Due chiacchiere con Trinity Team: domande e curiosità su Slaps and Beans 2 – Intervista

Abbiamo avuto l’onore e il piacere, grazie a PR Hound, di sottoporre ai ragazzi di Trinity Team alcune nostre domande e curiosità sul percorso intrapreso con Slaps and Beans. Il secondo capitolo del videogioco dedicato a Bud Spencer e Terence Hill arriverà nel 2023 sulle maggiori piattaforme, tra cui PlayStation 4 e PlayStation 5.

Salvatore Terlizzi & Stefano Bongiorno: Ciao Trinity Team! Ricordiamo con affetto il nostro breve incontro alla Milan Games Week 2018, quando tentammo di saperne di più su una eventuale versione PlayStation del primo Slaps and Beans. Ne è passato di tempo e il gioco non solo è arrivato su console, ma ha anche ottenuto tutti il successo che vi meritate! Avevate già in mente di sviluppare un secondo capitolo o ci avete pensato solo dopo aver saggiato il successo di Slaps and Beans?

Trinity Team: No, durante la produzione del primo Slaps and Beans non abbiamo mai nemmeno lontanamente pensato ad un eventuale secondo episodio, ci siamo concentrati solo sull’inserire più situazioni e ambientazioni possibile, oltre a curare le coreografie dei combattimenti di Bud e Terence, ma allo stesso modo non è stato nemmeno il successo riscosso dal primo gioco a farci considerare l’idea di un sequel. Finita la produzione del primo Slaps and Beans ritenevamo infatti di aver detto tutto quello che avremmo potuto per omaggiare Bud e Terence, ma lasciando sedimentare le idee nel corso degli anni ci siamo resi conto riguardando i loro film (ebbene si, non ci siamo stancati di rivederli) quante idee e stimoli non fossimo riusciti ad inserire nel primo gioco. Quando questi spunti sono diventati una quantità interessante, hanno cominciato a tradursi in idee di meccaniche di gioco e sono andati a sommarsi ad altrettante intuizioni per migliorare il combat system, abbiamo capito che era il momento per provare a realizzare un sequel, anche su impulso della famiglia Pedersoli stessa.

ST & SB: Da quello che sappiamo, Slaps and Beans 2 sarà molto più ricco di dettagli e modalità. Quale caratteristica, secondo voi, farà letteralmente impazzire i fan? E qual è stato l’aspetto più divertente per voi da sviluppare?

TT: La forza del primo Slaps and Beans è sicuramente stata la capacità di trasmettere la stessa atmosfera di divertimento in compagnia che si viveva guardando i film di Bud e Terence tutti insieme sul divano, grazie al beat ‘em up che ricrea in modo così fedele le mitiche scazzottate. La nostra speranza è che il lavoro di implementazione fatto sul combat system aumenti ancora di più questo fattore nell’esperienza di gioco, unito a una nuova modalità party game con cui poter rigiocare i mini game fino a 4 giocatori.
Detto questo, il gioco conserva la sua natura di omaggio al duo cinematografico Bud e Terence, quindi probabilmente l’aspetto che farà impazzire di più i giocatori loro fan sarà proprio il potere evocativo delle citazioni di cui il gioco è un caleidoscopio.
L’aspetto più divertente da sviluppare probabilmente è stata la fase embrionale, cioè quando tutte le idee e le possibilità per migliorare il gioco che sono emerse in ognuno di noi del team in questi anni sono state espresse in libertà, influenzandosi a vicenda e stimolandone di nuove, immaginando il modo per trasporre scene iconiche in meccaniche videoludiche.

ST & SB: Per finanziare la realizzazione del secondo capitolo avete lanciato una campagna di successo su Kickstarter. Quanto è importante per voi (e in generale per gli sviluppatori indipendenti) avere accesso a una finestra come quella offerta dal crowdfunding?

