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Bit Fanatic
Rev, capisco perfettamente il tuo concetto ed il tuo punto di vista, ma li trovo un ottimo compromesso moderno dell’avanzare della tecnologia...
Personalmente mi trovo in perfetta sintonia con la visione (e vissuto) di @luna429;, io ho quasi 40 anni e la puntina che pizzica il vinile è una cosa con cui sono cresciuto ed ancora mi affascina; amo scartare lentamente i miei acquisti e riempire i miei sensi di emozioni...
La cassettina registrata usando la doppia piastra dell’hi-fi di papà o registrare musica avvicinando il microfono incorporato del mini stereo agli altoparlanti di televisori con tubo catodico non è come scaricare in digital, non c’è la ricerca della perfezione, dell’attesa, del silenzio assoluto per avere il massimo della pulizia del suono...
Il deterrente che mi fa poco apprezzare il digital è la limitata capacità di archiviazione della console, la copia fisica mi piace vederla impilata insieme agli altri titoli, selezionarla scorrendo le dita (proprio come nei negozi di dischi si faceva con le copertine di cartone dei vinili), averne il contatto...
Ripeto, ognuno manifesta le proprie sensazioni ed il proprio piacere in modo soggettivo, poi ognuno si avvicina e si accorda a ció in cui si riconosce, ma se si è nostalgici non ci si abituerà mai troppo all’ammodernamento, soprattutto oggi che i contatti sociali sono meno fisici e più virtuali...
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Io di anni ne ho compiuti 40 un mese fa... diciamocelo.. ascoltare mp3 con gli auricolari da un telefono o un iPod non è la stessa cosa che avere un buon impianto domestico.
Io sorrido quando mi sento dare del coglione perché ho speso 400 euro per un paio di Sennheiser o 200 euro per un paio di diffusori monitor che ho collegato al PC nuovo.. alla fine, come ha detto giustamente @Aenigma, le emozioni restituite sono nettamente diverse... quando sento persone uscirsene con frasi del tipo "io ho tutta la mia musica nel cloud" mi vengono i brividi. Io ho tutta la mia musica ordinata su una libreria e del cloud me ne sbatto altamente. Se devo fare un viaggio mi piace avere solo 2-3 dischi con me e ascoltarli bene sino in fondo. Sai che me ne frega di avere diecimila canzoni in tasca?!? Le playlist di singoli pezzi me li tengo nelle mie due ore quotidiane in palestra.Al limite.
Credo che ognuno abbia i propri "vizi" e su quelli investire soldi e tanti sacrifici.. Altrimenti allo stesso modo potrei dare del coglione a chi spende 80mila euro in un SUV e dirgli che per andare dal punto A al punto B gli basterebbe un'utilitaria.
Stesso concetto.
Grazie rev per la risposta.. ho apprezzato lo scambio di punti di vista.
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@luna429
Concordo su tutto quello che dici perché ho qualche anno più di te ma in linea di massima apparteniamo alla stessa epoca. E sono un appassionato di musica fin da quand'ero piccolo (a 11 anni mi sono comperato il mio primo 45 giri, Rock Around the Clock, costava 400 lire).
Ho accolto con entusiasmo l'avvento dei CD, la loro comodità e la praticità di ascolto. Ne ho circa 1200 nella mia biblio-disco-teca.
C'è da dire una cosa però: la musica che nasceva nel periodo anni 70-90 era musica per cui valeva la pena innamorarsi, musica da collezione, musica che si ascolta ancora adesso. Oggi... non so, mi sembra che sia stata sostituita da roba del tutto commerciale, che nasce da una statistica di vendita e non dal cuore di un artista. Sto generalizzando ovviamente, ma il cambio generazionale consiste proprio in questo per me. Quindi va da sé che i ragazzi giovani utilizzino la musica come prodotto di consumo e che non possano e non riescano ad appassionarsi.
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Originariamente Scritto da
Ale-X
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luna429
Concordo su tutto quello che dici perché ho qualche anno più di te ma in linea di massima apparteniamo alla stessa epoca. E sono un appassionato di musica fin da quand'ero piccolo (a 11 anni mi sono comperato il mio primo 45 giri, Rock Around the Clock, costava 400 lire).
Ho accolto con entusiasmo l'avvento dei CD, la loro comodità e la praticità di ascolto. Ne ho circa 1200 nella mia biblio-disco-teca.
C'è da dire una cosa però: la musica che nasceva nel periodo anni 70-90 era musica per cui valeva la pena innamorarsi, musica da collezione, musica che si ascolta ancora adesso. Oggi... non so, mi sembra che sia stata sostituita da roba del tutto commerciale, che nasce da una statistica di vendita e non dal cuore di un artista. Sto generalizzando ovviamente, ma il cambio generazionale consiste proprio in questo per me. Quindi va da sé che i ragazzi giovani utilizzino la musica come prodotto di consumo e che non possano e non riescano ad appassionarsi.
