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Visualizza Versione Completa : [News] Tricky Towers – Recensione



Bit-Mentana
27/07/2016, 16:31
Publisher: WeirdBeard Developer: WeirdBeard Piattaforma: PS4 Genere: Puzzle Giocatori: 1-4 (Online: 2-4) PEGI: 3 Prezzo: TBA Cosa sarebbe mai successo se, durante una partita al sempreverde Tetris, gli illustri blocchi avessero cominciato a scivolare, a cadere, a crollare, magari perché un po’ in pendenza? Beh, poco ma sicuro, sarebbe venuta meno una delle nostre certezze più solide. Ma perché continuare ad usare il condizionale se Tricky Towers, che si basa su un flash game lanciato nel 2008, 99 Bricks, è realtà? Ed è subito magia Scaduto l’embargo, possiamo finalmente parlarvi di Tricky Towers, in uscita il 2 agosto, dunque tra pochissimo. Come anticipato nell’introduzione, chiunque di voi abbia provato nella sua vita Tetris – cioè tutti – ci metterà un attimo per “entrare nella parte”. DualShock 4 alla mano infatti apprenderemo subito i comandi di gioco, che non si discostano da quanto concepito da Alexey Pajitnov anni e anni or sono. Con le frecce direzionali o lo stick analogico sinistro muoveremo in orizzontale infatti i diversi blocchetti che scenderanno, come al solito, incombenti dal cielo, potendone accelerare la caduta spostando L3 verso il basso; con il tasto “X” ruoteremo su sé stesso il suddetto blocchetto, per fare in modo che atterri nel modo che desideriamo, in base alle nostre esigenze e al contesto; con L1 e R1 invece daremo uno scossone nelle rispettive direzioni per incastrare a forza un pezzo; assai più originale è invece il fatto che potremo utilizzare diversi incantesimi, dato che, sì, sceglieremo un mago da impersonare tra i diversi a disposizione – con tanto di urla di giubilo, al momento della selezione, provenienti direttamente dagli altoparlanti del controller. Gli effetti sono dei più svariati, e si dividono in magia bianca o nera, a seconda che siano a vostro vantaggio o utili a penalizzare il vostro avversario – ma su questo torneremo a breve. Tra quelli positivi va certamente annoverato il fatto di potere racchiudere in una pianta rampicante un blocchetto, pianta che si diffonderà a quelli circostanti fungendo da collante; tra quelli negativi si passa dal ghiaccio, che renderà invece scivolosissima la costruzione, ad un aumento esponenziale della velocità con cui i diversi pezzetti cadranno. Nonostante le meccaniche siano particolarmente simili a Tetris, dunque, Tricky Towers se ne differenzia sensibilmente. E non solo per l’introduzione degli incantesimi che potrebbero assomigliare a dei semplici power-up per rendere più vivace il tutto. Tricky Towers si differenzia dal capostipite anche per un motore fisico che gestisce tutto quanto, ottimamente funzionante; l’astrazione è andata a farsi benedire a favore della pragmaticità, e così se il classico blocco a forma di “L” sporgerà rispetto al proprio appoggio, cadrà in maniera inesorabile dalla vostra torre. Una scelta del genere non poteva non influire anche sullo scopo del gioco stesso. Non ci sarà più alcuna linea da creare, che sarà poi eliminata una volta completata per intero; in Tricky Towers ci sono invece diverse modalità, in tutto tre, create appositamente per spremere al meglio questa felice intuizione, ossia di trasportare Tetris in un campo di leggi fisiche da rispettare. Si parte con la modalità Gara, che vi imporrà di creare la vostra torre partendo da una piccola piattaforma nel minore tempo possibile, pena il Game Over, nel caso in cui si “sforasse”; si passa per la modalità Sopravvivenza, in cui, avendo tre vite, sempre partendo dalla claustrofobica piattaforma, dovrete montarci sopra dei blocchetti assegnati dal gioco, non facendone cadere nessuno, o quasi; si conclude con la modalità Rompicapo, dove dovremo invece non superare per nessun motivo una certa altezza con una serie predefinita di pezzi. Non tantissime magari, anzi, ma di sicuro tutte di buona fattura e divertenti, oltre che capaci di completarsi tra loro per intuito, freddezza e materia grigia.

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