Dopo la perdita della licenza da parte di Kylotonn, autrice degli ultimi WRC dal 5 al Generations, per un totale di 7 capitoli, il testimone è passato nelle sapienti mani di Codemasters. La famosa casa si sviluppo inglese è celebre per le sue serie di F1 e DiRT (siano Rally oppure “normali”) e in generale per un amore viscerale per lo sterrato, sin dai tempi del primo Colin McRae Rally. Si tratta quindi di un grande ritorno alla licenza ufficiale, come vedremo nella nostra recensione di EA SPORTS WRC.
Torna il WRC (secondo Codemasters) su console
Ogni anno siamo abituati a vedere pubblicato almeno un titolo dedicato al fuoristrada e quest’anno sua maestà Codemasters porta l’erede spirituale di DiRT Rally 2.0. Grazie alla licenza ufficiale per il marchio abbiamo accesso alle auto, alle tappe e ai team ufficiali. WRC è un gioco estremamente ricco e ben realizzato, con una serie di modalità che permettono di passere lunghissime ore alla guida di un numero molto alto di auto, ben sessantotto, tra cui anche i mostri sacri del Gruppo B come la Lancia Delta S4 e l’Audi Quattro S1.
Modalità per tutti i gusti
Sono presenti la Carriera, la modalità Campionato, i Momenti, i Club, la Sfida Rapida, la Prova a Tempo, la Scuola di Rally e la Creazione Vettura. Se la Carriera non ha grosse necessità di spiegazione così come nemmeno il campionato (che permette di creare un Campionato WRC personalizzato), i Momenti diventano invece subito interessanti. Si tratta di competizioni a tempo, create da Codemasters, che ci mettono al volante di auto su tracciati prestabiliti con un obbiettivo da raggiungere. Questi sono presi da episodi reali oppure inventati di sana pianta e si aggiornano nel corso della settimana.
I Club sono invece delle comunità online che permettono di scontrarsi con altri piloti lottando per ottenere il miglior tempo su una tappa o su un rally intero. Nella sfida rapida c’è un mondo, con la possibilità di creare un intero campionato, ma anche di correre una singola tappa (come in prova a tempo) con le auto preferite e le condizioni personalizzate.
Venendo alla scuola di Rally, erano anni e anni che mancava in un titolo del genere e sembra fare un omaggio al primissimo gioco di Colin McRae, già citato in apertura. Qui potremo prendere confidenza con le meccaniche di base del rally fino a trovare la nostra dimensione di comfort, sia con l’asciutto che col bagnato, ma anche con la neve.
Monta in macchina, c’è un mondiale da vincere
Il titolo fa perno sulla carriera, ricchissima di eventi da completare al di fuori del campionato WRC a cui abbiamo scelto di partecipare. Infatti, il sistema è più complesso di come potrebbe apparire, con uno sponsor da accontentare e soddisfare, in maniera da riuscire a rispettare le sue aspettative. Avremo anche degli obbiettivi facoltativi da completare.
Tra questi, competere in certuni campionati, ottenere un certo numero di piazzamenti a podio o un risultato definitivo al termine dell’anno. Il tutto mentre rimaniamo all’interno dei limiti di budget per ingegneri, auto, secondo pilota e danni. Alle difficoltà più basse sarà tutto più semplice, ma quando quest’ultima viene alzata allora si incontra una certa resistenza da parte degli avversari, con dei tempi sul tracciato che diventano sempre più stringenti.
Durante l’anno sportivo è possibile partecipare alle competizioni più disparate, da quelle dedicate alle trazioni anteriori alle posteriori, dai rally storici al test componenti. Potremo anche, tra le altre cose, fare reclutamento personale e lasciare la nostra squadra a riposo dopo le lunghe trasferte in giro per il mondo. La flessibilità è massima e potremo scegliere se affrontare tutto oppure concentrarci solo sul mondiale WRC.
