Publisher:Bethesda Developer: Arkane Studios Piattaforma: PS4 Genere: Stealth/Action Giocatori: 1 PEGI: 18 Prezzo: 69,99€ Dopo 15 anni trascorsi a livello di trama e 4 anni a livello temporale, Dishonored 2 arriva durante questo freddo Novembre per entusiasmare gli amanti della saga e per avvicinare qualche nuovo videogiocatore al brand! Saranno riusciti i nuovi poteri, i nuovi personaggi, una location nuova di zecca e tantissimo sano stealth a sorprenderci ancora una volta? L’altra faccia della medaglia La storia di Dishonored 2 si apre ben 15 anni dopo le vicende del primo capitolo (illustrate grazie ad un comodo filmato iniziale) che videro Corvo Attano vendicare il nome della sua regina e amata Jessamine Kaldwin. Dunwall è tornata fiorente, la peste è stata scongiurata ma purtroppo non tutte le storie sono a lieto fine e sembra essere proprio questo il caso! Infatti dopo che Corvo Attano avrà preso e affidato il regno all’unica figlia, erede legittima, Emily Kaldwin, un nuovo presagio si abbatterà su Dunwall: l’arrivo della strega Delilah che, autoproclamandosi sorella di Emily ed unica erede al trono, riuscirà grazie al potere di arti oscure ad ottenere il dominio sulla città. A quel punto sarà vostro dovere scegliere chi tra Corvo ed Emily (scelta non modificabile nel corso dell’avventura) avrà l’onore e l’onere di ristabilire l’ordine e riportare la pace a Dunwall tramite un lungo viaggio fino alla splendida città Karnaca, capitale dell’isola del sud “Serkonos”. In seguito alla scelta del protagonista avrà inizio la vostra avventura che vi porterà, nonostante la preferenza espressa tra Emily o Corvo, a vivere le stesse vicende e il medesimo epilogo. L’elemento che però cambierà l’esperienza a favore di un alto tasso di rigiocabilità è sicuramente l’approccio alle singole missioni. Ogni personaggio infatti dispone di abilità uniche che, se sommate alle miriadi di combinazioni che sarà possibile effettuare, grazie all’ottimo level design orizzontale e verticale dell’opera, saranno in grado di offrirvi ore ed ore di divertimento. La libertà di azione risulta infatti essere il cuore pulsante dell’intera produzione che però sembra quasi spingere indirettamente i giocatori ad un approccio più stealth non tanto per motivi legati alle location o alla trama ma per un grande problema che, invano, speravamo sarebbe stato risolto nel secondo capitolo della serie: i combattimenti all’arma bianca. I giocatori che infatti preferiranno adottare strategie più “affrettate”, violente e drastiche, si imbatteranno spesso e volentieri in problemi di varia natura come: hitbox mal calibrate, animazioni d’attacco in certe situazioni ambigue, una scarsa fisicità degli scontri (vi sembrerà a volte di accoltellare o trafiggere del burro invece che esseri umani) e un sistema di parata/attacco che dopo poche ore di gioco diventerà ridondante e altamente noioso.

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