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Bit-Mentana
19/09/2016, 11:00
Publisher: Warner Bros. Interactive Entertainment Developer: TT Games Piattaforma: PS4 Genere: Toys to Life Giocatori: 1-2 PEGI: 7 Prezzo: 79,99 € La serie LEGO, tradotta in videogioco, ci accompagna ormai da un consistente numero di anni, assestandosi su una qualità sempre più che accettabile, specie se avete un compagno di giochi con cui condividere la vostra avventura. Disponibili per praticamente qualsiasi piattaforma, i titoli Traveller’s Tales hanno toccato una mezza infinità di ambiti, basti pensare a Harry Potter, l’universo Marvel, i supereroi DC, Jurassic Park, Il Signore degli Anelli e chi più ne ha più ne metta. Ma una considerazione univoca che veniva fatta in sede di recensione, fino a pochissimo tempo fa, era che la serie avesse bisogno di una “rivoluzione” che portasse allo svecchiamento di un gameplay il quale, per quanto solido, non offriva grandi margini di interesse ai veterani. LEGO Dimensions ha esaudito questo desiderio, e lo ha fatto alla grande. L’unica regola è che non ci sono regole Fattosi da parte il comunque apprezzato Disney Infinity, e con il solo Skylanders a spadroneggiare nel mondo dei Toys to Life, Warner Bros. non poteva non cogliere la palla al balzo. Ecco dunque spuntare nei negozi italiani (in molti altri paesi europei LEGO Dimensions è uscito già da un anno) un altro esponente del genere che, lo anticipiamo, gestisce meglio di chiunque altro il rapporto che si viene a creare tra videogiocatore, videogioco e gioco fisico, incentivando chi ha il DualShock 4 in mano a spostare, cambiare, modificare le proprie “pedine”. Facciamo però un passo indietro. Nello Starter Pack di LEGO Dimensions troverete una copia del gioco, la Bat-Mobile, Batman, Gandalf, Wildstyle, Supergirl (esclusiva PlayStation, quest’ultima) e il luccicante portale dimensionale con piattaforma tripartita (Toy Pad), sulla quale posizionare i propri beniamini. Tutto, ma proprio tutto, sarà da costruire con le proprie mani seguendo le istruzioni, quanto mai necessarie soprattutto per il suddetto portale, che impegnerà le vostri doti “costruttorie” per diverso tempo. Allestito tutto il materiale e finalmente pronti per giocare, sarete immediatamente catapultati nel gioco, che sin dalle prime battute si mostra estremamente vivace ed esilarante grazie alle numerosissime licenze a disposizione degli sviluppatori. I tre protagonisti che compariranno nelle cut-scene a prescindere da chi utilizzerete, ossia i già citati Batman, Gandalf e Wildstyle, dovranno riuscire a salvare la pellaccia come prima cosa dai pericoli nascosti nell’universo del Mago di Oz, con un siparietto tra il Cavaliere Oscuro e lo Spaventapasseri – quello innocuo del film, ma che al nostro eroe ricorda ben altro – che vi lascio solo immaginare. Poi ci sarà Joker che invade Springfield, Sauron che tenterà di dominare l’umanità partendo da Metropolis, Lord Voltech, “colui che muove le pedine”, come più o meno si definisce, che tenterà di fermare i nostri eroi mentre Marty McFly e Doc ci danno man forte. Questi sono solo una manciata dei crossover folli, ma per quanto possibile si può dire (inaspettatamente) riusciti, che arricchiscono la modalità principale di LEGO Dimensions. L’universo LEGO è infatti minacciato da dei vortici che stanno mettendo sottosopra lo spazio e il tempo, e toccherà proprio a noi mettere le cose a posto, fronteggiando alcuni dei più grandi e noti nemici dei più svariati universi. Se dunque le vicende del tutto originali e brillanti ci hanno convinto, non da meno è stato il nostro impatto con le meccaniche di gioco. Almeno inizialmente il titolo sembra uno dei tanti altri esponenti della serie, con costruzioni da distruggere e ricostruire, piattaforme da raggiungere e nemici da scazzottare – con qualche passo indietro fatto su quest’ultimo fronte, visto che sono venute meno le dinamiche di combattimento di LEGO Marvel Super Heroes, ad esempio, o quelle da shooter in terza persona di LEGO Star Wars: Il Risveglio della Forza. Ma dopo una manciata di stage completati, chi gioca si rende ben presto conto che le cose vanno diversamente, perché le Chiavi del Portale che progressivamente si conquistano costringono a “giocare in senso stretto”. Per superare certi enigmi dovrete giocoforza farne uso; dunque eccoci ad assegnare a schermo un colore ad un personaggio e a muoverlo nella realtà su una delle tre parti della piattaforma, in modo da riprodurre cromaticamente una raffigurazione richiesta; eccoci fissare con lo sguardo la base del portale, che si tingerà, grazie ad un gioco di luci, di verde mano a mano che ci avvineremo ad un oggetto introvabile senza l’apposita Chiave; eccoci ancora spostare le pedine sulla parte di piattaforma illuminata provvisoriamente di blu per acquisire poteri idrici e spegnere un incendio, o ancora su quella azzurrina per scatenare fulmini e dare energia a questo o a quel marchingegno. Insomma: senza nulla togliere a Skylanders o Disney Infinity, gli sviluppatori sono riusciti a portare questo genere di giochi al livello successivo, dando vita al giocattolo come mai prima d’ora, fin da prima di prendere in mano il pad. Ma anche durante, dato che se potenzieremo la Bat-Mobile nel videogioco ci saranno assegnate delle istruzioni digitali per modificarla anche nella realtà, così da avere perennemente un corrispettivo fedele; e questa è solo una delle chicche che vi aspettano e che non vi sveliamo per non rovinarvi la sorpresa.

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