Se negli Stati Uniti c’è una compagnia videoludica che più di altre è mal sopportata da tutti, questa è Electronic Arts, che più di una volta è riuscita a salire sul podio dei peggiori, finendo anche svariate volte in tribunale, ma l’ultima querela rivolta al producer, dopo quella eclatante dei giocatori della NFL a causa di un riciclo di volti di professionisti in pensione per non pagare le licenze, potrebbe essere quella che rischia di mandare a gambe all’aria l’intera società, con un fallimento roboante ed epocale.
Pare infatti che circa una settimana fa la compagnia White Knuckle LLC abbia fatto causa a EA, accusandola di aver violato un suo brevetto, ossia la possibilità di aggiornare i giochi sulla base dei cambiamenti avvenuti nel mondo reale, che in buona sostanza è quello che è avvenuto in tutti i titoli sportivi di recente produzione, come ad esempio FIFA 15. Il brevetto di cui la società reclama la paternità fa riferimento a statistiche sportive, cambiamenti di roster e di stadio e risale, come primo deposito, addirittura all’anno 2002, anche se a causa di un nuovo deposito avvenuto sette anni dopo, la White Knuckle ha chiesto un indennizzo a Electronic Arts “solo” per tutti i titoli sportivi pubblicati dal 2010 ad oggi che hanno sfruttato questa funzionalità, oltre ovviamente al pagamento di tutte le spese processuali.
Insomma, se la cosa dovesse andare in porto a favore del denunciante potrebbe essere il colpo del KO per una casa produttrice storica, anche se siamo convinti che EA riuscirà a sfuggire anche a questa trappola. Restate con noi per tutti gli aggiornamenti del caso.
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