TT: Per Slaps and Beans il crowdfunding Kickstarter non è stata solo un’operazione per cercare i fondi necessari a produrre il gioco, ma anche una sorta di indagine di mercato sull’accoglienza che avrebbe avuto tra i fan. Il successo della campagna ci ha da un lato confermato il desiderio dei fan di veder realizzato un videogioco su Bud e Terence, e dall’altro ha anche innescato una serie di dinamiche coi backers riguardanti ovviamente ogni genere di consiglio e feedback, perfino collaborazioni per gli adattamenti e le traduzioni dei dialoghi. Non abbiamo dunque rinunciato al contributo diretto dei fan nemmeno per il sequel, in fin dei conti l’obiettivo è sempre stato fare un gioco che li soddisfacesse e che rispettasse la coppia cinematografica Bud Spencer & Terence Hill, e lo sarà anche per Slaps and Beans 2.

ST & SB: In Slaps and Beans 2 avete addirittura aggiunto il doppiaggio in quattro lingue, tra cui l’italiano. Come avete selezionato i doppiatori italiani scegliendo, infine, Michele Gammino e Bruno Schirripa?

TT: Il doppiaggio è un grosso sforzo produttivo in più, ma ci permette di restituire in modo più cinematografico proprio quel tipo di dialoghi e complicità soprattutto tra Bud e Terence che sono un po’ la cifra stilistica dei loro film. Michele Gammino, del quale basta ricordare essere la voce ufficiale ad esempio di Harrison Ford per chiarire di che livello di doppiatore stiamo parlando, è stato il doppiatore di Terence Hill nella seconda metà degli anni ’80 e negli ’90, subentrando al grande Pino Locchi che insieme all’altrettanto grande Glauco Onorato han dato voce a Bud e Terence nella maggior parte dei loro film, e che però non sono più con noi da molti anni purtroppo. Gammino dunque non è stata tanto una scelta, quanto un’opportunità, di cui siamo molto orgogliosi. Per cercare un doppiatore adatto a Bud Spencer invece abbiamo fatto delle selezioni nei circuiti dei doppiatori professionisti, ricercando un tipo di voce e recitazioni che potessero somigliare a quelle di Glauco Onorato, che come detto è stato per così tanti anni la voce di Bud Spencer; Bruno Schirripa è risultato il migliore candidato a seguito di questa selezione e ha ampiamente mantenuto le attese durante i doppiaggi nella sua interpretazione di Bud!

ST & SB: Il doppiaggio è una componente importantissima per il coinvolgimento del videogiocatore, ne siamo convinti. In questo periodo storico, però, molte produzioni (spesso anche i famosi Tripla A) stanno trascurando il doppiaggio in italiano. Secondo voi perché?

TT: Innanzitutto non pretendiamo di avere la chiave di lettura giusta delle scelte delle grandi aziende che producono i Tripla A, possiamo solo cercare di fare qualche ipotesi. Probabilmente la principale ragione è, come spesso nella vita, anche la più semplice: dietro al doppiaggio di ogni lingua c’è un grande sforzo produttivo e questo viene messo in atto solo quando si prevede che ci sia un ritorno commerciale sicuro e probabilmente il fatto che la lingua italiana è tra le meno parlate al mondo rispetto ad esempio ad inglese, cinese, spagnolo, francese, non motiva tale investimento. Noi stessi, nonostante siamo un team italiano, in The Darkest Tales non abbiamo inserito il doppiaggio in italiano per scelta del publisher, che non lo riteneva un investimento necessario.
Dunque, per quella che è la nostra esperienza, la risposta non sta in una sorta di snobismo, bensì molto più semplicemente nelle strategie commerciali.

ST & SB: Avete pensato d’integrare nel gioco nuove tecnologie come, ad esempio, feedback aptico e grilletti adattivi del DualSense di PlayStation 5? Come è stato, in generale, lavorare su console di nuova generazione?

