Preferisco la Coppa

Bentornati a “Preferisco la Coppa”, l'unica Rubrica che si può anche mettere tra due fette di morbido pane! Anche oggi, come ogni domenica, andiamo ad esaminare tre splendidi Platini da ottenere sulle nostre PlayStation, ma dopo lo speciale di settimana scorsa torniamo allo schema classico, ma con la consueta carica! Ma senza indugi inoltriamoci subito nell'arcano. Buona lettura!

Quello Facile

Wanted: Weapons of Fate – Difficoltà Platino 2/10 – Fattore Noia 5/10 – Curvatura dei colpi 10/10

Introduzione: Qualcuno si ricorda Wanted? Anzi, prima un'altra domanda. A chi piace Angelina Jolie? Uhh quante mani callose alzate, bene, allora se vi piace la formosa attrice ormai moglie di Brad Pitt, avrete probabilmente visto questo film a tratti anche interessante, ma abbastanza trash da essere trasmesso anche da Italia 1 in cui un ragazzo normale scopre di essere figlio di un tizio che sa sparare facendo curvare i colpi e diventa un assassino di fama internazionale che si rivolterà poi contro la sua associazione uccidendo tutto e tutti a suon di proiettili che girano dietro le colonne. Poteva quindi, da un film del genere, non nascere anche un videogame? La risposta è “Certo che no”, ed ecco quindi che arriva Wanted: Weapons of Fate, gioco più trash dello stesso film in cui seguirete grossomodo la stessa storia, con un sacco di bullet time e curvature in più. Non se ne sentiva il bisogno, ma quando ho visto la risibile difficoltà del Platino e le tempistiche di ottenimento ho deciso di noleggiare si, avete letto bene: [no-leg-già-re] v.tr. (ind.pres. noléggio ecc., fut. noleggerò ecc. [sogg-v-arg] Prendere a noleggio, affittare qlco.: n. un gioco pessimo.
In circa 10-15 ore di gioco riuscirete ad arrivare alla favolosa coppa massima e ad archiviare questo titolo continuando a pensare che forse si è trattato solo di un incubo e certi orrori non li avete visti davvero, anche se non vostro subconscio saprete bene che ogni volta che vedrete Angelina Jolie qualcosa nel vostro corpo si muoverà tumultuosamente, e non solo sotto la cintura.

Il gioco: Wanted non è un gioco realizzato male, almeno non paragonato ad altre disgustose realizzazioni digitali su cui ho avuto modo di mettere le mani. A tratti gli sviluppatori sono riusciti a produrre degli effetti e ad introdurre delle novità che mi hanno fatto pensare di stare giocando a qualcosa di bello, idea subito cancellata dalla ripetitività infinita del gioco e da certi effetti grafici che mi hanno fatto davvero accapponare la pelle. Se travalicherete certi aspetti però potreste anche godervi la sveltina con questo ragazzotto che si ritrova magicamente ad essere un killer professionista che pare avere anni di esperienza alle spalle e riesce a far fuori gente del calibro di Morgan Freeman-Dio-Cattivo di turno. Ovviamente durante il gioco la parte più divertente sarà far curvare i proiettili dietro le colonne o i muri per uccidere i vostri avversari senza nemmeno uscire dai ripari, o sparare da accovacciati verso l'alto facendo ricadere i colpi dietro le coperture. Tutta questa figaggine genererà un effetto rallentatore che vi mostrerà l'efficacia del vostro attacco, peccato solo che saranno azioni che farete talmente spesso che dopo qualche ora verranno totalmente a noia facendovi chiedere perchè vi sia stato dato questo potere, quando bastava rendervi immortali e darvi la possibilità di correre fino al vostro Happy Ending. Inutile dire che sparare dietro le colonne combattendo contro persone che sparano solo dritto è come fare una gara di Forumula 1 pretendendo che i vostri avversari corrano tutti senza volante. Voi potete fare le curve, loro no, quindi il risultato finale è abbastanza scontato.

