Due chiacchiere con Ozan Drøsdal, lead designer di Helheim Hassle – Intervista

Dopo i buoni risultati ottenuti con Manual Samuel, recensito dal nostro Dario, i ragazzi di Perfectly Paranormal ci riportano in un mondo cartoonesco fatto di humour grazie a Helheim Hassle, titolo molto particolare in cui la risoluzione dei puzzle sarà legato all’utilizzo degli arti del protagonista.

Avevamo tantissime domande in merito a un progetto che sembra tutto meno che normale, e soprattutto alle scelte stilistiche fatte dal project leader del team, Ozan Drøsdal. E’ stato lui stesso a risponderci e a svelarci qualcosa in più su Helheim Hassle in una ricca intervista.

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Stefano Bongiorno: Ciao Ozan, grazie del tempo che ci hai dedicato. Iniziamo subito con una domanda fondamentale: da dove nasce l’idea di creare Helheim Hassle?

Ozan Drøsdal: Volevamo creare un gioco simile a Manual Sam, in cui il giocatore avrebbe dovuto gestire manualmente ogni parte del corpo piuttosto che le loro singole funzioni. Ma sapete come vanno queste cose… il gioco si è evoluto, noi ci siamo evoluti, abbiamo cambiato una manciata di elementi e ora è un’opera a sé stante.

SB: Il nostro sito è molto conosciuto per le guide ai trofei e più in generale per tutto ciò che è collegato a questi. Puoi darci qualche anteprima dei trofei che troveremo in Helheim Hassle?

OD: Alcuni trofei saranno facili, alcuni richiederanno ai giocatori di trovare cose che potrebbero essere difficili da individuare e altri ancora saranno super difficili e richiederanno di compiere una serie di azioni in un ordine specifico. Ce n’è anche uno che, per essere sbloccato, richiederà all’intera community PlayStation di lavorare assieme, quindi tenetelo d’occhio!

SB: Chi è Ozan Drøsdal? E dove è nata la sua passione per i videogiochi?

OD: Ozan è lo scrittore, animatore e project leader di Manual Sam e Helheim Hassle. Originariamente sarebbe voluto essere un animatore di serie TV ma è stato risucchiato dai videogiochi dopo aver studiato animazione. Gli è andata comunque bene, essendo un grande appassionato di videogiochi fin dall’infanzia, e al momento non immagina niente di diverso se non lavorare con questi. In ogni caso, Ozan Drøsdal è colui che vi sta parlando, non è strano che lo stia facendo in terza persona…?!

SB: Helheim Hassle è il successore spirituale (ambientato perfino nello stesso universo) di Manual Samuel. Quali sono gli aspetti del gioco che lo renderanno memorabile?

OD: Penso che il focus sulla vita dopo la morte, il gameplay legato alle parti del corpo e gli scheletri grezzi siano gli elementi più memorabili che legano Helheim e Sam. Ma, parlando di trama, i fan troveranno anche qualche riferimento.

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Stefano Bongiorno
Nato e cresciuto in cattività, il giovane Stefano è stato svezzato a latte in polvere e Nintendo, cosa che lo ha portato con gli anni a dover frequentare svariati osteopati a causa delle deformazioni alle mani causati dall'uso di pad rettangolari. Oggi ha una certa età e scrive per il Bit, non perché abbia una scelta, ma perché altrimenti il boss Dario lo fustiga con le copie invendute di Digimon All-Star Rumble. Nel tempo libero si dedica occasionalmente al suo lavoro di commesso di telefonia e soprattutto alla caccia al Platino, con scarsi risultati.

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