TT: Non abbiamo ancora iniziato la fase di conversione, ma, così come è stato per il porting del primo Slaps and Beans per PlayStation 4, non prevediamo grossi problemi per il secondo rispetto a PlayStation 5. Attualmente, a parte la vibrazione del gamepad sui colpi subiti, presente su tutte le piattaforme, non sono previste particolari feature esclusive.

ST & SB: La community di PlayStationBit è appassionata di trofei. Vi facciamo quindi una domanda che è diventato un classico delle nostre interviste: potete svelarci qualcosa sui trofei di Slaps and Beans 2? Dovremo sudare sette camicie per il Platino?

TT: Anche in questo caso, il sistema di trofei sarà analogo a quello del primo Slaps and Beans, che offriva una grande varietà di azioni decisamente meritevoli di un trofeo! Naturalmente dipende da giocatore a giocatore, in base alla capacità di utilizzare le mosse e le combo, alla voglia di esplorare i dettagli delle ambientazioni, ma in generale per tipologia di gioco la maggior parte sono trofei accessibili a tutti. Poi ovviamente per raggiungere il Platino bisognerà sbloccare anche quei pochi, ma fondamentali trofei che necessitano di una visione diciamo creativa del gameplay, e chi ha platinato il primo Slaps and Beans sa di cosa stiamo parlando…

ST & SB: Questa è più una curiosità da fan: durante o dopo lo sviluppo di queste opere sull’iconico duo, avete mai avuto l’opportunità di incontrare Bud Spencer (quando era in vita) e/o Terence Hill per mostrargli il vostro lavoro?

TT: La prima volta che Gerardo Verna, nostro CEO e programmatore, a fine 2015 fu invitato a casa Pedersoli per discutere con Giuseppe e Alessandro (figlio e nipote di Bud) della possibilità di realizzare un videogioco sul duo Spencer-Hill, Bud era in casa, ma stava riposando. Deciso che ci sarebbe stata una campagna Kickstarter, c’era anche l’idea di coinvolgere i due attori per una piccola scena nel trailer di lancio del crowdfunding, ma poi purtroppo Bud mancò e dunque nessuno di noi ha purtroppo mai avuto l’occasione di conoscerlo. La famiglia Pedersoli e i loro collaboratori sono parte attiva e imprescindibile nella gestione di tutto il sistema che, come potete immaginare, si mette in moto quando si vanno a trattare due personaggi così importanti; proprio attraverso loro anche Terence Hill, che sostiene il progetto, è costantemente aggiornato sugli sviluppi.

ST & SB: Con le vostre opere state rendendo felici milioni di appassionati di Bud Spencer e Terence Hill e non solo. Avete già in mente nuovi progetti successivi al lancio di Slaps and Beans 2?

TT: A livello di team siamo reduci dal lancio del nostro ultimo gioco The Darkest Tales, e totalmente impegnati nella produzione di Slaps and Beans 2, in cui stiamo provando a mettere tutto quello che non eravamo riusciti a realizzare nel primo gioco, o per questioni di tempo, o perché non aveva trovato posto nella trama, per questo non abbiamo grosse rivelazioni da fare su prossimi progetti.

ST & SB: Vista la poliedricità di Terence Hill, dobbiamo aspettarci anche un vostro videogioco dedicato a Don Matteo? (scherziamo, ovviamente… O forse no?). Grazie per averci dedicato un po’ del vostro tempo e buon lavoro!

TT: E se vi dicessimo che abbiamo già dato spazio a Don Matteo da qualche parte nel primo Slaps and Beans? (scherziamo, ovviamente.. O forse no?). Grazie a voi per l’intervista!

Salvatore Terlizzi
Scopre i videogiochi con Monkey Island e Indiana Jones, per poi rimanere legato a vita al genere delle avventure grafiche. Grazie a PlayStationBit scopre, quasi per caso, la serie Yakuza e finisce per innamorarsene. Ha ancora l'immenso piacere di farsi sorprendere da un settore in continua evoluzione. Ehi guarda laggiù! Sisi, c'è una scimmia a tre teste...