Il trofeo più difficile: Finire il gioco in modalità Killer, la difficoltà più alta del gioco, non sarà una passeggiata ma neanche una roba da dannazione eterna. Semplicemente si tratterà di una difficoltà accettabile che vi vedrà morire alcune volte ma senza mai realmente farvi sentire frustrati, il che in realtà è un bene e non un male, visto che eviterà lanci di controller o pugni sul tavolino di cristallo che vostra madre ha strapagato e che porta già i segni di quella partita a Pes persa all'ultimo minuto e quella gara a Gran Turismo di 24h con anesse bestemmie perchè alla 23esima ora è saltata la corrente a causa del phon acceso da vostra sorella, o meglio, dalla vostra ex-sorella. A rendere il tutto un po' più pepato ci saranno trofei legati al compimento di alcune imprese e al raccoglimento dei collezionabili che dovreste cercare di ottenere sempre durante questo playthrough, solo all'apperenza complicato.

Il trofeo più noioso: Come se non bastasse rifare due volte l'intero gioco, dovendo sbloccare la massima difficoltà finendo prima il gioco in “Assassino” e poi in “Killer”, per ottenere ogni singola Coppa del gioco dovrete anche rigiocare singoli atti per sconfiggere i boss con particolari costumi. Insomma, proprio quando pensate di essere quasi al traguardo ecco che vi si para davanti l'obbligo di rifare la metà dei capitoli per arrivare fino al boss e ucciderlo come un cane, con un costume diverso, in modalità Killer. Se non fosse per i codici, attivabili in questo ultimo raccattamento senza pericolo di bloccare nessun trofeo, cerchereste di far curvare i proiettili fuori dallo schermo per suicidarvi. Ma fortunatamente la fine arriva, e così anche il tanto agognato Platino. Fatelo ruotare verso la vostra bacheca e riportate questo gioco dove l'avete noleggiato.

Un Platino per Chi: Ha le balle che curvano

http://i59.tinypic.com/2r2c26a.jpg
Un raro momento di corpo a corpo. Di solito starete ben nascosti a far girare le p... allottole verso i nemici

Quello Nuovo

Transformers: Rise of the Dark Spark – Difficoltà 4/10 – Fattore Noia 7/10 – Pixel in mostra 9/10

Introduzione: Dopo il primo gioco di Transformers targato Activision e uscito senza sfondare su Playstation 3 giurai a me stesso che non avrei mai più comprato un altro titolo con i robottoni trans-formabili più famosi del globo. Ovviamente venni meno alla mia promessa ed acquistai “La battaglia di Cybertron” che, incredibile ma vero, mi piacque parecchio, così come il suo seguito. Alla notizia di un nuovo capitolo mi sentii quindi come Charlie che capiva di aver trovato il biglietto d'oro per la fabbrica di Willy Wonka, ma purtroppo la mia gioia durò giusto il tempo di capire che i developer del titolo erano cambiati, e il progetto era ora in mano ai ragazzi di Edge of Reality, un gruppo di disadattati raccolti da una comunità che cura la dipendenza (senza successo) dagli effetti pop-up e dalla grafica scadente e piatta. Purtroppo la riabilitazione di questa gang di criminali dei poligoni non era nemmeno all'inizio, e il loro vandalismo si può vedere lungo tutto il gioco. Ovviamente io ho puntato comunque alla Somma Coppa, ma destreggiarmi tra simili aborti è stato un po' come leggere un libro di Stephen King sperando di trovarci dentro coniglietti coccolosi e gattini dal folto pelo pronti ad essere accarezzati. In ogni caso, se avete il gusto dell'orrido apprezzerete certamente “Rise of the Dark Spark”

