Dieci videogiochi attesissimi che hanno fallito clamorosamente – Speciale

La giornata di ieri si potrebbe ampiamente definire “Death Stranding Day“, ossia il giorno in cui il geniale Hideo Kojima ha deciso di svelare al mondo la magnificenza di un’opera che promette già di diventare uno dei titoli più venduti di PlayStation 4 (se non addirittura della storia dei videogiochi).

Non sarà ovviamente questo il caso, ma a tanti annunci fatti in pompa magna sono poi seguiti videogiochi mediocri o che non hanno assolutamente rispettato le aspettative. Attenzione però, non parliamo di giochi brutti (di quelli ne abbiamo già trovati dieci tratti da film) ma di capolavori annunciati che hanno deluso i videogiocatori.

1. Anthem – PlayStation 4 (2019)

Apriamo la nostra carrellata con uno dei giochi più criticati e controversi del 2019: Anthem è arrivato su PlayStation 4 lo scorso febbraio, spinto da una campagna pubblicitaria imponente e presentato come una rivoluzione nel genere degli action RPG. Il risultato finale però è tutt’altro che memorabile, complice anche la nomea di gioco “spacca PlayStation” a causa di un bug che causerebbe il crash della console, tanto da spingere gli utenti ad abbandonare l’opera BioWare che parrebbe già essere sull’orlo del baratro.

2. Agony – PlayStation 4 (2018)

La piattaforma Kickstarter sta facendo registrare, come vi abbiamo svelato tempo fa, numeri da record relativamente alle donazioni degli utenti per dar vita a giochi da tavolo e videogiochi che si rivelano molto spesso dei grandi successi. Tra i giochi finanziati spunta Agony, presentato come un survival horror dark fantasy che avrebbe portato i giocatori nelle viscere dell’Inferno. Che dire, in effetti qualcuno all’Inferno ci è andato, ma si tratta del team di Madmind Studio subissato di critiche per un’opera stucchevole e banale, finita presto nel dimenticatoio.

https://www.youtube.com/watch?v=O-k5XLvyoCI

3. Fallout 76 – PlayStation 4 (2018)

Torniamo in rete con un altro titolo che si proponeva di rivoluzionare un genere: abbiamo detto del povero Anthem, ma non possiamo non citare in questa speciale classifica anche Fallout 76. Caricato a molla da Bethesda, questo titolo nasceva con l’intento di sconvolgere l’universo radioattivo tanto amato dai fan della serie, spingendoli a cooperare online tra di loro per superare le avversità. Inutile dire che la tiepida accoglienza della stampa non ha aiutato l’opera che al momento tenta invano di risollevarsi dal fango con vari aggiornamenti. Ad alimentare il malcontento tra i fan, peraltro, ci fu la brutta figura legata alla qualità della borsa della Power Armor Edition, che Bethesda ha poi provveduto a sostituire, per fortuna.

4. Crash Bandicoot: L’ira di Cortex – PlayStation 2 (2001)

Per il prossimo gioco della nostra lista è necessario recuperare dalla soffitta la cara, vecchia PlayStation 2. Dopo il successo di Naughty Dog su PlayStation 1, con tre videogiochi in cui un marsupiale rosso faceva incetta di frutti Wumpa, Konami e Traveller’s Tales hanno pensato bene che raccogliere l’eredità di Crash Bandicoot e portare l’opera su PlayStation 2 potesse essere una buona idea. Attesissimo e pubblicizzatissimo, il titolo si rivelò monotono e ammorbato da caricamenti eterni, causa scrittura su CD-ROM anziché su DVD (cosa che fortunatamente fu sistemata quando il gioco diventò Platinum).

Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

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