Crash Bandicoot: On the Run!, uno spettacolare moneygrubber – Speciale

Giusto, ma a quale prezzo?

Sono naturalmente politiche da free-to-play che comprendiamo, del resto anche videogiochi commerciali del calibro di Clash Royale si servono degli stessi “trucchetti” à la Fortnite. E’ solo brutto vedere subito, dopo neppure una settimana dal lancio, come il giocatore venga così tanto invogliato e spronato ad acquistare contenuti pay-to-win ritenuti erroneamente solo cosmetici a ogni singolo avvio oppure a non perdere tutto il duro lavoro svolto dopo una morte guardando una (interminabile) pubblicità. Personalmente, mi sono sempre rifiutato di effettuare acquisti superflui su videogiochi mobile e di guardare delle pubblicità per avere bonus, ma con Crash Bandicoot: On the Run! ci sono cascato, in entrambe le cose. Più che altro per quanto il videogioco stesso preme sull’acceleratore e spamma a più non posso le sue pubblicità e i suoi pacchetti di cristalli.

crash on the run

Strategia di marketing sicuramente funzionante, per quanto snervante. King può contare su più di undici milioni di download registrati tra il 23 e il 25 marzo (!), e tra questi anche i più restii come me avranno sicuramente ceduto al “ricatto” mascherato. Facendo qualche rapido conto, Activision potrebbe aver registrato più incassi in due giorni di On the Run! che in mesi di Crash Bandicoot 4: It’s About Time. Come fan sfegatato di Crash Bandicoot, la cosa non può che farmi piacere, solo che la stessa strategia, considerata la sua aggressività, potrebbe allontanare subito una bella fetta di pubblico, e questo sarebbe un gran peccato.

In conclusione

Crash Bandicoot: On the Run! è un esperimento senz’altro riuscito, una trasposizione su smartphone e tablet fedelissima, ricca di contenuti e con possibilità vicine all’infinito per quanto riguarda le aggiunte future, vista la collocazione narrativa del titolo “dopo qualsiasi gioco di Crash Bandicoot”. Giocarlo è una goduria ed è pure gratis, non avete scuse; che siate sdraiati sul letto, seduti in bagno o durante un break a lavoro (ma giuro che non mi hanno mai beccato), una partita è d’obbligo.

Per la sua estrema semplicità e per il suo essere fedelmente Crash Bandicoot, lo considero tra i titoli più belli mai usciti della saga e sicuramente tra i migliori videogiochi mobile in assoluto. Crash Bandicoot: On the Run! causa dipendenza, ed è però proprio su questo che giocano le spudorate manovre di moneygrubbing e marketing aggressivo di King. Va benissimo supportare gli autori con una piccola quota dietro un compenso digitale, ci mancherebbe altro vista la natura free-to-play, ma spammare i propri banner a ogni avvio o dopo quasi ogni partita diventa snervante anche per chi il franchise di Crash Bandicoot lo porta nel cuore. Nel frattempo, mentre il moneygrubbing magari sta per essere corretto, che siate o meno fan del peramele, correte a scaricare Crash Bandicoot: On the Run! sui vostri dispositivi iOS e Android, non ve ne pentirete.

Andrea Letizia
Cresciuto a pane, Kamehameha e Crash Bandicoot, inglesizzato grazie a Kingdom Hearts. Grande amante degli action RPG e dei platform, dei cani e del wrestling.