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Bit-Mentana
31/03/2017, 18:40
Publisher: Rising Star Games Developer: Lamplight Studios Piattaforma: PS4 Genere: Azione / Avventura Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 10,99€ “Il moderno invecchia, il vecchio torna di moda.” Pong, chi non conosce il buon vecchio Pong? Sbarcato sui cabinati e poi portato sulle console, più precisamente su Atari e Commodore. Lo conoscono i giocatori vecchio stampo e lo conoscono anche i più giovani. Lamplight Studios ha voluto superarsi sperimentando un titolo a tratti innovativo, ma con meccaniche vecchie decenni fa: ecco nato A Pixel Story. Pong, ma sei davvero tu? Il Pixel, dunque, è la vecchia pallina del Pong, resa antropomorfa per l’occasione e spedita in una missione speciale e pericolosa, SALVARE IL SISTEMA. Appena sveglio, si ritroverà a parlare con un robottino che troveremo molto spesso sul nostro percorso, e ci spiegherà il perché siamo qui e come ci siamo arrivati. Un NPC, qualche ostacolo più avanti, ci consegnerà un manufatto con dei poteri. Il manufatto ha la forma di un semplice cappello, ma una volta che il nostro personaggio sta per indossarlo qualcosa va storto; un corvo, visto lo scintillio del cappello, lo afferra e scappa via. I primi livelli dunque, saranno una specie di tutorial, anche se di tutorial c’è ben poco essendo un gioco in 2.5D, ma le cose si faranno ostiche subito dopo. Recuperato il cappello, dunque, ci introdurremo in un viaggio pieno di avversità e ostacoli pericolosi. Cos’ha di speciale questo cappello? Ha il potere di teletrasportare il nostro personaggio e, su un mondo 2.5D, è davvero una cosa incredibilmente utile ai fini del proseguimento. Durante il nostro percorso ci saranno degli oggetti pronti ad aiutarci come un trampolino, ad esempio, o degli ostacoli come delle punte affilate poste sotto di noi. Il trampolino potrà aiutarci a superare gran parte degli ostacoli, ma non è il solo perché ci sarà anche il famoso manufatto posto sulla nuca del personaggio a facilitarvi le cose. Il cappello, dunque, è davvero così tanto utile? La risposta è “sì”. Vi facciamo un esempio banale: c’è un piano superiore abbastanza alto, che da soli o con il trampolino stesso non riuscite ad arrivare, il cappello in questa situazione è fondamentale; saltate col trampolino, piazzate il cappello con la pressione del tasto quadrato proprio vicino al piano superiore, scendete, saltate col trampolino e nello stesso momento premete quadrato teletrasportandovi così in alto, e cadendo proprio al piano superiore. Geniale, non vi pare?!

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