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Visualizza Versione Completa : [News] Fallout 4 – Far Harbor – Recensione



Bit-Mentana
29/05/2016, 13:00
Publisher: Bethesda Softworks Developer: Bethesda Game Studios Piattaforma: PS4 Genere: RPG Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 24,99 € Estate, ormai ci siamo, ossia tempo di vacanze, di peso forma, di mari cristallini e di montagne dalle cime rosee. Soprattutto, tempo di divertimento sfrenato e gioia senza pensieri né eguali. Se non fosse che Bethesda ha messo finalmente il piede sull’acceleratore per quanto riguarda i DLC legati a Fallout 4, dopo il deludente Wasteland Workshop e il non troppo entusiasmante Automatron. Questo vuol dire che noi, insieme a tutta la community di Fallout, valuteremo come roba per borghesia annoiata tutto l’elenco di “imperdibile” roba appena menzionata, preferendo piuttosto il lanciarci in quel di Far Harbor, l’inquietante e nuova regione esplorabile per l’ultima iterazione del noto gioco di ruolo post-apocalittico. Oh, ma qui scompare sempre gente? Ciò che smuoverà le acque e che ci fornirà il pretesto per addentrarci sull’isola di Far Harbor – evidentemente basata su Bar Harbor, la più grande isola della regione del Maine – sarà ancora una volta una misteriosa scomparsa, esattamente come nel titolo base. Nessun familiare a noi legato, a ‘sto giro. Piuttosto entreremo in contatto con un nuovo caso investigativo rivolto all’apprezzata – almeno dal sottoscritto – agenzia Valentine: la giovane Kasumi Nakano, figlia di due pescatori con dimora verso l’estremo nord-est della mappa “originale”, è infatti sparita da ogni radar. Il tempo di recarci sul luogo del misfatto e ben presto capiremo che Kasumi se ne è andata sua sponte, o almeno è molto probabile che sia così. Da sempre appassionata di tecnologia, per quanto a livelli amatoriali, da qualche tempo ha avuto la netta sensazione di potere essere un sintetico, dunque attraverso una radio è riuscita ad entrare in contatto con una comunità di sintetici, per l’appunto, forse in grado di fornire molte delle risposte che sta cercando. Comunità che, manco a dirlo, si trova proprio sull’isola che “sbloccherete” acquistando il DLC, la più grande area mai creata da Bethesda per un DLC, come più volte sottolineato dallo stesso publisher. Una volta mollati gli ormeggi ed essere partiti ed arrivati alla volta di Far Harbor, ci ritroveremo in una delle ambientazioni più cupe che si siano viste ultimamente, anche prescindendo dall’universo “falloutiano”. Ci ritroveremo in quella che fu un ridente porto e punto di approdo per gli uomini di mare, ora sul punto di collassare su sé stesso. Il motivo? La nebbia, manco fossimo nell’omonimo e celebre film di Carpenter. Questa ha cominciato ad espandersi e a diventare sempre più stringente, fino a stritolare l’isola – così come il frame rate di gioco, ma di questo parleremo più avanti – e ridurre gli abitanti a vivere ai margini della stessa, perennemente in pericolo di vita. O almeno, una parte di essi. Quelli, se vogliamo, “normali”. Già, perché diverse fazioni popolano l’isola, e se una è la già menzionata comunità di sintetici, l’altra è quella già nota dei Figli dell’Atomo, presente anche in quel di Boston, ma ora riproposta in una versione molto più militarizzata e “fosca”, dato che i diversi componenti di questo gruppo venerano la nebbia come un dio. Nebbia che, oltre ad essere portatrice di fortissime radiazioni, porta in dote anche terribili mostri e creature, parzialmente limitati da dei condensatori di nebbia situati proprio nei pressi dei centri abitati. Non ci addentreremo ulteriormente negli intrighi e nelle peripezie che vivremo grazie a questo DLC, con le tre fazioni piene di segreti e sull’orlo di una enorme guerra civile, ma in ogni caso sottolineiamo come il lavoro sia stato veramente egregio sotto questo punto di vista, superando nettamente tutti gli altri DLC fino ad ora rilasciati per quanto riguarda l’interesse che riesce a muovere la trama di gioco, sia, a tratti, il gioco base stesso.

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