PDA

Visualizza Versione Completa : [News] Exist Archive: The Other Side of the Sky – Recensione



Bit-Mentana
05/03/2017, 18:40
Publisher: Aksys Games Developer: Spike Chunsoft Piattaforma: PS Vita (disponibile anche per PS4) Genere: JRPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 € Era il lontano 2000 quando sul primo modello di PlayStation, ormai nelle fasi conclusive del suo ciclo e con una PlayStation 2 appena annunciata, uscì un JRPG che avrebbe fatto storia e sarebbe diventato uno dei punti fermi di tutti gli appassionati del genere. I più attenti di voi, che avranno collegato i vari dati da noi forniti, saranno arrivati a ricordare il grande Valkyrie Profile che con le sue meccaniche, all’epoca rivoluzionarie, e con una trama aperta, direttamente influenzata dai nostri successi, aveva proiettato nell’Olimpo delle software house nipponiche, i ragazzi di tri-Ace. Come molti di voi sapranno, il successo di questa pietra miliare dei giochi di ruolo, non è stato mai eguagliato; eccezion fatta per alcuni titoli che si sono rivelati dei buoni giochi, capaci, grazie al loro stile e alle loro meccaniche, di ritagliarsi un proprio spazio nel mondo videoludico. Proprio a causa di questi anni di sterilità, Yoshiharu Gotanda, direttore e founder di tri-Ace, reduce dal quinto capitolo, tutt’altro che di successo, della serie Star Ocean, insieme al compositore Motoi Sakuraba ed il game designer Masaki Norimoto, si sono seduti attorno ad un tavolo, insieme a molti ragazzi di Spike Chunsoft, per dare vita all’erede spirituale di quel Valkyrie Profile tanto amato. Oggi, a distanza di ben 17 anni, siamo qui, impugnando la nostra PlayStation Vita, pronti a gustarci Exist Archive: The Other Side of the Sky. Il lavoro svolto da queste due software house, godibile anche in Europa grazie ad Aksys Games, avrà prodotto un degno seguito, oppure ci troviamo di fronte al solito gioco di ruolo piatto, senza anima? Continuate a leggere se siete interessati a scoprirlo. La morte non è un porto sicuro Il gioco ci accoglie, pochi istanti dopo l’avvio, con un filmato ben fatto e coloratissimo seguito dalla sempre gradita schermata per la selezione della lingua inglese o giapponese per quanto riguarda il doppiaggio. Da qui in poi, però, la situazione precipita inesorabilmente verso l’oscurità. Infatti, la sequenza iniziale di Exist Archive è cupa e spiazzante. Durante una giornata come le altre, il giovane Kanata e la fidanzata Ranze vengono coinvolti in un misterioso evento che devasta il centro di Tokyo. Tra le macerie e le urla che si elevano dal luogo del disastro i due ragazzi, pronti a dirsi addio, si preparano alla fine delle loro vite. Contrariamente a quanto affermato da Seneca la morte, in questo caso, non sarà un porto sicuro, infatti, il giovane ragazzo, poco dopo la sua morte, si sveglierà completamente guarito in un misterioso luogo contornato da strani alberi di cristallo. Kanata, a cui si unisce una giovane ragazza di nome Mayura, scoprirà che il luogo in cui si è risvegliato non è l’aldilà, bensì una dimensione alternativa chiamata Protolexa, dove creature divine e non solo, si combattono da secoli. In aggiunta a ciò si scopre che il dio oscuro, Yamatoga, che è la causa del disastro che ha coinvolto Kanata e i suoi amici è, paradossalmente, anche colui che ha salvato i ragazzi portandoli sul misterioso “pianeta”. La divinità oscura, infatti, è riuscita a dividere la sua anima in 12 parti, donandole ai ragazzi, per riuscire a sfuggire all’odiata dea Amatsume. Proprio la protettrice di questa dimensione è la chiave per il possibile ritorno del gruppo di amici sulla Terra, anche se la dea vuole a tutti i costi impedire la resurrezione di Yamatoga. Le anime donate, però, forniranno dei poteri incredibili a tutto il gruppo, rendendoli così capaci di farsi strada fra tutte le minacce che abitano il misterioso mondo. Questo è solo l’incipit iniziale che ci fornirà il pretesto per cominciare ad esplorare; ma, man mano che la storia procederà, si avrà a che fare con molte rivelazioni ed imprevisti. Nelle prime venti ore di gioco, però, la situazione apparirà quanto mai aggrovigliata e non ci verranno date alcun tipo di spiegazioni. Solo verso la fine, quando il gioco ci chiederà di scegliere uno dei tre percorsi narrativi, che porteranno ad altrettanti finali diversi, avremo le idee abbastanza chiare su tutta la vicenda.

Continua su PlayStationBit... (http://www.playstationbit.com/psvita/exist-archive-the-other-side-of-the-sky-recensione)