Il Gameplay di EA SPORTS WRC
Il gioco è molto ben ottimizzato per il DualSense che, dal canto suo, tende quindi a scaricare un pochino più velocemente la batteria a causa dell’intensità delle sollecitazioni trasmesse. Durante l’uso delle auto Rally1, ibride dall’anno scorso, avremo la possibilità di settare l’ingresso della ricarica ibrida, che si attiva in frenata. Questa viene poi trasmessa al nostro indice tramite l’acceleratore, con un punto più duro lungo la sua corsa. Superandolo diamo il via a questa ulteriore scarica di potenza, che proietta le auto da 0 a 100 in poco più di 3 secondi netti.
La componente multiplayer è legata ai già citati Club e alle prove a tempo, dalle quali potremo scaricare vari fantasmi e tentare di batterli.
Il gioco in generale porta l’essenza delle competizioni rallistiche alla portata di tutti e, anche grazi ai numerosi aiuti di guida, permette di poter godere dello sterrato a qualunque livello di abilità.
EA SPORTS WRC sa di nuovo, di fresco e permette in pochissimi passi di creare un proprio rally personalizzato con l’audio dei propri sogni e un ottimo feeling al volante. L’ideale per godere al 100% del titolo è possedere un volante e, ancora meglio, una postazione di qualità (come la Trust GXT 1155, ad esempio), così da poter passare in “time attack mode” e divertirsi a guidare come in un vero rally.
Fisica, collisioni e comparto tecnico
La fisica del gioco, dopo essersi avvalsa dell’aiuto di fior fior di piloti professionisti, rappresenta il massimo attualmente raggiungibile su console. Le auto sono reattive, ma anche pesanti, a leggere ad alta velocità e stabili alle basse. In generale in feeling è quanto di più realistico per un gioco di rally sia disponibile sul mercato.
La fisica delle collisioni forse sarebbe da rivedere un pochino, ma è decisamente accettabile. È possibile provocare gravi danni all’auto e percepire man mano il calo di prestazioni, a partire dalla pressione del turbo in discesa fino a gravi problemi al cambio, il quale può saltare marcia, bloccarsi e far passare dei brutti quarti d’ora portando anche a una rottura definitiva con conseguente ritiro.
Man mano che si collide con l’ambiente vedremo perdere letteralmente pezzi all’auto, a partire dal cofano, l’alettone, le porte, i parafanghi e molto altro. Nonostante questo, non si sentono differenze evidenti nel comparto aerodinamico, ma potrebbe essere causato anche dalle scarse velocità raggiungibili in seguito.
Abbiamo aspettato la pubblicazione della prima patch per poter pubblicare questa recensione, dato che al D1 il gioco soffriva pesantemente di tearing e di framerate ballerino in certe occasioni. Le cose sono migliorate dopo il già citato aggiornamento, ma c’è ancora del lavoro da fare, infatti in alcuni ambienti il tearing è presente e saltuariamente si hanno dei cali del rendering. Inoltre è possibile vedere il caricamento delle textures in-game, caratteristica non proprio lodevole.
Il Platino di EA SPORTS WRC, per macinatori di kilometri
L’elenco trofei di questo titolo è stranamente minuto (e supponiamo lo sia per un potenziale arrivo di DLC come per DiRT 5), con solo 27 coppe divise in 6 di bronzo, 15 d’argento, 5 d’oro e uno scintillante Platino. La conquista di quest’ultimo si rivelerà piuttosto lineare ma non facilissima, in quanto servirà un po’ di abilità per riuscire a ottenere una tappa di un Rally di Regolarità senza punti penalità. Per il resto, il gioco consiste principalmente nella vittoria di un campionato e il completamento di alcune sfide particolari, ma la difficoltà regolabile al minimo renderà il tutto solo una questione di tempo. In ogni caso, abbiamo già preparato per voi la completissima Guida ai Trofei di EA SPORTS WRC.