A cinquant’anni dall’atterraggio sulla Luna, cinque videogiochi per rivivere quel momento – Speciale

“Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l’umanità”.
Neil Armstrong

Il 20 luglio del 1969 si faceva la storia. In quella data, infatti, l’astronauta statunitense Neil Armstrong realizzava l’impensabile, preparandosi ad atterrare sul suolo lunare. A distanza di cinquant’anni da quell’evento incredibile, in grado di coinvolgere 400.000 persone nella missione e di tenerne 650 milioni incollate agli schermi TV per seguire in diretta l’atterraggio sulla Luna, lo spazio fa ancora sognare grandi e piccini. Ecco perché abbiamo voluto pescare nei ricordi più o meno recenti per trovare cinque videogiochi che possano farci vivere la sensazione di conquista dello spazio vissuta dai tre astronauti dell’Apollo 11.

1 – Mass Effect

Il primo gioco di cui vi parliamo non poteva che essere Mass Effect, forse uno dei più brillanti esempi di esplorazione spaziale con il mitico comandante Shepard intento a esplorare la galassia su una nave stellare, la Normandy.

Tantissimi estimatori per la saga targata Electronic Arts e BioWare, senza contare innumerevoli approfondimenti con nuovi capitoli, espansioni e perfino libri, per far sognare milioni di videogiocatori tra stelle e incredibili razze aliene.

2 – EVERSPACE

Decisamente meno noto di Mass Effect ma non per questo dotato di minor qualità. EVERSPACE è un incredibile progetto di Rockfish Games, in grado di riscuotere su Kickstarter un successo incredibile e di arrivare anche su PlayStation 4.

Il gioco incarna appieno lo spirito di esplorazione spaziale, mettendo i giocatori alla guida di una navetta e chiedendogli di esplorare un universo infinito, in cui ogni avventura sarà diversa dalla precedente e dove il pericolo sarà sempre dietro l’angolo.

3 – No Man’s Sky

Entra di diritto in questa speciale classifica, nonostante le iniziali critiche degli utenti, anche No Man’s Sky, opera di Hello Games partita forse con il piede sbagliato ma in grado di risollevarsi alla grande.

Anche qui il concetto di esplorazione spaziale è ai massimi livelli, con un totale dichiarato di diciotto trilioni di pianeti esplorabili da tutti coloro che siano pronti a mettersi ai comandi di una navicella spaziale, per mettere piede dove nessun uomo, o videogiocatore, sia mai stato prima.

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.