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Visualizza Versione Completa : [News] Table Top Racing: World Tour – Recensione



Bit-Mentana
12/09/2016, 14:21
Publisher: Playrise Digital Developer: Playrise Digital Piattaforma: PS4 Genere: Macchinine Giocatori: 1 (Online: 2-8) PEGI: 7 Prezzo: 14,99 € Un Table Top Racing lo recensimmo già, qui su PlayStationBit, ma probabilmente se ne ricordano solo il sottoscritto e chi quell’articolo lo scrisse, ossia il nostro fondamentale Pietro Cardaci. Era un titolo per la mai troppo supportata PlayStation Vita; qualche tempo dopo, capita, un bel giorno, che Sony decida di inserire Table Top Racing World Tour tra i titoli PlayStation 4 in omaggio agli abbonati PlayStation Plus. Dunque eccoci qui, dopo qualche mese di distanza, a fare il punto della situazione su un gioco che, dopo numerosi aggiornamenti, può dirsi finalmente ultimato. Se lo avete salvato nella vostra libreria al tempo, ma non avete ancora proceduto al download, quest’oggi vi rinfreschiamo la memoria su cosa vi aspetta. Macchinine, che passione Table Top Racing World Tour è un racing game dalla natura strettamente arcade, con dunque un sistema di guida estremamente semplice nelle sue dinamiche e arricchito dalla presenza di power-up. Turbo, missili da lanciare in avanti, bombe da lasciarsi alle spalle o ancora scariche elettromagnetiche da dare a chi si trova nei paraggi sono ciò che potrete utilizzare per “offendere” il nemico, così come per difendervi dallo stesso. Il contesto è dei più intriganti: le vetture sono infatti molto simili alle vecchie Micro Machines, che dunque si daranno battaglia nei contesti più disparati ma allo stesso tempo familiari, come un tavolo in cui si sta mangiando cibo orientale, ad esempio. Rampe con oggettistica “di tutti i giorni” e passaggi segreti nascosti dietro un libro saranno dunque la prassi, per una manciata di piste disponibili che pur non brillando particolarmente a livello di game design costituiscono un piacevole diversivo, complici anche diverse variabili per ciascun tracciato. Le macchine che ci troveremo a guidare sono dodici in totale, suddivise in tre categorie (Cult Classics, le rapide Street Racers e infine le potenti Supercars) che danno un’idea indicativa di quale sia la potenza delle stesse, anche se tra i diversi esponenti di ciascun insieme non mancheranno alcune differenze in termini di manovrabilità, accelerazione, velocità e corazza. Se dunque a livello di contenuti non ci sentiamo di lamentarci, ben diverso è il discorso per quanto riguarda le modalità di gioco presenti. Per il giocatore singolo si segnala la presenza del Campionato e di alcuni Eventi speciali per giocatori esperti, sbloccabili proprio procedendo nella modalità principale. Per quanto i diversi eventi a cui parteciperemo si diversifichino, è impossibile non constatare come in un gioco del genere l’assenza del multiplayer split-screen sia di una gravità assoluta, nonostante la presenza di quello online. Sarà impossibile anche esercitarsi in un circuito data la mancanza della classica “sfida contro il tempo”, o ancora creare una gara personalizzata scegliendo numero di avversari, tracciato e tipologia di gara presente. Pur rimanendo inspiegabili tutte queste lacune, il Campionato presenta almeno una certa differenziazione delle sfide proposte (anzi, i campionati, dato che ce ne sono due per ogni categoria di vetture, dunque sei in tutto, se la matematica non è un’opinione – ma sotto sotto lo è). Troviamo dunque la Battaglia, ossia la classica gara con l’utilizzo di power-up; Velocità in cui ad essere messe in gioco saranno soprattutto le nostre doti di pilota, dato che i suddetti power-up verranno meno; Eliminazione dove, come da tradizione, l’ultimo alla fine del giro viene eliminato; Inseguimento dove invece dovremo raggiungere entro un certo tempo un avversario partito molto più avanti nel tracciato, almeno rispetto a noi; Drift in cui, con appositi pneumatici, saremo chiamati a segnare punteggi elevatissimi assegnatici in base alle nostre derapate; due diversi tipi di Sfide a Tempo: nel primo dovremo segnare il miglior tempo sul singolo giro, nel secondo su una quantità più numerosa. Tutto questo senza che sia possibile, ripetiamo, scegliere la tipologia di gara preferita sul tracciato che vogliamo per una partita veloce; un deficit ancor più grave considerata la buona offerta dal punto di vista delle diverse competizioni che è possibile affrontare.

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