[News] Fallout 4 – Vault-Tec Workshop – Recensione

[Bit-Mentana]

Publisher: Bethesda Softworks Developer: Bethesda Game Studios Piattaforma: PS4 Genere: RPG Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 4,99 € La prima cosa che viente in mente, una volta concluso il DLC Vault-Tec Wokshop di Fallout 4, è la seguente: simmetria. Quella di Bethesda, nello specifico, dato che il programma di contenuti scaricabili per la quarta scampagnata nella Zona Contaminata sta per finire, cosa che ci permette di avere la situazione ben chiara. Con rigore matematico infatti, abbiamo avuto due DLC (Wasteland Workshop e Contraptions Workshop) piuttosto imbarazzanti, che nient’altro aggiungevano se non materiale (inutile) per gli insediamenti. Mod a pagamento, in sostanza. Abbiamo avuto e avremo, si spera, visto che uno deve ancora uscire, altri due contenuti sostanzialmente enormi (Far Harbor e Nuka World), che portano in dote una nuova zona esplorabile e tante missioni aggiuntive, per svariate ore di gameplay inedite. Infine abbiamo avuto due espansioni ibride, possiamo dire, che ampliavano le feature di gioco e allo stesso tempo offrivano qualche missione aggiuntiva. E’ il caso del buon Automatron e e dell’altrettanto buono, specie perchè venduto ad una manciata di euro, Vault-Tec Workshop. Sovrintendente di un vault: c’è qualcosa di più bello? La nostra avventura comincia, come spesso accade in Fallout 4, con una richiesta di aiuto via radio. Questa proviene direttamente dal Vault 88, rifugio atomico nella parte sud-est della mappa – nonostante la zona sia piuttosto pericolosa, comunque, potrete accedere ai contenuti del DLC avendo raggiunto il comunque modesto livello 20. Pronti, via, dovremo ingaggiare una sparatoria con alcuni loschi individui che a loro volta tentano di entrare nel vault; vuoi per la conformazione del territorio, che ha quel non-so-che di tattico, vuoi perchè i nemici sono un buon numero, lo scontro a fuoco ci prende e ci entusiasma. Fatta piazza pulita senza eccessivi sforzi grazie alla nostra formidabile armatura atomica, riusciamo finalmente a penetrare nell’edificio, e tra una radiazione e l’altra finalmente arriviamo alla sovrintendente. Non andiamo più nello specifico perchè altrimenti vi rovineremmo diverse sorprese, ma, insomma, l’inizio del DLC ci è piaciuto non poco. Capita la situazione, ci dovremo dunque impegnare a ridare linfa vitale al decadente Vault 88, tra un folle esperimento, i colloqui per i nuovi abitanti e la ricerca di materiali e progetti per attuare i nostri – a volte stortissimi – piani, con il solito sistema di crafting del gioco base. Parliamoci chiaro, il proseguire delle quest non è all’altezza dell’esordio, purtroppo, dato che queste sono estremamente semplici e lineari, ma completarle è stato comunque un piacere, grazie a quel misto di esplorazione e azione che contraddistingue questo vault, appunto (e al cui interno prevede per voi… ENORMI sorprese). In ogni caso l’incipit, se così vogliamo dire, “narrativo” lascia presto il posto a quello che altro non è se non la gestione di un enorme insediamento. Ci permettiamo però di segnalare come, a differenza di certi recenti DLC, Bethesda abbia provveduto a farci trovare quasi tutto quello che ci serve all’interno del vasto vault, senza che sidebba andare a spulciare edifici già esplorati giusto perchè serve una vite o un po’ di alluminio: scelta intelligente che abbiamo molto apprezzato. Una volta esaurite le cose da fare, non vi rimarrà molto altro, in realtà, a differenza di Automatron, dove il vostro compagno robotico, chissà, è diventato il vostro più fedele alleato; potrete continuare a sperimentare le diverse soluzioni date dai vostri progetti – segnaliamo una cyclette utile a produrre energia; una slot machine che potrete parametrare come incredibilmente generosa o assolutamente avida; una macchina per bevande a dir poco assuefacenti; o ancora un optometro, che potrà andare ben oltre il misurare la vista, ma questo lo lasciamo scoprire a voi.

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