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Visualizza Versione Completa : [News] FlatOut 4: Total Insanity – Recensione



Bit-Mentana
17/03/2017, 16:11
Publisher: BigBen Interactive Developer: Kylotonn Entertainment Piattaforma: PS4 Genere: Simulatore di guida Giocatori: 1-2 (Online: 2-12) PEGI: 12 Prezzo: 59,99 € “Ogni atto di creazione è, prima di tutto, un atto di distruzione.” Pablo Picasso La maggior parte del tempo libero della mia adolescenza (e non solo) è stato speso sui videogames: in quegli anni PlayStation 2 era la console più in voga e tra tutti i generi uno che prese decisamente piede fu quello dei giochi di corse “distruttivi”, devastazione totale sacrificando il realismo. FlatOut è sicuramente uno dei migliori esponenti del genere, pronto a portare rottami metallici su PlayStation 4 grazie al quarto capitolo della serie. Lamiere contorte C’è veramente bisogno di una storia ricamata stile Need for Speed per mettersi dietro ad un volante e sgommare su una serie di tracciati facendo a sportellate con i nostri avversari? Certo che no, ecco perchè FlatOut non ci tedierà raccontandoci di come da fenomeni delle corse ci siamo ritrovati nella polvere ma ci butterà subito sul sedile della nostra prima vettura. Dando il via alla modalità Carriera per la prima volta, infatti, ci verrà fornito un budget iniziale di 10.000 crediti con cui potremo scegliere tra i due veicoli sbloccati della classe Derby, una delle tre disponibili, e una volta fatto il nostro acquisto avremo accesso ad un menu che ci consentirà di prendere parte ad una serie di gare. Nessuna trama complicata, solo una serie di sfide di difficoltà crescente in cui dovremo puntare ad arrivare prima degli altri oppure, in determinate sfide, ad accumulare quanti più punti possibile. Tutto questo ci porterà ad accumulare fama e denaro con cui acquistare potenziamenti e veicoli delle due classi superiori, Classic e All Star. L’assenza di un reale filo conduttore che leghi tra di loro gli eventi del gioco non è però di per sé un male, dato che saremo troppo concentrati sull’azione di gioco per accorgerci che ogni vittoria sarà in buona sostanza fine a se stessa ed utile più che altro a portarci gloria ed introiti. Fin da subito sarà visibile la voluta semplicità dei menu, sia quello iniziale che quello delle varie modalità: niente fronzoli, sarà possibile scegliere a quale gara partecipare tramite una serie di rettangoli che mostreranno uno stralcio della pista e ci daranno i dettagli della sfida e degli eventuali punteggi da raggiungere. Destruction Derby Una volta scelta la gara sarà però il momento di mettersi al volante: come detto nelle prime righe di questa recensione FlatOut sacrifica il realismo per puntare tutto sul divertimento e questo non può che riflettersi sulla guidabilità delle auto. A differenza di titoli più profondi come Gran Turismo e simili infatti i veicoli saranno decisamente maneggevoli e si sposteranno senza troppe lamentele tra le curve delle varie piste che andremo ad affrontare, sollevandosi anche di parecchi centimetri da terra durante i salti e soprattutto ribaltandosi con estrema facilità. Ogni vettura sarà dotata di valori classici come velocità ed accelerazione ma anche di statistiche legate alla resistenza agli urti, dato che parte fondamentale del gameplay sono proprio i tamponamenti tra rivali, metodo utile per guadagnare posizioni. Ogni colpo che manderemo a segno sbilancerà e danneggerà i nostri avversari, che dal canto loro non si faranno pregare e grazie ad un’Intelligenza Artificiale decisamente molto competitiva ci ripagherà con la stessa moneta cercando di scaraventarci fuori dalla pista. Man mano poi che proseguiremo con la gara ci accorgeremo che il nostro veicolo riporterà, grazie ad una grafica di buon livello, danni visibili anche se l’unica cosa che potremo rischiare sarà una brutale esplosione, dato che nessuna parte della nostra auto si staccherà in seguito alle botte ricevute. I modelli della auto, dal canto loro, sono ispirati a modelli reali ma comunque decisamente accattivanti : passeremo dall’auto simil-maggiolino a pick-up con rostri per arrivare fino a veicoli molto più sportivi per un totale di ben 27 auto da sbloccare proseguendo nella Carriera e potenziabili investendo il denaro faticosamente guadagnato per migliorarne le prestazioni così da riuscire ad essere competitivi.

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