Le ultime righe sono fantastiche,riassumono ciò che ormai è,tristemente, vero ..
Anche se nell’underground si trovano delle rarità ancora
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Ultima modifica di rider_lory; 24/10/2017 alle 12:20
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Bit Fanatic
Originariamente Scritto da
Ale-X
@
luna429
Concordo su tutto quello che dici perché ho qualche anno più di te ma in linea di massima apparteniamo alla stessa epoca. E sono un appassionato di musica fin da quand'ero piccolo (a 11 anni mi sono comperato il mio primo 45 giri, Rock Around the Clock, costava 400 lire).
Ho accolto con entusiasmo l'avvento dei CD, la loro comodità e la praticità di ascolto. Ne ho circa 1200 nella mia biblio-disco-teca.
C'è da dire una cosa però: la musica che nasceva nel periodo anni 70-90 era musica per cui valeva la pena innamorarsi, musica da collezione, musica che si ascolta ancora adesso. Oggi... non so, mi sembra che sia stata sostituita da roba del tutto commerciale, che nasce da una statistica di vendita e non dal cuore di un artista. Sto generalizzando ovviamente, ma il cambio generazionale consiste proprio in questo per me. Quindi va da sé che i ragazzi giovani utilizzino la musica come prodotto di consumo e che non possano e non riescano ad appassionarsi.
Concetto espresso alla perfezione, in toto...
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Originariamente Scritto da
Ale-X
@
luna429
C'è da dire una cosa però: la musica che nasceva nel periodo anni 70-90 era musica per cui valeva la pena innamorarsi, musica da collezione, musica che si ascolta ancora adesso. Oggi... non so, mi sembra che sia stata sostituita da roba del tutto commerciale, che nasce da una statistica di vendita e non dal cuore di un artista. Sto generalizzando ovviamente, ma il cambio generazionale consiste proprio in questo per me. Quindi va da sé che i ragazzi giovani utilizzino la musica come prodotto di consumo e che non possano e non riescano ad appassionarsi.
Su quello non ci piove.... se oggi stesso uscissero capolavori come "Back in black" o "dark side of the moon" o "Paranoid" o un qualunque disco dei Led Zeppelin nessuno (o quasi) se li filerebbe.
Che oggi la musica sia solo un "usa e getta" è dato di fatto. Manca totalmente la voglia di investire a lungo termine. Tanti soldi e subito. Anche a discapito della qualità.
Ti dico però anche un'altra cosa... sia in Italia che all'estero ci sono ancora gruppi che nella musica ci mettono cuore e passione... bisogna però prendersi la briga di andarla a scovare certa musica. Finché le persone non andranno oltre quello che sentono per TV o radio o reality show, la vedo estremamente dura. Così i giovani come gli adulti...
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Utente affezionato
Originariamente Scritto da
luna429
Ti dico però anche un'altra cosa... sia in Italia che all'estero ci sono ancora gruppi che nella musica ci mettono cuore e passione... bisogna però prendersi la briga di andarla a scovare certa musica. Finché le persone non andranno oltre quello che sentono per TV o radio o reality show, la vedo estremamente dura. Così i giovani come gli adulti...
Assolutamente! Di artisti ce ne sono ancora tanti per fortuna! Vanno scovati nei posti nascosti.
Gli adulti che pensano che la musica sia quella della TV, vabé, credo che neanche negli anni '80 ne fossero coinvolti.
La sfortuna colpisce gli adolescenti che non si rendono conto di quanto può far godere un pezzo ben eseguito (anche senza bisogno di drogarsi fino al midollo). A meno che non abbiano uno o entrambi i genitori appassionati di musica e quindi che siano cresciuti a pane e Pink Floyd
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Gold Bit Master
Per questo parlavo di punti di vista, personalmente non penso che ascoltare un vinile sia meglio che ascoltare un mp3 o viceversa, ma dipende da come sei abituato a fare, sono abbastanza convinto che un ragazzo di oggi troverebbe il suono del vinile non proprio bellissimo, anche perché la gestione del suono è diversa. Possiamo fare tutte le analisi obbiettive che vuoi, ma il piacere della puntina sul vinile è una magia che può comprendere solo chi l'ha vissuta e non potrà mai ereditarsi alle generazioni future se la tecnologia cambia e certe cose moriranno con noi quando anche la nostra generazione non ci sarà più.
E' sempre questione di punti di vista, se fossi un vecchio che ha sempre ascoltato la musica dai primissimi fonografi, considereresti i giovani patiti per il vinile degli scellerati che non capiranno mai la magia della musica gracchiante (), in un futuro lontano magari non esisterà nemmeno più la copia fisica e se la generazione che l'ha vissuta non esisterà più, non ci sarà nemmeno nessuno che possa dire che era meglio prima, riempiendosi le case di roba inutile, consumando materie prime e inquinando a manetta... anzi, forse questa prospettiva gli farebbe pure schifo
Ultima modifica di Reverser; 24/10/2017 alle 16:09
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