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Visualizza Versione Completa : [News] Anima: Gate of Memories – Recensione



Bit-Mentana
09/07/2016, 11:30
Publisher: Badland Games Developer: Anima Project Sudio Piattaforma: PS4 Genere: Action RPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 19,99€ Anima Project Sudio, i creatori di libri, giochi da tavolo, trading cards e miniature, abbandonano questo terreno entrando così nel mondo dei videogames, portando alla luce l’indie game Anima: Gate of Memories, un Action RPG fantasy sviluppato da sole tre persone e con un budget davvero infimo. Prima finanziato su Kickstarter, poi approvato su Steam Greenlight, arriva ora anche in versione PS4 ed è un prodotto che vale davvero la pena acquistare, soprattutto se appassionati di generi come Devil May Cry. Salviamo il mondo! La trama si sviluppa attorno a The Bearer of Calamities – letteralmente “La portatrice di calamità” -, una ragazza che non ha ricordi del suo passato e Ergo un’entità demoniaca costretta a vivere sotto forma di libro. I due sono chiamati a recuperare Byblos, un artefatto rubato da un adepto dei Nathaniel, un’organizzazione che ha passato secoli a combattere contro l’oscurità, che può causare la fine del mondo. Oltre a recuperare Byblos, The Bearer dovrà recuperare anche i suoi ricordi e scoprire in che modo sia legata al suo compagno di avventure Ergo e la torre di Arcane sarà il posto giusto per scoprire tutti i segreti dei due protagonisti. Scopriremo subito che sia Ergo che The Bearer sono entrambi agenti dei Nathaniel, ma starà al giocatore poi scoprire tutti gli intrighi che porteranno alla fine della trama. My name is Ergo… You reading Ergooo! Per quanto la trama sia il punto focale del gioco però, questa viene spesso spezzata da lunghi intermezzi dove il nostro scopo sarà quasi unicamente scoprire una via per avanzare nel gioco. Anima infatti è una sorta di Open World e proprio come avviene nella serie di Dark Souls, sarà il giocatore a capire come avanzare, perché non ci verrà assolutamente detto nulla. Una volta entrati nella torre di Arcane non ci verrà nemmeno indicato il letto per salvare, ma esplorando la zona e tenendo sott’occhio le istruzioni durante i caricamenti, una volta trovata la brandina spunterà il tasto X che ci permetterà di salvare la partita. Se siete abituati a giochi che vi guidano per tutta l’avventura, Anima non è per niente quel genere di gioco, anzi capiterà spesso di dover riesplorare zone già setacciate per scoprire infine che vi è una leva o un minimo particolare che magari non abbiamo notato nel nostro primo passaggio o perché no, anche un nuovo posto prima inaccessibile e, precisiamo, non esiste un viaggio rapido. Anima: Gate of Memories non è solo esplorazione, i combattimenti ricordano tantissimo il già accennato Devil May Cry e anche lo stile di gioco per avanzare in alcuni casi è molto simile, capiterà di trovare una porta sbarrata da un sigillo magico e tramite la distruzione di alcuni globi riusciremo ad aprirla, il salto è molto simile a quello di Dante e anche i combattimenti seppur non tecnici come il titolo Capcom e le fasi platform, sono veramente molto somiglianti. Abbiamo inoltre anche un albero delle abilità che ci permette di potenziare i nostri due protagonisti. Ogni personaggio avrà le sue abilità e andranno sviluppate in contemporanea dato che il livello giocatore è in comune su entrambi i personaggi.

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