Call of Duty: Modern Warfare – Anteprima Hands-On

Dopo un fantastico Call of Duty Black Ops 4, le aspettative per il ritorno della saga di Modern Warfare, seppur reinterpretata, sono alle stelle. L’attesissimo sparatutto di Infinity Ward ha già offerto un assaggio del prodotto con la closed alpha dedicata ai combattimenti due contro due, che di certo non potevamo farci sfuggire. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal feeling provato sul campo di battaglia, eppure non conquistati al 100% avendo provato quei pochi contenuti che aveva da offrirci, ovvero un semplice gunfight 2 vs 2 senza respawn in mappe particolarmente strette e ridotte. Ottimo per concentrare l’azione, tutt’altro per comprendere appieno le potenzialità del gioco. Oggi, però, con lo sblocco della beta privata, siamo riusciti a capire che la sessione di alpha era solo la punta di un gigantesco iceberg. Nuove modalità e miglioramenti considerevoli rispetto all’alpha ci fanno dire, cara Activision, che stavolta nessuno può fermarti.

call of duty modern warfare beta

Rapido e letale

Come da tradizione, ogni anno Call of Duty si ripresenta più forte di prima. Superato un intuitivo menù per cambiare le impostazioni di audio, luci e comandi (questi anche personalizzabili), Modern Warfare ci ha subito lanciati nella mischia con la modalità multigiocatore, l’unica disponibile in questa beta, con disparate playlist. Rispondono all’appello l’immancabile deathmatch a squadre e Dominio, una partita a “conquista l’area”, con tanto di varianti potenziate a venti giocatori (dieci contro dieci) e la modalità Quartier generale, un misto tra le due modalità, ma con respawn limitati. Ciononostante al pacchetto beta si aggiungono man mano nuove partite, come Attacco informatico (una guerra al primo che piazza un dispositivo EMP nella base avversaria) e il deathmatch in notturno, in cui battaglieremo in maniera classica, ma aiutati dal visore per vedere al buio.

Selezionato l’operatore preferito per Alleanza e Coalizione, il gioco ci consentirà di cambiare approccio in qualsiasi momento con degli equipaggiamenti per assalto, fantasma, supporto pesante, demolizione e cecchino (queste ultime due da sbloccare salendo di rango), e già solo da questa scelta si può facilmente notare un sostanziale miglioramento di controbilanciamento tra potenza di fuoco e peso delle armi. Con l’equipaggiamento supporto pesante, per esempio, saremo armati fino ai denti, con una mitragliatrice e un potente fucile a canna liscia, ma decisamente rallentati rispetto alle altri classi.

Il feeling dell’imbracciare una certa arma è tangibile, ognuna ha una propria precisione, un diverso impatto alla pressione del grilletto e statistiche dedicate e ben bilanciate, dettaglio da non trascurare se si vuole affiancare il tutto ai perk, pochi ma buoni per creare l’esperienza personale definitiva. Impressionante l’elasticità legata alla scelta dell’equipaggiamento, intercambiabile in qualsiasi momento dal menù di pausa (poi disponibile al prossimo respawn) e completamente personalizzabile anche nel bel mezzo della battaglia. Cambiare mirino ottico e calcio del proprio fucile d’assalto tra un respawn e l’altro fa risparmiare tantissimo tempo in sperimentazione. Aggiungiamo però una nota negativa, che speriamo il team di Activision consideri. Alcuni oggetti per la serie di uccisioni sono troppo sbilanciati, in particolar modo ci riferiamo all’elicottero d’assalto. Devastante e quasi indistruttibile, probabilmente aiutato dalla mitragliatrice dai colpi infiniti… meno punti vita e un numero limitato di proiettili potrebbero fare la differenza.

call of duty modern warfare beta

Don’t think, shoot!

Ma non perdiamoci in troppi tecnicismi pre-battaglia e passiamo a ciò che più ci ha colpito della beta: il gameplay. Migliorato in ogni suo aspetto e ripulito dalle piccole imperfezioni dell’ultimo Black Ops, un chiaro richiamo al passato, agli anni d’oro della serie – è un esempio il ritorno alle killstreak anziché l’utilizzo delle scorestreak -, nostalgico eppure degno del nome che porta, moderno. I movimenti dei soldati sono stati affinati e sono molto più precisi anche con il DualShock 4, magari al punto da riuscire finalmente a competere in precisione con i giocatori PC, ma questo è un aspetto da chiarire con tutta calma allo sblocco del cross-play con le altre piattaforme. Tranquilli, però, abbassate i forconi; in caso non vi soddisfi, il cross-play si può disabilitare dall’apposito menù.

Il gunplay è fluido e vivace, capace di dare l’impressione di avere completo controllo sulla velocità dei nostri movimenti. Il realismo si fa sempre più spazio grazie al perfetto rinculo delle armi e la relativa calibrazione della vibrazione del controller. Gioca un ruolo importantissimo la possibilità di chiudere e aprire le porte nelle mappe semplici, prima limitato alla modalità Blackout della scorsa iterazione, ora essenziale per studiare una strategia durante la difesa, la conquista di un punto o, semplicemente, per coprire le proprie tracce. Insomma, l’immersività nell’ambiente di gioco è sublime, grazie anche alla profondità audio ben studiata, godibile anche con cuffie non professionali, ai dialoghi preimpostati dei compagni di squadra (che addirittura ci sgrideranno in caso di fuoco amico, comunque disattivato in-game) e al coinvolgimento del nostro comandante, che spesso e volentieri ci darà consigli per vincere la battaglia e direttive sui punti da conquistare o sulle varie azioni da eseguire.

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.

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