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Visualizza Versione Completa : [News] Valentino Rossi The Game – Recensione



Bit-Mentana
16/06/2016, 11:30
Publisher: Milestone Developer: Milestone Piattaforma: PS4 Genere: Racing Giocatori: 1-2 (Online: 2-12) PEGI: 3 Prezzo: 62,99 € Grazie a nove mondiali vinti in quattro categorie diverse, il primato di gran premi disputati consecutivamente e decine di altri record, Valentino Rossi è senza dubbio uno degli sportivi italiani più famosi e vincenti di sempre. Milestone, casa di sviluppo italiana ormai specializzata in racing game, ha quindi deciso di dedicare un intero videogioco al mitico di Rossi e non solo; il titolo che andremo a recensire oggi infatti, è molto di più di un semplice omaggio al campione italiano. Perché? Il nostro Dario ce lo aveva già accennato nel suo hands-on, ma adesso che abbiamo a disposizione il gioco completo possiamo spiegarvelo in maniera definitiva. Campioni.. si nasce! Valentino Rossi The Game offre ai giocatori la possibilità di creare il proprio pilota e cominciare la propria carriera, sotto l’ala protettrice del pilota di Tavullia. Attraverso le sue indicazioni infatti, affronteremo tutta una serie di prove che ci porteranno a diventare piloti professionisti a tutti gli effetti. Si comincia creando il proprio avatar, potendolo personalizzare nello stile di guida ed esteticamente, con decine tra caschi, guanti e tute da gara (tra cui ovviamente quelli del buon Valentino): l’impatto è subito convincente e già dando la prima occhiata a tutto l’abbigliamento su licenza ci si rende conto dell’attenzione che Milestone ripone sui particolari. Finita la creazione, verremo buttati nella mischia con gare prima su sterrato e poi su pista: un’altra caratteristica che viene subito all’occhio dopo le prime corse, è la crescita del pilota. Completando gare o sessioni di qualifica infatti, acquisteremo punti esperienza che andranno a migliorare diversi parametri, dall’agilità al controllo sul bagnato; il sistema è abbastanza semplice (non è possibile assegnare i propri punti a piacimento) e non influenza il gameplay in maniera così significativa, ma la sensazione di veder crescere piano piano la propria “creatura” è sempre piuttosto appagante. Proseguendo poi con gli eventi accumuleremo punti fama, che a seconda dei risultati in pista, ci permetteranno di gareggiare per team più o meno prestigiosi del motomondiale. La carriera quindi è subito promossa, grazie ad un buon grado di coinvolgimento e alla varietà degli eventi disponibili, che ci porteranno a gareggiare per Moto 3, Moto 2 e MotoGP, ma anche a partecipare a gare di Flat Track su sterrato o di drift e rally su quattro ruote per la VR 46 Academy. Le moto come non le avete mai guidate Il vero motivo per cui siamo qui a parlare con entusiasmo di Valentino Rossi The Game è senz’altro il gameplay della produzione Milestone. La casa di sviluppo nostrana, ci ha abituato sempre molto bene negli ultimi anni e quest’ultimo titolo non fa eccezione: dai più esperti ai novizi, il gioco è in grado di adattarsi alle esigenze di ogni tipo di giocatore e stile di guida. La struttura alla base di tutto è sicuramente più simulativa che arcade, e ce ne si accorge subito provando diversi tipi di moto: ognuna, a seconda di potenza e peso, restituirà un feedback diverso alla guida e sempre estremamente fedele alla realtà. Inoltre il setting di ogni mezzo è completamente personalizzabile: dai freni, alle sospensioni, dalle marce, alle gomme, gli appassionati avranno senz’altro pane per i loro denti grazie alla miriade di opzioni nella messa a punto. Ma a chi è meno pratico o poco abituato alle due ruote, chi ci pensa? Sempre Milestone, tranquilli. Come anticipavamo, Valentino Rossi The Game è accessibile anche a chi non ha molta confidenza con il genere, grazie ad una serie di aiuti volti ad accompagnare il giocatore durante le gare: traiettorie guidate, aiuto nella frenata e nella sterzata, possibilità di utilizzare il rewind, e tutta un’altra serie di impostazioni volte a semplificare l’esperienza di gioco. In questo senso il lavoro di Milestone ci ha soddisfatto molto anche per la presenza di opzioni intermedie tra la simulazione pura e la guida assistita, permettendoci un inserimento graduale nelle dinamiche di gameplay, in modo da capire ogni volta il miglior approccio da avere con moto e piste. Buona anche l’intelligenza artificiale, anch’essa regolabile con molti livelli di difficoltà, che risulta sempre abbastanza aggressiva e concentrata; qualche incertezza c’è, come ad esempio il solito effetto “trenino”, ma complessivamente l’esperienza (e il livello di sfida) è sempre appagante.

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