Dopo il primo inserimento, ecco che ritorna, puntuale come gli aerei Alitalia, “Preferisco la coppa”, la rubrica che ci invidia anche il banco gastronomia della Lidl. Quest' oggi prendiamo in analisi altri tre platini, ognuno con la sua storia da raccontare, e perchè no, anche le vostre da paragonarci.
Bando alle ciance, iniziamo subito con la carrellata di questa settimana, che è veramente di quelle calde!
Quello facile
Megamind – Difficoltà Platino 1/10 – Fattore Noia 3/10
Introduzione: Seppellito insieme a ET dell'Atari, Megamind è un aborto targato THQ, una delle probabili cause del suo fallimento. Si tratta di un gioco sviluppato per quei bambini che nel frattempo stanno sganciando una Bomba Nucleare dopo aver campeggiato 25 uccisioni su Call of Duty, urlando con vocine da castrato nei loro microfoni e distruggendo irrimendiabilmente il vostro apparato uditivo. Normale quindi che l'unico gruppo su cui poteva fare colpo è quello dei platinatori, e io non potevo fare eccezione.
Il gioco: C'è poco da dire su un Platform che ha poco da offrire. Megamind è un brutto gioco, sviluppato per fare il verso a un film dal successo discreto. Grazie al cielo ho dovuto sopportare questo tizio blu animato come i Muppets solo per 5 ore, il tempo necessario a prendere il Platino e farmi sputare il disco in faccia dalla mia Playstation, disgustata come se avessi inserito nel suo lettore una fetta di salame. In ogni caso ho resistito strenuamente per dimostrare a me stesso che il mio stomaco era più forte degli effetti pop-up e dei pixel in piena vista.
Il trofeo più difficile: Ce n'è davvero uno più difficile? Si, forse non farsi colpire dai boss, ma considerato lo schema che utilizzano anche questo tipo di trofei ha una difficoltà irrisoria. I boss hanno una sola mossa, e la usano in una sequenza precisa. L'ho imparata e non c'è stata storia, mi sono sentito come Rambo che esce da sparatorie che nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale se ne vedevano senza il benchè minimo graffio. Ci piace così.
Il trofeo più noioso: Considerato che il gioco dura 5 ore, non mi sono per niente annoiato. E' stata una sveltina con un puffo taglia umana, roba strana ma anche piacevole, soprattutto perchè ho aggiunto un favoloso trofeo di Platino alla mia collezione. Tenete a portata di mano un sacchetto però, e giocateci solo se non avete mangiato pesante. A un certo punto pensavo di rivedere di nuovo tutto il cenone Natale 92' direttamente sul mio tappeto.
Un platino per chi: si vuole male, ma non così tanto da giocarsi Hannah Montana
Quello nuovo
Monster Monpiece – Difficoltà Platino 3/10 – Fattore Noia 5/10
Introduzione: Se mi aveste detto che era stato creato un gioco di carte in cui i disegni sono donnine in abiti succinti, beh non vi avrei creduto. E ancora meno se mi aveste detto che per potenziare tali carte avrei dovuto... Toccacciare suddette signorine per svestirle e aumentarne i poteri. Ma si sa, se cerchi qualcosa di veramente strano, sai che i giapponesi l'hanno inventato, e così è stato per Monster Monpiece, gioco di carte tanto profondo quanto pornografico. La sfida a questo Platino sarebbe ottenerlo riuscendo a mantenere vergini almeno gli occhi, viste le delizie che offre.
Il gioco: dal canto suo, è anche ben fatto e se amate i giochi di carte sicuramente non resisterete a quello creato da Idea Factory. I trofei più divertenti sono indubbiamente quelli legati ai potenziamenti, in quanto all'inizio sbloccherete una bella sfilza di coppe virtuali, senza quasi neanche volerlo. La storia ha giusto una decina di trofei da sblocare, il grosso lo farete poi in un altro campo, quello dell'online.
Il trofeo più difficile: Sarà quello relativo alle 10 vittorie di fila in rete, in quanto senza un buon boosting partrner potreste arrivare a un passo e fallire, facendo fare alla vostra Playstation Vita un bel volo verso l'infinito e oltre. Io personalmente ho avuto un angelo custode che mi ha salvato nel momento del bisogno, rendendomi la vita semplice.
