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Visualizza Versione Completa : [News] Steins;Gate 0 – Recensione



Bit-Mentana
15/12/2016, 11:40
Publisher: PQube Developer: 5pb, Nitroplus Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: Visual Novel Giocatori: 1 PEGI: 16 Prezzo: 54,99 € per PS4 / 39,99 € per PS Vita Steins;Gate nasce nel lontano 2009 come una delle poche esclusive Microsoft in terra nipponica, successivamente trova successo anche in Occidente grazie sia alla trasposizione anime del 2011 e sia alla pubblicazione su console PlayStation 3 e PlayStation Vita circa un anno fa. Senza troppi giri di parole, Steins;Gate è una delle Visual Novel più belle mai realizzate e Steins;Gate 0 è il suo degno successore rispondendo, forse, a tutte le domande rimaste in sospeso. La storia fin qui (spoiler) Attenzione! Steins;Gate 0, come già detto, è il sequel diretto del primo titolo Steins;Gate ed è difficile quindi raccontare senza scendere in pesanti spoiler, proprio per questo se non avete mai giocato al primo e volete recuperarlo interrompete subito la lettura di questa recensione. Steins;Gate è stato definito dai media quale il Ritorno al Futuro giapponese, sia per i suoi toni sia per il suo tema principale, ovvero i viaggi nel tempo; infatti mondi paralleli e paradossi sono all’ordine del giorno poiché il protagonista, Okabe Rintaro, e i suoi amici, hanno infatti ideato una macchina del tempo. La storia di Steins;Gate 0 parte proprio dal True Ending del primo, con Okabe devastato dalla morte di Makise Kurisu che non riesce ad evitare per quanto ci provi, tornando indietro nel tempo, il “bello” è che il mondo nel 2036 è flagellato da un conflitto mondiale e l’unico modo per evitare tale conflitto è proprio salvare Kurisu, l’originale teorizzatrice del viaggio nel tempo e da qualche settimana qualcosa di più di un’amica per il nostro protagonista. La teoria della causalità però impedisce a Okarin di cambiare il futuro direttamente, impedendo l’omicidio da lui stesso perpetrato (ammetto che è un casino di storia ed è davvero difficile spiegare tutto NdV). Tale situazione ha devastato il nostro Okabe, che vivendo nel costante ricordo e dolore per la perdita di Makise, abbandona quel carattere allegro del primo episodio, diventando più taciturno e triste. La svolta però arriva presto: un team dagli Stati Uniti ha realizzato una intelligenza artificiale chiamata Amadeus, basata sui ricordi (pensavo sull’Eredità e sulla cipolla NdD) e conoscenze di una ex-studentessa passata sfortunatamente a miglior vita. Ovviamente tale ragazza è Kurisu, che rientra nella vita di Okabe anche se in forma di intelligenza artificiale, da qui la trama diventa delicata e complessa ed eviterò ogni forma di spoiler del titolo; la narrazione diventa ricca di elementi ed è davvero difficile annoiare il giocatore nella lettura della visual novel, senza contare che il gioco è principalmente orientato sul fattore sorpresa e sulla imprevidibilità derivante dalle scelte disponibili che vi porteranno a uno dei sei finali disponibili, compreso il True Ending.

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