Publisher: Bacon Bandit Games Developer: Bacon Bandit Games Piattaforma: PS4 (disponibile anche per PS Vita) Genere: RPG Giocatori: 1 PEGI: 3 Prezzo: 9,99 € Pensando ad un genere come quello degli RPG vengono in mente milioni di modi diversi di intendere la stessa cosa. In principio furono i giochi dotati di Active Time Battle come i vari capitoli della saga di Final Fantasy, poi la struttura dei combattimenti prese una direzione più action, per meglio adattarsi allo stile “frenetico” dei giochi moderni. La sfaccettatura del genere scelta però dai ragazzi di Bacon Bandit Games per il loro Letter Quest: Grimm’s Journey è qualcosa di davvero particolare, rendendo interessantissimo il viaggio all’interno di questo simpatico RPG. Le Tasse e la Morte Il povero Death voleva solo gustarsi una fetta del suo cibo preferito, la pizza, in compagnia della sua amica Rose. Ancora non si spiega il motivo per cui gli attuali inquilini del cimitero, compresi fantasmi e strani mostri, stiano tentando di ostacolarlo. Ma ormai è tardi per cercare spiegazioni, l’unica cosa che la nostra piccola morte incappucciata può fare è sfoltire le fila nemiche a suon di colpi di falce per arrivare al tanto agognato quanto succulento alimento visto che, come indicato dal suo cellulare, la prima pizzeria si trova a chilometri di distanza. Questo il breve e semplice incipit di Letter Quest, in cui interpreteremo il Tristo Mietitore e la sua controparte femminile intenti a decimare una serie di strambe creature con una meccanica tutta particolare. Come si può intuire dalla trama comunque i ragazzi di Bacon Bandit hanno puntato sulla simpatia anziché sul gotico, tema decisamente meno facile da sviluppare considerato che il protagonista è nient’altri che la Morte, fattore rispecchiato anche dalla grafica del titolo. Death, Rose e tutti i suoi nemici, così come anche mappa e fondali, sono stati creati con un design cartoon che punta più a divertire che spaventare, elemento che verrà apprezzato tanto dai più grandi che dai giocatori più giovani, così come anche il comparto audio sempre all’altezza con melodie coinvolgenti e mai monotone. Vediamo però più nel dettaglio la particolare metodica di gioco di Letter Quest, già accennata durante l’introduzione, che rende questo titolo davvero unico nel suo genere. Ne uccide più la penna che la spada Se siete abituati a titoli hack’n’slash a scorrimento, allora non avete ancora visto Letter Quest. La meccanica alla base del gioco è semplice, si tratta infatti di un RPG che basa gli attacchi sul componimento di parole di senso compiuto. All’interno di semplici livelli con scorrimento orizzontale automatico la nostra Morte si troverà a dover fronteggiare una serie di avversari in sequenza, per terminare con successo lo schema. L’unico modo che però avrà per arrecare danno ai suoi nemici sarà sfruttare una sorta di paroliere, posto nella parte centrale bassa dello schermo, al cui intero si andranno a collocare una serie di lettere, necessarie per creare parole quanto più lunghe possibile che decurteranno un numero variabile di punti ferita dalla life bar del mostro di fronte a noi. Dopo ogni nostro colpo ne subiremo uno da parte dell’avversario, dopodiché le lettere da noi utilizzate verranno rimpiazzate da altre e saremo nuovamente chiamati a scervellarci per individuare il sostantivo che utilizzi il maggior numero di caratteri tra quelli presenti sotto i nostri occhi, con una meccanica che agli appassionati di giochi da tavolo non potrà non ricordare il classico Scarabeo o il meno noto Maxi Paroliere. Nel malaugurato caso in cui ci ritroveremo senza possibilità di creare parole potremo poi sfruttare una comoda opzione di rimescolamento dello schema, che metterà a nostra disposizione una serie tutta nuova di lettere obbligandoci però a saltare un turno, rimanendo quindi in balia dell’avversario. Per poter fronteggiare nemici sempre più grandi occorrerà però un equipaggiamento sempre migliore, ed ecco che entra in gioco l’altra grande componente RPG di Letter Quest

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