Bonfire Peaks, sviluppato dal team di Corey Martin e prodotto da Draknek & Friends, è il nuovo protagonista delle recensioni speedrun. Si tratta di un puzzle game che lascia all’utente la libertà di dettare i suoi tempi, risolvendo livelli o facendo una pausa a uno dei silenziosi falò.
Voltare pagina nel silenzio
Un pedalò a forma di cigno bianco porta il nostro cubico alter ego su un atollo sperduto, lasciandolo in balia di pensieri e ricordi offuscati. Qualche sporadico indizio, come un’auto abbandonata, lascia intendere che l’isola racconti qualcosa, ma il gioco non consente di uscire dal campo delle congetture.
I messaggi quasi eterei che lascia l’ambiente, come il gesto di gettare casse piene di oggetti personali nel fuoco, concludono gli unici scampoli di narrazione propriamente detta di Bonfire Peaks, che offre al giocatore la scelta di soffermarcisi o sedersi vicino al fuoco.
Falò dei ricordi
Se in altri giochi come Dark Souls il falò è un punto di arrivo, in Bonfire Peaks rappresenta un inizio, un portale verso gli oltre duecento enigmi a disposizione – non sono tutti obbligatori per completarlo. In linea generale, questi sono costruiti come piccoli diorami dove trovano posto una fiamma, il traguardo, e una scatola da lanciare nel fuoco stesso. Adattando l’estetica voxel al gameplay, i movimenti del protagonista vanno solo in linea retta, ruotando di novanta o di centottanta gradi.
Se da un lato gli spostamenti robotici sono una precisa scelta di design che si sposa ai puzzle presenti, dall’altro il risultato pad alla mano è fin troppo ingessato e i comandi non risultano mai agevoli. I rompicapi presentano una discreta varietà di situazioni e sfidano continuamente il giocatore con una buona difficoltà crescente. In caso di smarrimento, è possibile ricominciare il livello attivo o cancellare l’ultima mossa compiuta. Pesa la mancata possibilità di controllare la telecamera, mentre un paio di scelte di programmazione rendono spesso più complicata una soluzione apparentemente semplice. In prevalenza composti da toni cupi e scuri, i voxel conferiscono alla produzione un aspetto semplice, pulito e gradevole.
Trofeisticamente parlando: messaggi nascosti
Ben ventisette trofei in totale, distribuiti tra dieci di bronzo, dieci d’argento, sei d’oro e dall’agognato Platino formano la lista di Bonfire Peaks. Ai cacciatori di trofei basterà aguzzare l’ingegno quanto basta per proseguire lungo i vari enigmi, scovare, avvicinarsi agli elementi narrativi sparsi per aggiudicarsi un nuovo platino. Potete scorrere la lista completa dei trofei sul nostro forum PlayStationBit.