PDA

Visualizza Versione Completa : [News] MeiQ: Labyrinth of Death – Recensione



Bit-Mentana
16/09/2016, 12:40
Publisher: Idea Factory Developer: Compile Heart Piattaforma: PS Vita Genere: Dungeon Crawler Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Quello che sta per volgere al termine non è stato sicuramente l’anno migliore di PlayStation Vita. La piccola console di casa Sony infatti non è riuscita a riproporsi con forza sul mercato, nonostante case produttrici come Idea Factory stiano investendo molto su di lei con titoli a dirla tutta pensati per il più fiorente mercato giapponese. A questo gruppo di titoli appartiene anche MeiQ: Labyrinth of Death, dove come potete immaginare i labirinti e la morte sono di casa. Magia ne abbiamo? La Terra, come tutti noi ben sappiamo, ruota su se stessa per alternare il giorno e la notte: cosa succederebbe allora se questo moto perpetuo per un misterioso motivo si fermasse? Questo è il breve incipit di MeiQ: Labyrinth of Death, in cui il nostro verdeggiante pianeta decide di smettere di ruotare facendo piombare gli abitanti in una notte eterna in cui terribili demoni la fanno da padrone. Per rimediare a questo problema, come ci verrà rivelato è già stato fatto svariati anni addietro, vengono richiamate le Machina Mage, ragazze dotate di poteri fuori dal comune il cui scopo sarà di viaggiare fino ad un luogo chiamato Southern Cross in cui è conservata la “Planet Key”, la chiave del pianeta appunto, da girare per riavviare il motore della Terra. Estra, una di queste giovani maghette, sarà la protagonista che impersoneremo e che dovremo portare all’interno di terribili torri infarcite di ogni mostro che la mente possa immaginare per riuscire ad attingere potere da ognuna delle quattro fonti magiche e sconfiggere il guardiano che protegge la Chiave. Una trama che non brilla per fantasia ma che permetterà di introdurre al meglio lo stile tipico dei dungeon crawler, che ritroveremo anche all’interno degli elementi di gioco e dello stile grafico, con personaggi disegnati a mano e testi a schermo rigorosamente in inglese. Gundam Wing! Ah no… Se come detto trama e stile grafico non brillano per originalità, ci pensa il gameplay a portare una sferzata di novità. Dietro lo schema classico dei dungeon crawler, in cui ci muoveremo in grossi labirinti irti di pericoli con visuale in prima persona, batte un cuore pulsante fatto di combattimenti con grossi robot personalizzabili. Nonostante l’iniziale scetticismo legato al mix non convenzionale di elementi, ci viene spiegata la natura di questi macchinari: le Machina Mage infatti ricevono attraverso speciali semi dei Guardiani il cui scopo è di proteggerle durante l’avventura ed eliminare i demoni che popolano i dungeon che andremo ad esplorare. Questi Guardiani faranno infatti il lavoro sporco per noi, lasciandoci così liberi di lanciare i nostri incantesimi, siano essi di attacco o di difesa. I combattimenti aggiungono quindi un ulteriore livello tattico rispetto ai classici dungeon crawler, dato che turno per turno dovremo decidere se agire con il nostro robot oppure usare la maghetta, in un team composto massimo da 3 streghe che sarà quindi poi in realtà fatto di 6 unità distinte. Ogni Guardiano potrà come detto essere personalizzato, modificando le due braccia ed il corpo e potenziandolo oltre a cambiarne gli attacchi. Ogni componente infatti ci permetterà di attaccare con un diverso elemento tra quelli disponibili nel gioco, che saranno più o meno efficaci contro certi mostri. La conoscenza delle abilità ed un corretto settaggio dei nostri Guardiani saranno quindi la chiave di volta per arrivare alla vittoria, sia contro i normali mostri che contro i temibili boss.

Continua su PlayStationBit... (http://www.playstationbit.com/psvita/meiq-labyrinth-of-death-recensione)