Endzone: A World Apart Survivor Edition – Recensione

Sviluppatore: Gentlymad Studios Publisher: Assemble Entertainment Piattaforma: PS5 Genere: Strategico Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 49,99 € Italiano:

Prendete un city builder come Cities Skylines, aggiungeteci un pizzico di Fallout e shakerate il tutto, cosa potrebbe uscirne fuori? Ve lo diciamo noi: Endzone: A World Apart. 

Il gioco realizzato da Gentlymad Studios viene riproposto dopo due anni dalla sua uscita nella versione migliore, la Survivor Edition. L’edizione contiene sia il gioco base che le due espansioni Prosperity e Distant Places, nonché l’ottimizzazione per PlayStation 5, che porta il gioco a una risoluzione maggiore e sessanta fotogrammi al secondo.

‘sta storia l’ho già sentita da qualche altra parte…

La storia attorno a Endzone serve soltanto per “lanciare” l’ambiente di gioco e risponde a poche e semplici domande. Perché ci troviamo in un mondo post-apocalittico? Cosa è successo? Dove sono tutte le persone? 

Ebbene, sappiate che nel 2021 un gruppo di terroristi decide di far saltare in aria alcune centrali nucleari sparse per il mondo, portando il pianeta a uno stato di devastazione. Soltanto alcune persone riescono a salvarsi in dei bunker sotterranei (vi ricorda qualcosa?), gli Endzone. Dopo 150 anni gli eredi di quelle persone decidono di andare in superficie e ricominciare a vivere come facevano i loro antenati.

Adesso il mondo è ostile

Le attinenze con Cities Skylines si palesano già da subito. Avremo a disposizione un paio di modalità di gioco e il tutorial. La prima modalità è quella classica, dove non dovremo essenzialmente fare nulla eccetto che costruire la nostra bella città su un suolo generato in modo casuale scegliendo vari tipi di difficoltà, mentre nella seconda avremo la possibilità di vivere uno scenario preimpostato con degli obiettivi, utile per stimolare i nervi le mettere in mostra le nostre competenze gestionali.

Inizialmente ci troveremo soltanto con un furgone diroccato e una quindicina di coloni che cominceranno a “tastare” il terreno alla ricerca di acqua e risorse primarie necessarie per sopravvivere. Tramite l’interfaccia di gioco potremo farci un quadro generale dell’area che ci circonda, scoprendo quali terreni sono contaminati da radiazioni oppure individuare zone secche e umide che potranno essere utili nella coltivazione.

Una volta costruite delle cisterne per conservare l’acqua, aver messo a punto un campo agricolo e costruito una tenda dove dormire, sarà il momento di iniziare a raccogliere materiali utili per la costruzione di scuole, bar, e di tutto quello di cui una città ha bisogno. A un certo punto con enorme soddisfazione potremo essere sindaci di una piccola città in stile Megaton di Fallout 3, ma con ampi margini di miglioramento.

Una caratteristiche interessanti è quella della riproduzione e della crescita dei bambini. L’istinto di sopravvivenza porterà i nostri coloni ad accoppiarsi e generare dei bambini che con il tempo potremo istruire nelle scuole e insegnargli un mestiere specifico che massimizzerà l’ottenimento di determinate risorse.

I nemici che andremo ad affrontare purtroppo però non saranno altri coloni intenti a saccheggiarci, ma tempeste acide, radiazioni e cambiamenti climatici che metteranno alla frusta la resistenza dei nostri residenti e perchè no, anche i nostri errori.

Tutto pronto per la next-gen

Come detto precedentemente Endzone in questa nuova versione presenta gli update grafici che la generazione impone. La risoluzione è settata sui 4K nativi mentre il framerate si attesta stabilmente sui sessanta fotogrammi al secondo.

Graficamente il titolo non fa urlare al miracolo, ma alla fin fine quando si tratta di questo tipo di giochi l’aspetto grafico passa in secondo piano. Per quanto riguarda il comparto sonoro avremo delle musiche di sottofondo che ci accompagneranno durante le sessioni di gioco, purtroppo mai incisive e che non lasciano particolari ricordi. I testi sono soltanto in lingua inglese.

Trofeisticamente parlando 

Difficilmente ci siamo trovati dinanzi a una lista trofei senza trofei d’argento, ma Endzone a quanto pare vuole fare la differenza e ci presenta ben sessantaquattro trofei di bronzo, un trofeo oro e il Platino. Le richieste per lo sblocco non sono eccessive ma richiedono un bel po’ di ore di gioco. I trofei spaziano dal completamento degli scenari all’aumento delle persone dell’ accampamento fino a compiere azioni specifiche. A questo link troverete la lista completa dei trofei nell’attesa di una guida.

VERDETTO

Endzone: A World Apart Survivor Edition è un gestionale senza infamia e senza lode. L'ambientazione post-apocalittica è molto interessante e le meccaniche di gioco una volta imparate risultano essere anche appaganti. Gli amanti dei city builder si divertiranno e non poco con il titolo realizzato da Gentlymad Studios, soprattutto quando affronteranno le modalità scenario. L'assenza di una meccanica di invasione nemica può essere un pregio o un difetto?

Guida ai Voti

Gianfrancesco Maturo
Fin da piccolo ho sempre avuto una curiosità immane per i videogiochi. Nel 1999 ho ricevuto come regalo di compleanno (dopo vari capricci) la mia prima PlayStation. Sono passati gli anni, sono passate le generazioni, ma la passione è sempre qui, e probabilmente mi accompagnerà ancora a lungo.