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Bit-Mentana
16/05/2017, 12:30
Publisher: Secret Sorcery Developer: Secret Sorcery Piattaforma: PS4 Genere: God Game Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 23,99€ Tethered corrisponde a quella categoria repentinamente qualificata come God Game, dove il giocatore interpreta una vera e propria divinità che osserva il mondo circostante (o sottostante) e che, spesso, trova punto di intersezione con i videogiochi gestionali. Tethered quindi si delinea come un videogioco il cui obiettivo è dare ordini a una comunità sociale di esseri viventi chiamati “Peep”, i quali svolgono i loro compiti per ottenere la benevolenza di Dio, ovvero del giocatore. VR d’obbligo La particolarità di questo gioco è che è stato quasi esclusivamente pensato per essere vissuto tramite la realtà aumentata con il visore VR, e per essere un esordio di una nuova azienda, il progetto non può che essere definito ambizioso. Puntualizziamo come inizialmente per giocare fosse necessario PlayStation VR, ma tramite aggiornamento Tethered sia diventato giocabile “per tutti”. Il consiglio che vi diamo è di non acquistarlo e non giocarlo se non siete in possesso del visore, sia perché il gioco perde di quasi tutta la sua peculiarità non offrendo alcun tipo di esperienza innovativa al giocatore (e quindi nessun motivo di essere giocato), sia perché il titolo, giocato con i soli sensori di movimento del DualShock 4, non è né fluido né comodo, e aumenta drasticamente la difficoltà di ogni livello, oltre che la frustrazione nel completarlo (o nel tentare di farlo). Ma quello è Panpour? Le creature principali (e tendenzialmente le uniche presenti) del titolo si chiamano Peep, le quali ricordano vagamente il Pokémon Panpour con sembianze di gatto. Questi piccoli mostriciattoli dal volto simpatico e giocherellone nasceranno da uova che cadranno casualmente dal cielo, e saranno pronti a ricevere i nostri ordini. Potremo dare diversi ordini alla nostra popolazione in continua crescita, membro per membro: raccogliere nuovi materiali, costruire edifici, migliorarli, pregare, far schiudere nuove uova, combattere, evolversi. Inoltre, ogni Peep avrà sue richieste. Attenzione: ciò non significa che ogni Peep avrà una sua personalità, e che quindi ci sarà il Peep che ha sempre fame, o quello che non vuole lavorare troppo, o quello che odia l’acqua, ma bensì ogni personalità è standardizzata, e ogni Peep avrà delle richieste stereotipate e procedurali che potranno sia esserci di aiuto come d’intralcio per quelli che sono i nostri piani gestionali. In situazioni di depressione, il Peep può addirittura suicidarsi. Per evitare questo spiacevole evento, dobbiamo tenere ogni Peep sempre attivo e soddisfatto. A tal proposito, vi sono delle nuvole meteorologiche che faranno al caso nostro, come ad esempio quella del sole, quella della pioggia, del vento o la fusione di alcune di esse che genererà la utilissima nuvola arcobaleno, che contribuirà a innalzare il morale dei nostri Peep. Da bravo Dio, o Spirito Guardiano come viene chiamato dai Peep, la dimestichezza con il meteo è requisito fondamentale! Tutto qui? Tendenzialmente è tutto qui. Lo scopo è rendere la nostra comunità produttiva con la miglior efficienza possibile cercando di mantenere ogni membro della stessa soddisfatto e felice del proprio lavoro e della propria esistenza, accumulando punti tramite le preghiere dei Peep o svolgendo determinate missioni e, raggiunta una certa soglia, completando il livello. Vi sono altre fasi intermediarie accessorie come, ad esempio, il combattimento contro delle larve durante la notte, oppure lo svolgimento di alcune missioni secondarie abbastanza elementari (concettualmente, ma spesso molto complicate concretamente) per sbloccare nuovi bonus. Tutte le meccaniche e gli obiettivi perseguibili all’interno di un livello sono ben introdotte dal livello tutorial, ormai cosa sempre più rara nei titoli di oggi, e questo fa onore a Tethered. Non vi è altro da fare nei 13 livelli di cui è composto il gioco. Ogni livello aumenta la propria difficoltà (vi è uno scalino enorme dopo il capitolo 6) e al suo completamente riceveremo la classica valutazione, la quale avrà fondamento su criteri abbastanza comuni, quali il tempo di completamento, il numero di edifici, il malcontento generale, le risorse raccolte e così via. Ci tengo inoltre a far presente un difetto molto grave: per molti potrà sembrare un dettaglio, ma io ritengo inaccettabile che in un God Game non si possa salvare durante un livello, se non per via automatica. Come in ogni simulatore di divinità che si rispetti, sarà possibile accelerare il tempo per ridurre le altrimenti lunghe attese ingiustificate. Tethered però permette anche di poter rallentare il tempo, per poter prendere le nostre decisioni con più cura e riuscire a distribuire in maniera più efficiente e intelligente possibile le nostre risorse (Peep e meteo). Un’altra cosa da sottolineare è che ogni Peep può fare qualsiasi cosa, che sia combattere, coltivare un campo o costruire un edificio. L’evoluzione dei Peep in “classi ruolistiche”, come ad esempio il guerriero, permetterà ad essi di svolgere con maggior efficienza e velocità determinati compiti, senza però limitarli nell’eseguire tutti gli altri.

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