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Visualizza Versione Completa : [News] No Time to Explain – Recensione



Bit-Mentana
12/06/2016, 12:30
Publisher: tinyBuild Games Developer: tinyBuild Games Piattaforma: PS4 Genere: Platform Giocatori: 1-4 PEGI: 16 Prezzo: 14,99 € Seguendo lo stesso percorso di titoli come Super Meat Boy o The Binding of Isaac, No Time to Explain è passato dall’essere un browser game di successo al diventare un videogioco con tutti i crismi, reperibile da poco anche su PlayStation 4. Le analogie con le opere di Edmund McMillen sono molteplici, tuttavia non sono sinonimo di qualità: per questo siamo qui a parlarvi di No Time to Explain. Non c’è tempo per… La trama in questo titolo non è esattamente una priorità, nonostante ciò gli sviluppatori hanno voluto dare una struttura narrativa alla produzione: il nostro protagonista è tranquillo nel suo salotto, quando lui stesso dal futuro irrompe in casa affermando che “non c’è tempo per spiegare” per poi venire catturato da una chela gigante. Da qui, comincerà un viaggio spazio-tempo che ci porterà ad affrontare le situazioni più disparate e incontrare molteplici versioni del protagonista (buone e cattive) nonché mostri e creature di ogni genere. La narrazione è quindi basata in gran parte sulla comicità non-sense, che funziona bene grazie al design semplice ma non per questo piatto di personaggi e ambientazioni. … Spiegare! Il fulcro del titolo di tinyBuild è senza dubbio il gameplay: tutte le altre aggiunte infatti, pur rendendo più adatto alle console quello che in origine era un browser game, risultano di contorno rispetto all’azione vera e propria. Avremo l’obbiettivo di superare degli scenari disseminati di trappole, utilizzando un metodo molto poco convenzionale: puntando la nostra pistola laser verso il basso, creeremo una sorta di “effetto jetpack” grazie al quale potremo arrivare in punti più alti e distanti della mappa o scavalcare ostacoli. Durante l’avventura poi, ci ritroveremo ad utilizzare anche con altre armi, che pur utilizzando lo stesso principio di base ci porteranno ad adottare nuovi approcci per proseguire. L’idea di base è quindi interessante, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: in pratica infatti, il sistema di controllo è molto impreciso (forse più adatto a mouse e tastiera) e penalizza l’intera esperienza di gioco. Controllare l’arma principale può risultare un’impresa frustrante e in particolare durante le boss fight, potreste nominare più di qualche santo del vostro calendario. Infine, ricordiamo che l’intera avventura è giocabile in cooperativa (fino a quattro giocatori) e anche se la cosa è piuttosto difficile da gestire, soprattutto per problemi di telecamera, vi permetterà di passare qualche ora “extra” all’insegna del non-sense totale con i vostri amici.

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