Il trofeo più noioso: Sicuramente quello legato all'ottenimento di 500 diverse carte. Per quanto non ci si possa mai stancare di un buon paio di tette, diciamo che ne ho fatta quasi indigestione. Affogato in questo mare di prosperità corporea la fatica è stata tanta prima di ottenere il fatidico numero di mostri, per poter poi abbracciare la mia nuova, brillante coppa di Platino.
Un platino per: Chi è dotato del cromosoma Y
Quello difficile
Dark Souls 2 – Difficoltà 4/10 (soggettivo) – Noiosità 4/10
Introduzione: Mille lacrime e più ho versato dopo aver giocato per 10 minuti al seguito del gioco che più avevo amato su console, quel Dark Souls che mi aveva tolto il sonno. Ricordo una mattina, che diventò pomeriggio e poi sera, senza staccarmi dalla console. Quando mia madre mi risvegliò dal mio stato di morte apparente, le dita erano in Rigor Mortis sul Joystick, per scendere le scale ci misi 5 minuti rotolando qua e là per evitare eventuali mostri e attaccai il piatto di spaghetti con la mia Zweihander +10. Era quindi inevitabile avere voglia di proseguire la mia avventura... Ma non così dannazione! Mi hai tradito anche tu, From Software, e io ho pianto.
Il gioco: Dark Souls 2, al contrario del suo predecessore, non è riuscito a catturarmi nella sua ambientazione spesso troppo anonima, lasciandomi ancora più vuoto di come lo ero prima di un seguito, a chiedermi che fine avesse fatto la Principessa Tette nel castello di Anor Londo. La curva di difficoltà è stata adeguata e quindi ora si ha per le mani un gioco solo in apparenza difficile, che richiede solo un po' di applicazione. Nel giro di qualche ora dovreste essere in grado di evitare le morti peggiori.
Il trofeo più difficile: Lucatiel vi parla come se fosse un gran guerriero, esperto di mille battaglie. Non credetegli, come tutte le IA, è un asino. Il trofeo legato a questo odioso personaggio vi chiede di tenerlo vivo per tre diverse boss fight. Per farcela ho dovuto sacrificare 2 controller, con il signor GameStop che rideva per i 120 euro che si era messo in tasca a mie spese. Sarebbe tutto più facile se il signor “sono un guerriero figo solo io” non decidesse di lanciarsi in carica quando il Demone della Forgia sta caricando il suo attacco più forte... O almeno si difendesse, o rotolasse... Insomma, vogliamo ricordarlo come lo vedremo e come l'ho visto più spesso. A terra. Con la life bar vuota. E io con un Joystick rotto tra le mani. Il commesso già apre la cassa per ricevere altri 60 euro.
N.d.S: mi è stato riferito che con le ultime patch l'IA alleata è stata sistemata. Speriamo, ma nel dubbio io Lucatiel continuo a non sopportarlo ;)
Il trofeo più noioso: Sicuramente quello in cui raccattare tutti gli incantesimi. Per schivare la noia ho compiuto questo doloroso percorso infarcito di lacrime e di “Ma il primo Dark Souls era meglio ca**o!” con i miei amici Mario e Nicolò, su Skype, ovviamente senza mai riuscire a cooperare, per cui penso ci sia bisogno di una particolare congiunzione astrale. Vi assicuro che recuperare magie come quella del Patto della Campana sarà più bello se racconterete a un amico che mentre scendevate le scale un invasore vi ha sparato magie fino a uccidervi, che voi l'avete insultato via PSN e vi siete visti rispondere “Io uccido come uccidono i pro”, con vostro messaggio di risposta molto eloquente “Ti sradico l'albero genealogico”. In ogni caso superato lo scoglio magie il Platino sarà a portata di mano
Un platino per: chi vuole un gioco complesso, o per chi ha giocato Dark Souls e in casa ha tanti fazzoletti
Ringraziamenti finali
Un ringraziamento speciale, dimenticato (ma faccio mea culpa) ma doverosissimo a Valian che ha suggerito il titolo perfetto per questa rubrica! Un grosso grazie in ritardo :). Inoltre un grazie a tutti coloro che hanno letto la prima uscita e che hanno commentato, e un grazie in anticipo anche a tutti coloro che commenteranno la seconda uscita, magari con le loro espierenze. PS: il giorno di ritardo è dovuto a cause di forza maggiore, ossia una fiera del giocod a tavolo a cui proprio non potevo mancare ;)
Grazie a tutti e... Buon Platino!
