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Visualizza Versione Completa : [News] Catlateral Damage – Recensione



Bit-Mentana
27/08/2016, 12:11
Publisher: Fire Hose Games Developer: Chris Chung Piattaforma: PS4 Genere: Simulazione/Casual Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 11,99 € La storia di Catlateral Damage inizia nel lontano agosto 2013 o, più precisamente, nel momento in cui il folle Chris Chung decise di partecipare al 7DFPS, una manifestazione in cui i partecipanti hanno a disposizione sette giorni per creare uno sparatutto in prima persona che spicchi per originalità e che utilizzi il motore grafico Unity. Da lì in poi il progetto iniziale è stato ampliato e migliorato innumerevoli volte fino a sbarcare su PlayStation 4 il 13 giugno 2016 e, forse, anche sul futuro PlayStation VR, considerando la recente versione dedicata ad HTC Vive e il fatto che il gioco in sé si presta ottimamente alla realtà virtuale. Avete sempre desiderato un simulatore di fusa virtuali? Il vostro sogno proibito è quello di distruggere interi salotti nei panni di un adorabile gattino? Bene, abbiamo il gioco che fa per voi! Nel principio era il miagolio Come detto in apertura, Catlateral Damage è un videogame in prima persona che cala i giocatori nei panni di alcuni terribili gattini pronti a rovesciare in terra qualsiasi oggetto si pari sul loro cammino. Le dinamiche sono molto elementari: i movimenti del micio sono affidati agli analogici, il tasto X è dedicato al salto, mentre i dorsali sono riservati al controllo delle zampe anteriori destra e sinistra: L1 e R1 consentono di fare una specie di affondo, mentre L2 e R2 corrispondono alla spazzata. Altrettanto elementare è il compito affidato al giocatore il quale, tramite il peloso alterego, dovrà esplorare le varie stanze delle mappe, generate proceduralmente, alla ricerca di tutti gli oggetti che potranno e dovranno essere fatti cadere da mobili, mensole, tavoli e qualsiasi altra superficie sopraelevata. Questo atipico mix tra shooter e simulatore prevede due distinte modalità di gioco chiamate Objective Mode e Litterbox. La prima, che potremmo considerare a tutti gli effetti la variante arcade, si compone di 4 stage consecutivi di difficoltà crescente (con possibilità di sbloccare scenari extra), all’interno dei quali avremo a disposizione un tempo limitato per distruggere un numero prestabilito di oggetti e aumentare il nostro punteggio trovando foto di gatti reali, completando eventi specifici e sbarazzandoci di due oggetti “target”, scelti di volta in volta dal gioco in maniera casuale. La seconda, invece, è una modalità di gioco libero nella quale potremo scegliere noi stessi la tipologia di scenario in cui muoverci, spaziando da una normale abitazione a un supermercato, passando per musei e laboratori di alchimia, senza doverci preoccupare di timer o obiettivi da raggiungere. Insomma, la scelta giusta per gustarvi un po’ di sana distruzione a quattro zampe in tutta calma. In entrambe le modalità inoltre, saranno presenti degli oggetti scintillanti che, se distrutti, faranno comparire delle scatole contenti dei potenziamenti in grado di aumentare una tra le tre skill del vostro gatto: salto, velocità o potenza dell’attacco. La longevità del titolo è garantita sia dalle mappe procedurali a cui accennavamo prima, sia dalla presenza di centinaia di collezionabili e sfide. Queste ultime in particolare, se completate, vi consentiranno di sbloccare un nuovo peloso personaggio (una ventina in totale) con cui giocare. Certo, detto così può sembrare tutto a dir poco fantastico, se non fosse che i felini si distinguono solo ed esclusivamente per il colore delle zampe (scelta a dir poco opinabile dal momento che il gioco prevede all’interno dei livelli un sistema di abilità da sviluppare: non riusciamo veramente a capire cosa sarebbe costato differenziare in partenza i gattini per dare almeno una parvenza di varietà) e che il gioco, superato l’esilarante impatto iniziale, scade ben presto nella noia e nella ripetitività: difficilmente troverete ancora stimoli nel far cascare libri da uno scaffale dopo un paio di ore.

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