Segui la cupa storia della giovane Amicia e del suo fratellino Hugo in un tormentato viaggio nell'epoca più nera di sempre. In fuga dall'Inquisizione, circondati da inarrestabili orde di ratti, Amicia e Hugo impareranno a conoscersi e a fidarsi l'uno dell'altra. Lottando contro ogni probabilità per la propria vita, si batteranno per trovare uno scopo in questo mondo brutale e spietato.


Si parte con un tranquillo pomeriggio in famiglia… di caccia al cinghiale (ho avuto un déjà vu) ma la connotazione dell’avventura volge repentinamente in tragedia. Un ritmo frenetico che dopo il quieto “tutorial” mi coglie abbastanza impacciato. Salta subito all’occhio che il contesto è di molto fico, non altrettanto si può dire degli sgraziati movimenti della donzella, soprattutto nei cambi di direzione tutt’altro che fluidi. Forse è per questo che nei sottotitoli la protagonista parla di sé erroneamente al maschile?! Però si tratta di quisquiglie, si respira aria pestilenziale a pieni polmoni, coronata dalla prima boss fight con il buzzurro capoccia dei villici discretamente incaxxati… con noi de Rune!



Il massiccio Conrad Malfort di cui sopra.
Probabilmente il frutto di un incesto...

Dopodiché, per certi versi purtroppo, si cambia registro. Farà anche parte del naturale evolversi della storia ma debbo ammettere che il passaggio ad un contesto maggiormente militarizzato non ha dato tutto questo giovamento a livello di gameplay, dove Amicia veste i panni di Splinter Cell e spesso si abbandona ad un selvaggio cecchinaggio con la fionda.
Fortunatamente c’è l’interazione con le nutrie/pantegane/skaven, insomma comunque vogliate chiamare i rattacci zozzi, sempre più indispensabile con l’avanzare dei capitoli. Per rimetterli al loro posto avremo accesso a qualche trucchetto alchemico, su cui però è meglio non approfondire il discorso - Equipaggiamento e fionda al top ci faranno guadagnare dei trofei, la nostra conoscenza in materia invece no. Le scelte dovranno quindi essere oculate, solo utilizzando le risorse con parsimonia, e cercandole per bene ovunque, potremo sperare di completare tutti gli obiettivi in un’unica run.

Indispensabile si presenta poi anche il contributo dei nostri alleati, a differenza di quello del fratellino Hugo… che non puoi prenderti un momento per te perché quello si mette a frignare col rischio di attirare le guardie.
A livello di trama invece ci sta tutto, e benissimo aggiungerei. I soldatacci sono gli scagnozzi armati dell’austera inquisizione che punta proprio al piccolo Hugo, la cui misteriosa malattia - Macula - sembra avere una stretta connessione con la piaga in corso.
Avete presente il divertente scontro col boss di cui avevo parlato all’inizio? Ebbene peccato che sia anche l’unico; almeno fino agli ultimi capitoli, dove viene fuori decisamente il meglio di… tutto! (Ratti compresi!!)



Lord Nicholas braccio destro del Grande Inquisitore.
Fa molto Nazgul, a parte quel suo: “Come on baby light my fire”

Lo spettacolare scontro finale poi raggiunge l’apice di questa meravigliosa avventura, dove mi sento di premiare tanto la trama quanto l’aspetto prettamente ludico in un mix di tutto un po’.

Passando agli aspetti negativi invece, a mio personale parere, ne ho rilevato uno soltanto: Il mancato doppiaggio in italiano, una ‘piaga’ che purtroppo affligge molti giochi. A volte tocca restarsene lì impalati con le braccia incrociate per poter leggere le conversazioni in santa pace, se non si vogliono perdere le varie sfaccettature narrative. Solo una volta concluso ci si può dare alla cerca di collezionabili o fare ciò che si deve. E aggiungo, una scelta non troppo felice per i sottotitoli che a volte bianco su chiaro non si vedono, oppure quando due persone hanno un botta e risposta lo scorrimento non è propriamente ottimale e distintivo l’una dall’altra. Durante le fasi più concitate poi non si riesce a cogliere tutto tutto, altrimenti mentre mi concentro a leggere il pg piglia un sacco di schiaffi. Oltre ad essere una scomoda “distrazione” spezza un po’ la magia del momento, nonostante ambientazione davvero ottima e sequenze filmate azzeccate i dialoghi così perdono molto.
Ci sarebbe poi un caricamento capitoli leggermente lungo, la prima volta pensavo si fosse impallato perché non vien detto che sta caricando… ma è uno stare a cercare il pelo nell’uovo e comunque ne vale la pena.

Titolo promosso, in più di un’occasione mi ha riportato alla mente la pellicola “Ladyhawke” e, specialmente nell’ultimo capitolo, mi ha concesso dopo tante angherie subite di crogiolarmi in un delirio di onnipotenza.


P.S.
La modalità stealth di Rodric il fabbro smilzo, a mio avvisò “l’uomo in più” del nostro manipolo di giovani eroi, nello stendere i nemici l’ho trovata buffa quanto efficace