Oggi, come ormai ogni settimana negli ultimi mesi, è stato il giorno in cui una famosa catena globale di negozi ha dato la possibilità di acquistare PlayStation 5. Cercando disperatamente la next-gen io, come moltissimi altri, ho provveduto a mettermi in coda e aspettare il mio turno. Ebbene, dopo oltre trenta minuti di attesa e armato di ben tre dispositivi diversi, quello che ho ottenuto è stato semplicemente… niente. Tutto esaurito, di nuovo.
Sappiamo già che i problemi delle scorte di PlayStation 5 siano da imputare alla mancanza di materie prime e che per risolvere servirebbe riprogettare la console. Sappiamo anche però che Sony non ha minimamente intenzione di farlo e che probabilmente potrebbero esserci aumenti di produzione durante l’estate. Il problema verrà risolto, forse, solo sostituendo il processore.
Quello che però mi preme sottolineare è che in una situazione di penuria di console è forse anche inutile puntare sul software quando, purtroppo, solo pochi ne possono avere accesso. Sony ha tra l’altro annunciato oltre venticinque nuovi titoli in sviluppo. Il problema del bagarinaggio poi non fa altro che aumentare la frustrazione di chi, come me, sta cercando disperatamente la next-gen, e fallisce miseramente. Basta fare un giro su una famosa piattaforma italiana che si chiama con un sinonimo di adesso.it e vedere i prezzi delle PlayStation 5. Oppure andare sulla baia più famosa del mondo, anche lì le cose vanno alla stessa maniera.
Paradossalmente ci sono più videogiochi in vendita che console, spesso ancora imballati e mai utilizzati. E questo porta al tema anche dell’hardware. Avere a disposizione molte periferiche per PlayStation 5 se questa non è acquistabile è un po’ come uscire con l’ombrello quando c’è la nebbia. Non è inutile, per carità, ma non serve a un granché. Forse non è ancora il momento di entrare nella next-gen, per quanto chiunque non veda davvero l’ora di giocarci. Me compreso.
