Point Blank

Gli anni ’80 sono famosi per la musica e per i cabinati di videogames, dove Pacman spopolava in tutti i peggiori bar di Caracas e non solo, intasandosi di monetine uscite dalle poco capienti tasche dei giovani del periodo. Se c’è però una cosa che tutti si ricordano dei giochi da sala meglio di Pacman sono quelli con l’aggiunta del supporto fisico, ossia la pistola (o il mitra per i più esosi). Uno dei precursori del genere “impugno la pistola e sparo allo schermo” fu Time Crisis, in cui ci veniva richiesto di sgominare una banda di criminali evitando di far secchi gli ostaggi, sfruttando rapidità e mira precisa. Poi fu la volta, su console Nintendo, di un certo Duck Hunt, che i più datati giocatori ricorderanno per avergli sottratto intere giornate, per non dire nottate, fissando un cane che ride tronfio su schermo mentre si tentava di abbattere gli infami volatili. Con l’avvento di PlayStation però il genere non poteva decadere, visto anche il grande appeal sul pubblico, ed ecco che Namco decise di produrre un device di fuoco adatto all’occasione, ossia la G-Con, e fornirla assieme ad un titolo che molti ricorderanno per le spensierate giornate passate a divertirsi con gli amici, ossia Point Blank.
Il concetto di gioco era semplice, spara a tutto quello che vedi, ma evita di colpire tutto ciò che è vietato, altrimenti perderai vite, ma pur dietro a una così apparente scontatezza di gioco si celava un mondo fatto di spintoni, coperture dell’obiettivo, furto di “kill” e chi più ne ha più ne metta, perchè da soli Point Blank era divertente, ma in coppia diventava devastante. Si tratta di uno di quei giochi che non rivederemo mai, a causa soprattutto dell’evoluzione tecnologica, visto che le pistole fornite con il gioco sono in grado di funzionare solo sulle care vecchie TV a tubo catodico, rimosse ormai dal commercio parecchi anni fa. Più che un tributo al gioco quindi questo vuole essere un tributo alle lightgun, ai loro mille cavi ed al loro sistema di puntamento che i giocatori moderni non proveranno mai, assorbiti come sono dal wireless, dall’LCD e da tutta questa moderna tecnologia che un po’ di fascino, diciamocelo, l’ha perso, rispetto alla cara vecchia G-Con.

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