Il gioco: Quello che mi è capitato tra le mani è un favoloso (*rantola e muore*) FPS in terza persona in cui impersonerete vari robot trasformabili, sia Autobot che Decepticon, per farvi strada lungo a una storia che non c'è. Come l'isola del buon Peter Pan infatti, per trovare un briciolo di sensatezza nella storia dovreste prendere la seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino, e anche così non è detto che ci capiate qualcosa, visto che gli sviluppatori han pensato bene di spiegare poco o niente per evitare che qualcuno dicesse che i modelli poligonali dei robot ricordano i residui che lasciamo nella tazza del water quando facciamo la sciolta ma che almeno la trama è bella. Così fa schifo tutto, e sembra che tutto quello che dovevano fare nella tazza i ragazzi di Edge of Reality siano riusciti a farlo su disco. E mi sa che il giorno prima avevano mangiato pesante. I pop-up grafici e i pixel contabili saranno all'ordine del giorno, in una grafica che farebbe arrossire perfino il mio Super Nintendo, con uno Zelda o un Super Mario molto meglio definiti di Bumblebee e compagni. Ma il peggio il gioco ce lo da alla fine, con le sezioni “moderne”, ambientate in una città in cui i bordi della mappa sono fatti da grossi rettangoli neri che dovrebbero sembrare palazzi, tutti uniti in una fila informe a bloccarci la strada, senza elementi di scenario, senza sfondi. Noi e il nostro ammasso di poligoni in movimento, seguiti costantemente da fenomeni di compenetrazione dei solidi, proprio come piace a noi. Insomma, se pensavate che si fosse toccato il fondo, vi sbagliavate, visto che qui è stata presa una pala e si è scavato un buco che arriva quasi fino in Cina.

Il trofeo più difficile: I trofei complicati risulteranno essere un paio legati alla Storia, in cui dovremo soddisfare particolari condizioni complicate anche nella modalità più facile per via della scandalosa IA alleata e del pessimo sistema di mira implementato nel gioco. Il peggiore è forse quello in cui, impersonando Optimus Prime, dovrete difendere un vostro compagno senza l'ausilio di una torretta disponibile a pochi passi, con miriadi di nemici spawnanti e il vostro alleato intento a prendere tutte le botte del mondo senza mai reagire, mentre si dedica all'autoerotismo robot. La voglia di dare il disco al vostro cane come nuovo giocattolo scintillante sarà forte, ma dovrete resistere per puntare alla coppa massima

Il trofeo più noioso: Senza ombra di dubbio quelli legati alla modalità Escalation, in cui vi verrà chiesto di superare svariate ondate di nemici (fino a 15) prendendo vari bonus e con la possibilità di dare upgrade alle armi, cosa mai vista in uno sparatutto, geniale cazzo!!! Date una medaglia a questi sviluppatori! Ovviamente la modalità risulta terribile, anche se è il meno peggio di tutta l'esperienza di gioco, soprattutto se giocata online. Peccato che dopo circa tre ore di ricerca di un alleato in rete ho decretato che avrei dovuto prendere i trofei necessari in co-op offline, perchè probabilmente sono l'unico che ha preso questo gioco e ha avuto la malsana idea di ottenere il trofeo di Platino, visto che i server risultano più vuoti del mio cervello dopo la fine della modalità Campagna. Chapeaux!

Un Platino per: Chi gli piace il cioccolato in pixel

http://i57.tinypic.com/156wh8o.jpg
Anche il boss finale ha una grafica favolosa, come tutti del resto

Quello difficile

Sonic & Sega All Stars Racing – Difficoltà Platino 5/10 – Fattore Noia 3/10 – Dr. Eggman 7/10

Introduzione: Forse per la prima volta da quando ho aperto questa Rubrica, riesco a parlare di un Platino che mi è piaciuto prendere. All Stars Racing è un gioco che ricalca molto quel Crash Team Racing che sulla prima PlayStation ci ha fatto tirare giù svariati santi e ha distrutto irrimediabilmente le nostre più care amicizie, tra lanci di razzi e gare finite a pugni e calci. Adesso però sono adulto, e giocando a questo titolo di corse targato Sega, anche con gli amici, sono riuscito a mantenere un certo autocontrollo e a non ricorrere a pugni e calci per sfogare la mia furia omicida. Sono infatti passato direttamente alle assi di legno, che fanno male ma non lasciano il segno compromettente di un pugno, che la legge italiana potrebbe ricondurre facilmente a me. Scherzi a parte, come detto questo gioco di guida è uno tra i migliori del genere su PlayStation 3 e vi divertirete un mondo, almeno finchè non penserete che Platinare il gioco sarebbe una bella idea visto quanto vi state divertendo da soli e con i vostri compagni di merende.

