’uscita su PlayStation 3 (era il 2011 l’anno della release “originale”), complice il fatto di essere “regalato” agli abbonati al servizio PlayStation Plus. Quasi in concomitanza con questo accadimento, Ratloop Asia, lo studio di sviluppo, annunciò un sequel per PlayStation 4 e PlayStation Vita (vi consigliamo di giocarvelo su quest’ultima, ad onor di cronaca), arrivato puntualmente sugli scaffali virtuali del PlayStation Store. Ecco la nostra recensione! Signora Longari, mi è caduta sull’uccello Il malvagio dittatore Putzki, nonostante fosse stato sconfitto nel primo Rocketbirds, è tornato alla ribalta nella trama di Rocketbirds 2: Evolution. Sarà uno dei nostri compiti quello di capire come questo sia potuto resuscitare, tra vecchi e nuovi nemici, pinguini o gufi spaziali che siano, ma sempre vestendo i panni del carismatico pollo Harboiled. Non è il caso di addentrarsi più di tanto nella trama perché questa, prevedibilmente, non è poi molto complessa – non che ci fosse qualcuno che la pretendesse tale, per carità. In ogni caso le peripezie vissute dal nostro vantano ancora, così come nell’iterazione precedente, il giusto quantitivo di demenzialità e black humor, utili a rendere piuttosto intrigante il tutto, e a tratti pure piacevole da seguire grazie all’ottimo doppiaggio in inglese, e alla localizzazione dei sottotitoli in italiano. La modalità principale è divisa in sei capitoli, di mezz’ora circa e con tanto di boss finale, e dunque, se la matematica non è un’opinione, la durata complessiva è di tre ore circa. Questa si sviluppa partendo da delle fondamenta costituite anche e soprattutto di sparatorie, il vero centro nevralgico del titolo. Un cuore pulsante non troppo riuscito, purtroppo, visto che gli scontri a fuoco non risultano essere praticamente mai VERAMENTE divertenti, complice un misto di strategia unita a delle meccaniche tipicamente arcade che finiscono per produrre un risultato che, senza troppi indugi, potremmo definire nè carne nè pesce. In poche parole, tutto quello che dovrete fare per avere la meglio sarà correre e sparare contemporaneamente, almeno nella maggior parte dei casi: questa, alla fine, la strategia che vi premierà maggiormente. Il sistema di controllo, che affida allo stick sinistro il movimento del personaggio mentre a quello destro la sua mira, finisce per non apparire mai solido come dovrebbe, anzi, dà prova di una perenne incertezza, “scivolando” sotto i polpastrelli del videogiocatore. Il problema emerge ancor di più in alcune fasi che richiedono una certa bravura e affinità con il mondo videoludico. Nemmeno un arsenale offensivo e difensivo variegato ha potuto risolvere granchè, venendo magari incontro al vostro stile di gioco, anzi; anche per quanto riguarda quest’ultimo segnaliamo qualche sbavatura di troppo, dato che lo “switch” è effettuabile solo tra un paio d’armi. Altrimenti, dovremo giocoforza ricorrere al menù generale, cosa poco intuitiva, se non proprio macchinosa, visto che l’azione a schermo proseguirà senza fermarsi. Non si vive però di solo piombo (e per fortuna, visto quanto appena detto), infatti dopo essere avanzati quel che basta avremo a che fare con il lato “puzzle” di Rocketbirds 2: Evolution, a base di tessere magnetiche da trovare e utilizzare nelle sedi opportune e di personaggi, inizialmente ostili, di cui prendere il controllo, attraverso un apposito dispositivo dalle fattezze di un semplice cellulare. Anche in questo caso però duole constatare che il titolo sviluppato da Ratloop Asia non convince appieno e non spicca per particolari qualità, annoiando presto e non diventando praticamente mai accattivante, pur non demeritando eccessivamente in quanto a gameplay. Gli enigmi proposti non risultano particolarmente brillanti, anche per via di un level design che per quanto offra una vastità di ambienti non indifferente, non stupisce se non in qualche rara occasione. Le cose si fanno un po’ più complicate e dinamiche con il passare del tempo, grazie alla presenza di alleati dotati di abilità speciali, da coprire mentre operano, o ancora di fasi sott’acqua o nello spazio che permettono al titolo di trasformarsi in un twin-stick shooter a tutti gli effetti. Ma l’andazzo non cambia. Pur non mancando mai grossolanamente il bersaglio, Rocketbirds 2: Evolution non dà prova della brillantezza necessaria perché dobbiate preferirlo ad un altro esponente dello stesso genere, magari più “quotato”.

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