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Visualizza Versione Completa : [News] Risk of Rain – Recensione



Bit-Mentana
19/05/2016, 13:00
Publisher: Chucklefish Games Developer: Hopoo Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Tipo “platform-roguelike” Giocatori: 1-4 PEGI: 12 Prezzo: 8,99€ Al giorno d’oggi ci sono molti giochi che personalmente definirei come accattivanti e caratteristici, e che pure hanno una storia da raccontare. Aggiungerei poi che sono anche gli stessi che arrivano a rovinarmi la giornata grazie allo stress che mi causano; ti siedi sul divano col sorrisone stampato in faccia, felice di aver acquistato e di stare per provare questo nuovo gioco, e mezz’ora dopo hai già rotto due joypad; la causa? Da ritrovare nel appunto nel titolo, che può rivelarsi talmente difficile e/o stimolante da strapparti via dal corpo anni della tua vita. Se guardassimo bene i particolari del gioco in sé, non sarebbe nemmeno una brutta cosa però. In passato ci sono stati esempi più che validi in Hotline Miami (il primo soprattutto), Titan Souls e così via; oggi invece tocca a Risk of Rain. Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana… Appena lo avvieremo, il gioco partirà con la classica introduzione di rito: in una nave spaziale dalle equivoche forme, miste tra uno spermatozoo e l’Enterprise di Star Trek, un tizio dalle sembianze di un maya si teletrasporterà in uno degli hangar della nostra navetta, danneggiandola tanto da farci atterrare su un pianeta dal nome a noi sconosciuto. Una volta finito l’intro, verremo catapultati nel basico menù principale, che ci metterà di fronte alle modalità disponibili: single player, multiplayer (sia co-op locale che online), item log, craeture log ed option. Cimentandoci nel gioco in singolo, si parerà davanti il primo punto d’interesse: i personaggi/classi disponibili. Va detto che, nonostante non ci sia la possibilità di personalizzazione, i pg disponibili si rivelano tutti ben caratterizzati, tutti però con un set di quattro vari attacchi e con i relativi cooldown. In realtà l’unico personaggio che all’inizio potremo utilizzare sarà il Commando, con attacchi ranged leggeri ed mobilità tutto sommato buona, senza contare che tra le sue skill troviamo anche un roll extra; caratteristiche modellate ad hoc per chi affronta la prima esperienza in Risk of Rain, insomma. Noi siamo l’armata Brancaleon Logicamente, durante il proseguimento del gioco potremo sbloccare nuovi personaggi. Come? Soddisfando certe condizioni, trovando determinate zone, finendo direttamente tutta la modalità single player eccetera. Così potremo sbloccare altre varie classi, come l’Enforcer, L’Engineer e così via. In ogni caso, per quanto la classe iniziale del Commando sia ben bilanciata, sarà comunque frustrante, nel caso le caratteristiche ad essa riservate non fossero nelle nostre corde, essere obbligati a proseguire con quest’ultima. Questo perché per sbloccare gli altri ci vorrà sicuramente molto tempo ed abilità. Parlando del gioco vero e proprio invece, ogni livello avrà un obiettivo primario da raggiungere: trovare ed attivare il portale (randomicamente piazzato nel livello) per potersi teletrasportare nello stage successivo. Una volta attivato, partirà un countdown dove dovremo vedercela con un’orda di nemici abbastanza significativa, con annesso un boss (anch’esso casuale); al termine del conto alla rovescia, ci toccherà fare piazza pulita dei rimanenti mostri per poter poi tornare al portale e trasferirci presso il livello successivo. Tutto questo per un complessivo di cinque livelli e, nonostante il numero di questi possa risultare abbastanza risicato, il tutto è strutturato in vista di una rigiocabilità a cui Risk of Rain ci obbliga per goderlo appieno. Logicamente infatti con la varietà delle abilità dei personaggi, ogni nuova run cambierà anche l’approccio che il giocatore vorrà dare ogniqualvolta inizia una partita, elemento che a suo modo è importante sia in single che in multiplayer. A tal proposito, questo c’è sia in locale che online, in entrambi i casi fino a 4 giocatori; l’aggiunta di co-op non cambia la meccanica di molto a parte il fatto che alcuni power-up o abilità non possono essere condivise tra i giocatori, e ciò porterà i giocatori a dover scegliere cosa spartirsi, oppure ad un solo giocatore egoista che arraffa il tutto con fare bastardo. E che caso! Come appena accennato, i nemici, i portali e le casse con gli oggetti sono situati in maniera casuale nel livello. Non c’è la componente del livello strutturale, è vero, ma questo è abbastanza per renderci ogni playthrough sarà diverso da un altro perché non potremo sapere quali nemici avremo addosso né dove si troveranno (anche se, una volta familiarizzato abbastanza qualsiasi posto, un’idea generale ce la saremo fatta per benino). Stesso discorso vale per gli oggetti, situati di default dentro delle casse e che andranno aperte spendendo il denaro lootato uccidendo i nemici che troveremo; in queste potremo beccare ad esempio l’abilità di fermare il tempo per qualche secondo una volta raggiunto il low health, oppure un oggetto che potenzia la nostra quarta abilità, passando anche per altri che rigenerano, stordiscono, o che ci permettono di sparare in maniera casuale un raggio laser gigantesco che infligge danni notevoli. Tutti gli oggetti che prendiamo verranno poi registrati nell’Item Log, nel menù, utile nel caso ci dimenticassimo le proprietà degli oggetti in questione, ed i nemici nel Monster Log.

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