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Bit-Mentana
13/06/2016, 12:21
Publisher: Devolver Digital Developer: Moppin Piattaforma: PSVITA (disponibile anche per PS4) Genere: Platform verticale Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 4,99 € Lanciato per PC nell’ottobre dello scorso anno, Downwell è un indie game atipico, definito “uno shooter-platform a scorrimento verticale con elementi roguelike”, che detto così farebbe pensare semplicemente ad una grossa ed incoerente macedonia di generi diversi. Il progetto originariamente sviluppato da Moppin, pseudonimo di Ojiro Fumoto, ha però suscitato l’interesse di Devolver Digital che ha portato il progetto prima proprio su PC, poi su smartphone ed infine, a distanza di poco più di sei mesi, anche su PlayStation 4. Andiamo quindi ad analizzare più nel dettaglio questo curioso mix. Il pozzo dei desideri La trama di Downwell non potrebbe essere più semplice: un giovane uomo si trova, di notte, seduto nel parco della sua città e decide improvvisamente e senza un motivo apparente di voler esplorare il vicino pozzo per recuperare quanti più tesori possibile. Ecco che il nostro impavido eroe a 8 bit si butta quindi nel baratro, armato solo della sua buona volontà e dei suoi stivali, in grado di sparare micidiali proiettili. Nulla più e nulla meno che l’essenziale, per iniziare la nostra discesa in un mondo composto da pixel le cui tonalità non sono state scelte a caso. Il fondale completamente nero infatti ha la doppia funzione di creare nel giocatore il senso di oscurità del pozzo e di far risaltare al massimo il bianco scelto per gli elementi di bordatura e del personaggio ed il rosso utilizzato per i nemici, le gemme ed i vari potenziamenti che troveremo sulla nostra strada. Sì, perchè la cavità sarà ricca di tesori da raccogliere così come anche di terribili mostri pronti a banchettare con il nostro bianco e caldo cadavere, a patto di non essere noi, in primis, a sbarazzarci delle minacce sfruttando la nostra unica arma, ossia i già citati “stivali da fuoco” che avranno la doppia funzione di spianarci la strada verso le profondità più profonde del pozzo e di rallentare la nostra inesorabile discesa verso l’ignoto, dandoci la possibilità di pianificare in pochi attimi una strategia d’azione. La prontezza di riflessi, oltre che ad una buona dose di pazienza, sarà infatti una delle qualità fondamentali richieste per cimentarsi con successo in Downwell, un gioco per certi versi crudele, che non avrà pietà di tutti coloro che non affronteranno la sfida messa in piedi dai ragazzi di Devolver Digital con il dovuto impegno. Vediamo però più nel dettaglio cosa succede durante la caduta libera del protagonista. Spara che ti passa La già esplicata meccanica di gioco di Downwell è semplice tanto quanto la trama di gioco. Gettandoci nel pozzo infatti il nostro eroe inizierà una discesa verticale articolata in quattro piani, composto ognuno da tre livelli, in cui potremo solamente spostarci a destra ed a sinistra dello schermo per evitare (o colpire volontariamente) i nemici che tenteranno di eliminarci. La nostra discesa sarà veloce ed inesorabile, dato che non avremo possibilità di arrestare la nostra caduta se non atterrando sulle sporgenze che di tanto in tanto troveremo e che ci permetteranno di prendere fiato prima di riprendere la caduta. In nostro aiuto però avremo degli stivali dotati di pistole, un’arma quantomai curiosa che darà a questo platform verticale tinte decisamente shooter. Le pistole poste sulle calzature saranno dotate di munizioni infinite, ma per poter essere ricaricate dal nostro personaggio dovremo necessariamente trovarci con i piedi per terra, dunque su una qualsiasi superficie, come ad esempio le sopracitate sporgenze. Fin da subito però sarà interessante notare come non saranno solo le pavimentazioni a permetterci di ricaricare la nostra arma, visto che anche atterrando sui mostri che popolano il pozzo avremo modo di fare un rapido reload e tornare a sparare a più non posso, oltre ad eliminare il disgraziato avversario su cui avremo la fortuna di atterrare. Questo aggiunge fin da subito un altro elemento tipico dei platform che ben si integra con le altre meccaniche di gioco, compresa la possibilità di rallentare la nostra discesa usando gli stivali. Oltre a servire come utile strumento di morte infatti ogni colpo che emetteremo ci permetterà di fluttuare in aria rallentando e permettendoci di decidere cosa fare della nostra vita e quale direzione prendere per colpire quanti più mostri possibile oppure, in casi disperati, come evitarli per non subire danni, avendo magari terminato i colpi a nostra disposizione. Se, per un indie game le cui premesse non facevano presagire un’eccessiva profondità vi sembra già di avere tanta carne al fuoco, sappiate che manca ancora ciò che rende Downwell anche un titolo roguelike.

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