Home ConsoleNews PS4Naughty Dog perde un veterano: Josh Scherr lascia l'azienda dopo 21 anni

Naughty Dog perde un veterano: Josh Scherr lascia l’azienda dopo 21 anni

Mentre procedono i lavori per il multiplayer su The Last of Us Parte II, Naughty Dog ha dovuto salutare uno dei suoi veterani. Nelle scorse ore, Josh Scherr ha annunciato di avere lasciato lo studio californiano dopo ben ventuno anni di lavoro.

Scherr ha contribuito alla realizzazione di quasi tutti i giochi di Naughty Dog dal 2001 in poi, ricoprendo vari ruoli. Dopo aver esordito in qualità di cinematic animator in Jak & Daxter: The Precursor Legacy, è stato promosso a lead cinematic animator, ruolo che ha ricoperto in Jak II, Jak 3, Jak X, Uncharted: Drake’s Fortune, Uncharted 2: Among Thieves e Uncharted 3: Drake’s Deception. Come scrittore, ha collaborato con gli altri autori a Uncharted: Drake’s Fortune, Uncharted 2: Among Thieves, Uncharted 4: A Thief’s End e e Uncharted: Lost Legacy. Infine, ha lavorato a The Last of Us Part II in qualità di Narrative Designer e Additional Writer.

Scherr ha salutato i suoi ex colleghi con il seguente messaggio su Twitter: “Quando ero un bambino, creare videogiochi era il mio hobby. Non avrei mai sognato di realizzarli per vivere, figuriamoci in uno studio come Naughty Dog. La scorsa settimana, dopo ventun anni e dieci giochi pubblicati, ho detto addio ai miei amici e ai miei colleghi collie al canile. A tutti i miei fantastici collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni: sono davvero grato per la vostra ispirazione, il vostro supporto e la vostra fiducia. Grazie per aver sopportato e perdonato i miei errori, e per avermi dato l’opportunità di crescere. Tutti voi avete reso questi ventun anni memorabili. Ci siamo divertiti”. A quanto pare, l’addio a Naughty Dog non coincide con la fine della sua carriera. L’autore ha suggerito l’inizio di “qualcosa di nuovo”, anche se non è ancora pronto a rivelare di cosa si tratti.

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Maria Enrica
Grata dal 1994 ai videogiochi per sopperire a pigrizia e mancanza di fantasia, è stata svezzata da mamma Nintendo, allevata da Sony fin dalla prima PlayStation, cresciuta con un pad in mano e il Game Boy Advance nell'altra. Laureanda in Lettere classiche, avversa ai videogiochi in digitale, sogna per questo una casa dove custodire una collezione degna di tale nome.