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PlayStation Classic funzionerà con un emulatore open source

Uno dei prodotti più gettonati di questo Natale e probabilmente uno dei regali più interessanti per i videogiocatori di vecchia data sarà sicuramente PlayStation Classic, una console in miniatura che (come già fatto per Nintendo e Super Nintendo) conterrà una cernita di venti giochi classici e sarà disponibile dal prossimo 3 dicembre.

Quello che però non era ancora stato svelato e su cui la rivista Kotaku ha fatto luce è il sistema operativo su cui tale console si baserà; pare che Sony abbia puntato al risparmio, sfruttando un software open source denominato PCSX ReARMed.

Questa scelta ha diviso critica e pubblico. Da un lato infatti troviamo una casa come Sony pronta a premiare l’ottimo lavoro svolto da sviluppatori indipendenti che vedranno il loro sistema utilizzato in una vera e propria console, dall’altro gli utenti spazientiti dal dover spendere 99,99 euro per acquistare una scocca e un software recuperabile in rete senza costi.

A schierarsi con il primo gruppo troviamo Frank Cifaldi, archivista videoludico che ha voluto commentare la notizia su Twitter con queste parole:

I meno preparati potrebbero vederlo come una causa di frustrazione, ma la realtà è un’altra: è un riconoscimento che un emulatore amatoriale può essere valido quanto uno ufficiale (e solitamente sono migliori!).

Insomma, la guerra di pensiero è iniziata, voi cosa ne pensate di questa scelta da parte di Sony?

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.