Il gioco: Come detto abbiamo per le mani il classico gioco cartoon di corse, che fa il verso proprio a Crash Team Racing e a Mario Kart, con un sacco di personaggi storici del mondo Sega come Sonic, Knunkles, Questo chi è? e soprattutto Questo è l'amico di Sonic, ah no mi son sbagliato. Ovviamente a parte i personaggi tratti dall'universo del porcospino blu gli altri saranno familiari solo ai più appassionati dei giochi della casa produttrice che è prima di tutto l'hobby preferito dagli adolescenti (e non solo) di tutto il mondo, poi un utile strumento per falegnami e per finire un colosso della creazione di videogames. Parlando del gioco, non potete aspettarvi nulla più nulla meno che un mondo colorato, pieno di strani power up per aumentare la vostra velocità o danneggiare i vostri rivali, così da diventare i dominatori della corsa. A parte qualche sporadico rallentamento il gioco risulterà godibile e divertente, tanto che ci passarete molte ore senza mai annoiarvi, anche grazie al sistema intrigante con cui la modalità Storia è stata sviluppata. Quando però finirete le cose da fare e vi mancherà ancora qualche trofeo, lì subentreranno i dolori, soprattutto se pensate che un trofeo, quello legato al superamento dei tempi fantasma dei producer, risulta potenzialmente glitchato e potreste quindi arrivare a un passo dal Platino senza poterlo ottenere. Fortunatamente non è stato il mio caso, altrimenti avreste avuto un' anticipazione di come sarà l'Apocalisse, quando il buon Dio deciderà di giudicarci tutti.

Il trofeo più difficile: Una parte del gioco saranno le Missioni, particolari sfide in cui vi verrà chiesto di soddisfare delle condizioni per ottenere stelle che vanno da 0 a 3. Un trofeo, ovviamente, vi chiederà di ottenere il massimo punteggio in ogni sfida, il che non risulta sempre facile. Alcune prove risulteranno talmente ridicole da farvi pensare che anche il vostro animale domestico, cane, gatto, cricieto o tartaruga che sia, potesse farle con tre stelle. Altre invece vi faranno credere che i creatori le abbiano inserite mossi da un certo spirito sadico volto a far guadagnare ai giocatori che vi si cimentassero un posto in prima fila all'Inferno, per la loro assurda complicatezza o difficoltà in generale. Se sarete forti di corpo e di spirito però, con perseveranza e un sacco di fattore C, riuscirete a portare a termine tutte le Missioni e ottenere anche questa coppa (d'Argento!!!)

Il trofeo più noioso: Ci sono due trofei ugualmente noiosi, tali perchè non avrete modo di tenere la tracciabilità di quanto fatto fino a quel momento, e si tratta di quello in cui dovrete colpire almeno un nemico con ogni mossa finale e quello che vi chiederà di gareggiare con ogni traccia audio del gioco. Io non so quanti foglietti scarabocchiati e quante gare ho dovuto fare prima di trovare i personaggi e le canzoni mancanti, maledicendo già vari dei pagani col pensiero fisso che qualcuno dei miei trofei fosse glitchato e non potesse essere quindi ottenuto in alcun modo se non con intercessione di Papa Francesco. Chiaramente mi è bastato avere pazienza e capire che un paio di finali vanno a segno solo attivandone l'effetto premendo un tasto per riuscire a risolvere l'arcano e ottenere il mio agognato Platino.

Un Platino per Chi: Ha amicizie che hanno resistito a Crash Team Racing

http://i60.tinypic.com/332tqfm.jpg
Qual'è quell'amico di Sonic che mangia le banane? Massì la scimmia! Ah non è amico di Sonic?

Ringraziamenti finali

Come di consueto ci tengo a ringraziare tutti i miei affezionati lettori che mi seguono di domenica in domenica, compresa la scorsa che è stata accompagnata da un clamoroso ritardo uscendo solo in tarda serata. Inoltre ringrazio il buon Pe7eR ® che è sempre pronto a spronarmi e a farmi i complimenti, oltre che a darmi una mano per sponsorizzare la mia Rubrica a cui tengo come un figlio digitale fatto di lettere e codici da incorporare. Infine ringrazio TinyPic perchè mi fa ridimensionare le immagini o formato Wallpaper o formato Francobollo, senza darmi la possibilità di fare una via di mezzo cosìcchè voi non possiate contare al meglio tutti i pixel in mostra nelle immagini di Transformers. Dispiace, dispiace davvero...

Preferisco la Coppa - 6