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Bit-Mentana
17/05/2017, 12:21
Publisher: Bethesda Softworks Developer: Arkane Studios Piattaforma: PS4 Genere: Action / Adventure Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 69,99 € Avviato il gioco e scaricata la ormai immancabile pacth del day one, che in questo caso è piuttosto scarna visto che parliamo di solo 1,2 GigaByte (quindi lode a te, Arkane Studios), ci ritroviamo a bordo di Talos I. Inizialmente sarà tutto perfetto su questa stazione spaziale al largo della Terra, una sensazione che svanirà dopo pochi minuti di gioco. Basterà uscire dalla vostra stanza per rendervene conto. Nella nebbia Saremo fin da subito trascinati, come in un vortice, da una trama fitta, che svelerà i suoi misteri solo un po’ per volta, e non senza qualche sforzo da effettuare. Al nostro risveglio dovremo subito cimentarci in alcuni semplici test, per poi ritrovarci in situazioni ambigue, in cui stenteremo a capire se saremo vittime o carnefici di ciò che sta accadendo a bordo della stazione. Ci ritroveremo a tu per tu con più personalità del protagonista, alcune velate, altre ben marcate da ricordi perduti. Fin dai primi momenti di gioco saremo guidati da personaggi sconosciuti che cercheranno di indirizzarci verso una verità sconvolgente e un epilogo che potrebbe sorprenderci. Ora crediamo di non dover aggiungere altro sulla trama di Prey, una storia tutta da scoprire e che non vi deluderà. Un racconto che saprà intrattenervi per diverse ore di gioco e che vi farà venir voglia di tornare a casa solo per accendere la console e proseguire nell’esplorazione di Talos I. Esplorazione Quale termine migliore di “esplorazione” per definire Prey? Nessuno. Talos I è costituito da più zone collegate da portelloni di carico, le quali formano un mondo di gioco davvero esteso; probabilmente ora starete facendo un rapido paragone con giochi immensi, sotto questo punto di vista, come molti RPG di ultima generazione, rispetto ai quali Prey esce sconfitto almeno in termini di quantità. Ma per la tipologia di gioco di cui stiamo parlando, Talos I è un vero mondo. Inizialmente molte aree saranno bloccate e dovrete recuperare password o tessere d’accesso per accedevi, ma con un minimo d’esplorazione riuscirete ad aprire ogni porta e proseguendo nel gioco vi ritroverete molte volte a gironzolare per le aree di Talos per il solo gusto di scoprire cosa si nasconda dietro l’ennesimo angolo e nella cassaforte dell’ultima stanza. Ciò che mi ha piacevolmente sorpreso in Prey è stata questa “genuina” voglia di rovistare in ogni stanza, in ogni scrivania, in ogni cassa per vedere cosa saremmo riusciti a trovare. Un nuovo materiale da riciclare, delle munizioni, una nuova arma, la password di un computer bloccato, un nuovo progetto per l’assemblatore, il pass per accedere al laboratorio e molto altro. A incentivare questa curiosità è stato un degno complice il sistema di sviluppo del personaggio. Un sistema meritevole del paragone con i migliori RPG ma che permetterà lo sviluppo del nostro alter ego non grazie a esperienza ottenuta uccidendo i nemici o ancora completando le missioni, principali o secondarie che si voglia, ma tramite Neuromod. Le Neuromod sono innesti alieni, che una volta impiantati nel cervello sbloccheranno nuove abilità del personaggio. Le abilità spazieranno dalle più classiche, come l’aumento del vigore o della salute, facenti parte delle abilità del ramo umano, fino ad abilità che ci permetteranno di assumere forme di oggetti nelle vicinanze, facenti parte delle abilità del ramo alieno. Le Neuromod saranno sparse nel mondo di gioco, poche saranno quelle che otterremo con il semplice proseguo della trama principale, quindi dedicarsi alla ricerca di beni incentiverà anche il ritrovamento di queste preziose risorse. Questo potrebbe fare storcere il naso a qualcuno, per il fatto che possa sembrare un sistema che premia i più fortunati anziché i più assidui giocatori che si dedichino al farming compulsivo. Ebbene, non è cosi. Qui torniamo al discorso esplorazione, trovare queste Neuromod non sarà una passeggiata né un’impresa, ma di certo richiederà una notevole dose di esplorazione e buon uso di quelle già trovate. Quindi il fattore fortuna avrà una rilevanza almeno trascurabile. Tutto su Talos I avrà una seconda vita, dagli scarti di cibo alle armi superflue; grazie al riciclatore prima e all’assemblatore poi, potremo trasformare ogni oggetto, ogni rifiuto in una nuova risorsa vitale come medikit o proiettili.

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