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Bit-Mentana
13/07/2016, 09:50
Publisher: Pop Sandbox Developer: Pop Sandbox Piattaforma: PS4 Genere: Rhythm Tower Defense Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 6,99 € Loud on Planet X nasce come un progetto Kickstarter proposto da Pop Sandbox, un piccolo team di Toronto, con una goal-line di appena 50mila dollari, e che porta con sé la promessa di coniugare due generi videoludici il cui successo si è registrato a fasi alterne, cioè i rhythm game ed i tower defense. Insomma, nella testa degli sviluppatori c’era in mente un’idea di fare questa roba a metà l’ormai classico Plants vs Zombies (il capitolo su smartphone, si intende) e i dead men walking Rock Band e Guitar Hero. Insomma, Pop Sandbox sarà riuscita a mantenere la promessa? E soprattutto, com’è che si mischiano i tower defense ai giochini musicali? Sono così indie (cit/sic) L’idea fondamentalmente è più semplice di quello che si potrebbe pensare. Parlavamo prima di Plants vs Zombies, giusto? Bene, al posto delle piantine metteteci dei musicisti, e sostituite gli zombie con degli alieni ed il gioco è fatto. Tutto qui? Sì, sul serio, o poco ci manca. Appena faremo partire il gioco ci troveremo di fronte ad una schermata abbastanza basica, tripartita in colonne colorate di verde, blu e rosa, ognuna delle quali starà ad indicare, pressappoco, il genere di canzone che andremo ad affrontare; pressappoco perché nello stesso filone ci ritroveremo, per fare qualche esempio che poi comunque approfondiremo più avanti, i Metz ed i Chvrches, che sono, per chi non mastica di musica indipendente, due band davvero diverse; una noise, con il distorsore a palla e la batteria che pesta, e l’altra decisamente più pop, ma tant’è.   In base al pezzo scelto, non cambierà solo la musica di sottofondo ma anche l’assetto difensivo, anche se solo apparentemente, e sta qui la principale differenza rispetto a Plants vs Zombies; se infatti nel titolo Popcap ci viene permesso di scegliere scegliere le piantine che più si adattano al nostro stile di gioco, in Loud on Planet X tutto ciò non sarà possibile. Esempio: scegliendo un brano dei Purity Ring, che sono un duo pop, avremo appunto una cantante ed un tastierista a schermo; il ché non cambierà l’approccio al gioco, sia chiaro, e fra una band con tre elementi ed un’altra con sei componenti, non cambierà nulla. Proprio questo toglie quell’aspetto strategico che invece era il perno vincente attorno al quale ruotava il tower defense di Electronic Arts.

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